FRANCESCA
"Stronzaaaa" Luisa urlò e si buttò addosso,svegliandomi da un sogno più che bello,bellissimo.
"Amore,lo sei tu" cercai di alzarmi,ma lei non si spostò, "ero nel mondo dei sogni e tu mi hai tirato fuori" sorrisi.
"Scusa,ma ora raccontami il sogno dai!" si alzò e si sedette sul letto.
"Va bene" mi sedetti di fronte a lei, incrociai le gambe e le raccontai tutto.
"Io e Neymar avevamo finalmente fatto l'amore, finalmente mi ero liberata da quei brutti pensieri,ero libera!" esclamai.
"Perché cos'è che non ti permette di farlo?" mi chiese; in quel momento mi ricordai che non le avevo mai detto della violenza, lo sapeva solo Neymar.
"Niente di che,le solite paranoie" cercai di trovare scuse accettabili,per evitare di dirle la verità.
"Fra,dimmi la verità?" si avvicinò con la testa,ma in quel momento mi chiamò il mio fidanzato.
"Scusa" presi il telefono e uscii dalla stanza.
"Amore mi hai salvatoo" risposi
"Buon giorno anche a te amore"
"Scusa,buon giorno"
"Cosa è successo?" mi chiese
"Ti spiegherò più tardi"
"Vabbè ti volevo informare su delle cose"
"Dimmi" mi preoccupai
"Salterò la partita contro l' Atalanta, perché devo andare in anticipo in Brasile."
"Ah,e perché? "
"Devo fare alcune visite e il mister mi ha dato dei giorni di permesso"
"E quando partirai?" gli chiesi
"Tra un pò!"
"Cosa?" urlai,partiva tra pochi minuti e me lo diceva solo ora!?
"Scusa,ma è successo tutto stamattina" cercò di scusarsi.
"Va bene, salutami Davi" le dissi,anche se qualcosa mi diceva che la telefonata di ieri c'entrava,però cercai di fidarmi di lui.
"Ciao amore" staccò.
Tornai in stanza e Luisa era ancora lì.
"Fra allora?" mi chiese.
"Ho paura che Neymar mi prenda in giro,ho paura che una volta concessa a lui,potrebbe lasciarmi" appoggiai le spalle contro la porta.
"Sicura che è solo questo! "
"Si" le sorrisi "altrimenti te l'avrei detto" mi avvicinai e le diedi un bacio.NEYMAR
Nell'aereo io e Davi giocammo a 'Nome,Cosa e Città ',guardammo 'Il viaggio di Arlo' e subito dopo ci addormentammo,anzi lui lo fece ,perché io rimasi a pensare a tutto quello che era successo e a quello che poteva succedere e in ogni tempo c'erano sia Francesca che Bruna;una che ormai faceva parte della mia vita, e l'altra che ne faceva parte in passato, e ne avrebbe fatto parte anche in futuro,me lo sentivo,però l'idea che avrei potuto perdere a causa sua Frà,mi provocava un vuoto che solo lei poteva colmare. Sembrava strano,come potevo già anticipare queste cose? Io l'ho sentivo, che qualcosa avrebbe rovinato tutto, però mi sarei impegnavo a non far accadere nulla di sconcertante,nulla che potesse provocare del male a Francesca.
"Papà quanto manca?" mi chiese mio figlio "Poco,siamo quasi arrivati"
"Va bene"
Davi si mise con la testa sul mio petto e le gambe lungo il sedile,aveva un bracciale che mi era nuovo,non l'avevo mai visto.
"Ma questo" indicai il bracciale "da dove è saltato fuori?"
"Francesca,prima di partire la volta scorsa me l'ha dato,dicendomi che mi avrebbe aiutato quando diventerò grande!"
"Ah,che bello".
Lo era davvero; era fatto ad uncinetto,con due colori: azzurro e grigio,e negli ultimi intrecci c'era un ciondolino: una aereo.
Non capii il perché,non sapevo il significato,quindi non dissi niente,anzi mi limitai a dirgli che era bello.FRANCESCA
"Rozza a cosa stai pensando?" la professoressa si avvicinò, facendomi sobbalzare; ero completamente immersa nei pensieri,o meglio dire nelle mie paure. A Luisa non le avevo raccontato della violenza,però la questione delle paranoie incominciava a farsi sentire. Avevo una dannata paura di perderlo,lì c'era Bruna e sarebbe successo qualcosa, me lo sentivo, però dovevo riuscire a fidarmi di Neymar,anche se la paura era grande.
"Scusate prof"
"Ti va di parlare?" mi chiese
"No,non si preoccupi" le sorrisi e tornai a disegnare.
Uscii dall'università e andai a farmi un giro per le strade di Napoli,ma molta gente si avvicinò per farsi foto.'Ero soltanto Francesca ',anche se per loro ero la fidanzata del loro bomber,quindi avevo abbastanza importanza.
"L'ho avevi detto che avresti scelto un uomo migliore di me e l'hai fatto!" disse qualcuno;quella voce mi era familiare,ma c'era molta gente,non capii chi fosse; mi liberai dalla gente e mi avviai verso casa.
Arrivata davanti al portoncino di casa,non trovai le chiavi nella borsa.
"Cazzo!" esclamai.
"Cerchi queste?"
Il mio ex - ragazzo,si avvicinò con le chiavi il mano e me le diede.
"Grazie,Marco"
"Come va con il tuo nuovo amore?" mi chiese.
'Perché gli interessava questa cosa? Cosa voleva ora?'
"Bene,grazie" misi la chiave nella serratura ed aprii il portoncino; cercai di entrare,ma lui mi fermò,a quel contatto avvertii un certo qualcosa dentro di me.
Io e Marco eravamo stati insieme per quasi due anni, ci eravamo lasciati perché lui mi tradiva con un'altra donna.
"Cosa vuoi adesso?" mi voltai verso di lui
"Volevo sapere come stai?"
"Non è vero,sei già ritornato una volta,e se anche adesso ti servono soldi,vai da qualche altra parte!" entrai dentro,ma lui mi seguì.
"Va via,ti prego!" non avevo voglia di litigare, e poi non m'interessava quello che voleva,doveva andare via.
"Ho bisogno del tuo aiuto!Non sono i soldi di cui ho bisogno!" abbassò lo sguardo.
"Entra dentro!" aprii la porta ed entrammo dentro.
Ci sedemmo e lui mi spiegò il tutto.
"Mi hanno diagnosticato una malattia molto rara ed ho bisogno di sangue,di molto sangue e perché non voglio usufruire di quello dell'altra gente più malata di me,mi sto cercando dei donatori. Puoi,anzi vuoi aiutarmi?"
Non sapevo se accettare o rifiutare,però avevo la possibilità di aiutarlo e anche se mi aveva ferito,mi aveva anche amata e io dovevo aiutarlo.
"Va bene" alle mie parole il sul viso si illuminò,si alzò,mi prese le mani e le baciò.
"Grazie" disse continuando a baciare le miei mani.
"Tranquillo" le sorrisi " non devi ringraziarmi"
"Sapevo che eri una persona buonissima e che mi avresti aiutato" disse,avvicinandosi alla porta.
"Vuoi che ti prepari un caffè?"le chiesi prima che aprisse la porta.
"Va bene" sorrise e si risedette a tavola.
Poteva sembrare strano,ma quell'incontro con Marco,mi fece tornare alla mente tutte le cazzate che avevamo fatto,i regali che ci eravamo scambiati, tutto di quei due anni insieme.
"Amaro vero?" le chiesi
"Te l'ho ricordi ancora?" si alzò e si avvicinò a me che ero di spalle.
"Si" dissi imbarazzata; mi girai e mi trovai la sua faccia a pochi centimetri dalla mia, volevo spostarmi,ma rimasi incantata dal suo sguardo, era come se mi stesse eliminando l'imbarazzo di qualche secondo fa e mi stesse aggiungendo il ringraziamento per quello che avrei fatto per lui.
Nessuno muoveva ciglio,eravamo fermi come mai lo eravamo stati,però ad interromperci fù la chiamata di Neymar.
"Pronto" presi il telefono e risposi,la mia voce fece capire tutto,ero al quanto imbarazzata,ma molto di più preoccupata della reazione dei due; quando eravamo insieme io e Marco ci amavano tanto,solo che per il suo tradimento,ma soprattutto per la poca fiducia ci lasciammo,quindi qualcosa sarebbe successo ed io temevo il peggio.
"Amore è successo qualcosa?" chiese Ney
"No è tutto apposto"
"Va bene,comunque sono arrivato in Brasile"
"Va bene" risposi subito interrompendolo.
Marco aprì la bocca per dire qualcosa,ma in quel momento gli misi la mia mano sulla bocca, per farlo tacere.
"Ci sentiamo dopo" continuai.
"Allora a dopo" staccò ed io tolsi la mano dalla bocca del mio ex.
"Cosa volevi dire?" alzai la voce
"Volevo andare via"
"Potevi anche aspettare"
"Hai paura che Neymar ti dica qualcosa vero?" si avvicinò "hai paura che ti lasci,anzi che trovi una scusa per farlo,perché in fondo chi ti vorrebbe?!" Non riuscivo a capire,fino a pochi minuti fa mi ringraziava ed ora mi trattava male.
"Marco" cercai di allontanarlo con le mani,ma si avvicinò ancora di più,facendomi sbattere con le spalle al muro, "Cosa hai intenzione di fare?" iniziai a tremare,la mia voce fece altrettanto,la paura cresceva,come quella maledetta notte.
"Scherzo Fra" si allontanò all'improvviso.
Sorrisi e feci un sospiro di sollievo.
"Ora è meglio che vada,ciao" mi salutò e andò via.
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Finalmente ti ho trovato
FanficFrancesca è una giovane ragazze che sogna di diventare una brava stilista,così si trasferisce a Napoli con la sua amica,Luisa, per frequentare l'università di moda.Per pagarsi gli studi lavora come cameriera in un bar e come animatrice (la sua passi...