Capitolo 18

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FRANCESCA
"Signorina cosa desidera?" mi chiese la cameriera della pensione.
"Un cappuccino,ma mi dia del tu!" le sorrisi; " Francesca" le porsi la mano,
"Patricia" me la strinse.
Stavo facendo colazione,dopo avevo intenzione di fare un giro per completare i modelli,così da passare il resto dei giorni con Ney.
Presi il cappuccino e uscìi dalla pensione.
Presi il treno per andare a Rio de Janeiro, poi presi una navetta per arrivare al Cristo Redentore,in cima alla montagna del Corcovado.
Quel posto era bellissimo,da lì potevo osservare tutta la città.
"Francesca " mi chiamò una ragazza.
"Rafaella,giusto?" era la ragazza che avevo incontrato in aereo.
"Sì,come stai?"
"Bene,tu?"
"Bene,allora come sta andando il tuo compito?" le avevo raccontato del compito che mi era stato assegnato dalla prof.
"Bene,grazie a questo spettacolo sono riuscita a completare il tutto"
"Allora vieni ti porto a fare un giro per la città!" mi prese la mano e mi portò con sé.
Andammo a fare un giro per la città e le offrìi un gelato.
"Allora come sta andando questo soggiorno qui in Brasile?" mi chiese.
"Bene,grazie. Ho anche incontrato il bambino di cui mi occupo a Napoli"
"Come si chiama il bambino?" m'interuppe
"Da.." non feci in tempo a rispondere che le suonò il telefono.
"Scusami" mi disse prima di rispondere al telefono.
"Fratellino sono occupata" continuava a ripetere Rafaella.
"Va bene,me ne occupo subito" riattaccò la telefonata.
"Scusami ma devo andare via!" si avvicinò per salutarmi.
"Non preoccuparti" ricambiai il saluto.
"Hai bisogno di un passaggio?"mi chiese
"Dovrei tornare a San Paulo"
"Devo andarci anch'io,ti riaccompagno io"
"Grazie"
Durante il viaggio,pensai che potevo andare a vedere gli allenamenti di Neymar, così da fargli una sorpresa.

"Grazie" chiusi lo sportello.
"Mi raccomando,prima che vai via dobbiamo uscire insieme"
"Certo" le mandai un bacio ed entrai nella pensione.
Sistemai l'album dei disegni e mi preparai,avevo intenzione di andare a vedere gli allenamenti,volevo vedere Ney.
Misi un pantaloncino di jeans,una maglia larga rossa e le converse bianche.
 Arrivai a Granja Comary,dove si tenevano gli allenamenti dei verdeoro, alle 12 in punto.
"Signorina non può entrare " mi fermò un collaboratore,"gli allenamenti sono appena finiti" aggiunse.
"Vorrei fare un giro,dovrei fare delle fotografie!"
"Va bene,stia attenta"
"Grazie"
Mi incamminai verso gli spogliatoi,ma più mi avvicinavo e più sentivo una ragazza che rideva.
"Smettila dai" continuava a dire questa ragazza,girai l'angolo e mi trovai Bruna e Neymar.
Lei aveva la schiena contro il muro e il brasiliano le stava addosso,continuavano a baciarsi, lui la palpava e lei le baciava il collo.
Le lacrime scesero senza freni,mi ero fidata troppo,ero stata una cretina,mi ero illusa di un amore impossibile,di un amore non corrisposto.
Non sapevo cosa fare,mi fermai a guardarli come una stupida,però non potevo dargliela vinta;mi avvicinai
"Bravo" iniziai a battergli le mani,
"Bravo,hai vinto il premio per il miglior stronzo al mondo" continuai.
La sua faccia era incredula,si sorprese alla mia presenza.
Ero stata presa in giro, da un cretino,un ragazzo viziato che poteva avere tutte le donne che voleva;ma non me,non sarebbe riuscito ad avermi,non mi sarei più fidato di lui,io non volevo uno stronzo come lui.
"Francesca posso spiegarti!" si avvicinò,ma io lo fermai, "No,tu non puoi fare niente,hai già rovinato tutto,vai da lei,che sicuramente ti farà divertire più di me! Sicuramente sarà migliore di me" lo guardai l'ultima volta negli occhi e poi scappai via.
Non potevo stare lì un secondo di più,corsi il più veloce possibile verso l'uscita,però mi scontrai con un ragazzo.
Mi scontrai con Rafael,il ragazzo che avevo conosciuto fuori dall'aeroporto.
"Francesca,cia.." s'interuppe non appena vide le mie lacrime.
"Cosa è successo?" mi chiese.
Non lo risposi,mi buttai fra le sue braccia e lo strinsi più che potevo.
"Tranquilla,ci sono io" con una mano mi stringeva ai fianchi e con l'altra mi accarezzava i capelli.
"Vieni,andiamo fuori" indicò l'uscita.
Andammo a fare una passeggiata e gli spiegai il tutto.
"Ora però lo dimenticherò,penserò solo alla scuola e se capiterà,qualche ragazzo,ma penso proprio che rimarrò sola!"esclamai.
"No,dai. Non fare così! Non tutti sono uguali"
"Giusto,ogni uomo è stronzo a modo suo "
"Ahahah,dai non è cosi; ti sei innamorata dell'uomo sbagliato"
"Non capisco perché non lo difendi!" mi fermai.
"Perché dovrei farlo,ha sbagliato?!"
"Si,però è tuo amico,di solito quando c'è di mezzo una donna,l'amico va sempre difeso"
"Non se ha sbagliato come in questo caso!" mise il suo braccio intorno al mio collo e continuammo a camminare.
"Grazie " gli sorrisi.
"Per cosa?"
"Tu volevi conoscermi,io non ho voluto,ora ti ho raccontato la mia storia di solo 48 ore con Neymar e tu mi aiuti pure,pensavo di essere l'unica a fare queste cose!"
"Non preoccuparti!" esclamò.
Parlammo del più e del meno,verso le due lo lasciai andare perché doveva fare gli allenamenti.
Mentre tornavo alla pensione,chiamai Luisa; le spiegai il tutto.
"Amore,è un cretino,non capisce niente."
"Si,lo so. Non preoccuparti,ormai ho capito che con lui è un capitolo chiuso"
Soffrivo mentre dicevo quelle cose,pensavo realmente che lui sarebbe stato fedele,mi avrebbe amata,ma non fu così.
"Ho una notizia che ti farà tornare il sorriso"
"Sputa il rospo"
"Oggi è venuto Ronaldo"
"Sono contentissima!"esclamai,"Allora,cosa è successo?"
"Niente,mi ha salutata e mi ha invitata a vedere un film insieme!"
"Dove?" le chiesi.
"Nel suo yatch"
"Azz,amore vacci dentro!" le dissi ridendo, "Mi raccomando!"
"Dai,Fra non succederà niente"
"Si invece,lui s'innamorerà di te"
"Lo spero"
"Amore ci sentiamo dopo,un bacio" attaccai il telefono e continuai a camminare,finché qualcuno non mi fermò,Neymar.
"Ma che ci fai qui?"
"Scusa,io non volevo feriti,ma ha iniziato Bruna,non sono riuscito a fermarmi"
"Non importa,io non c'entro niente nella tua vita,ci eravamo illusi di amarci,anzi mi ero illusa,però non capiterà più!"
"Ma io avevo intenzione..." lo interruppi, "L'ho vista la tua intenzione" dissi sarcasticamente.
"Lo sò e mi dispiace,ma riproviamoci"
"Ma che senso ha ora se.."non terminai la frase che le sue labbra erano già sulle mie. Questo gesto era azzardo,soprattutto in strada.
"Neymar mi dispiace,non sono una bambina,un bacio non può risolvere tutto,io non posso sopportare queste cose,mi dispiace" mi girai per andare via,ma egli mi prese il braccio; "Lasciami stare" mi liberai dalla presa e continuai a passo svelto verso la pensione.
Pochi minuti dopo,mi presero il braccio ancora una volta.
"La smetti di.."pensavo fosse ancora lui,invece era Rafaella.
"Ti ho visto con mio fratello"
"Chi? Tuo fratello?"non capivo,'chi era suo fratello!?'.
"Neymar"
"Oh,santo cielo" mi sedetti sul marciapiede e misi la testa fra le mani.
"Cosa c'è fra di voi?"
"Cosa c'era,ora non c'è più niente " la guardai
"Come l'hai conosciuto?"
"Perché queste domande?" perché continuava a chiedermi queste cose,che voleva.
"Rispondimi"
"È lui il papà del bambino di cui mi occupo a Napoli"
"Ah,va bene"
"Mi spieghi perché ste domande?"
"Non voglio che la nostra amicizia appena iniziata possa finere per colpa sua" mi guardò,"Mio fratello da qualche anno a sta parte scherza troppo con le donne"
"Me ne sono accorta"
"Spiegami come sono andate le cose"
"Basta,basta " urlai, "Questa storia mi ha rotto le scatole!" mi alzai ,"Scusami ma ora no!" la scansai e mi andai alla pensione.
Arrivata alla pensione e corsi nella mia stanza,mi buttai sul letto,misi la testa sotto al cuscino: lasciai che il silenzio rimettesse ogni cosa al suo posto.

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