Capitolo 2.

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Due giorni dopo..
Aprì lentamente gli occhi, vedevo tutto sfocato. Dove mi trovavo? Era una stanza tutta bianca e accanto a me c'era un rumore così fastidioso e ripetitivo.. Bip, bip, bip..
Sentivo che qualcuno mi stringeva la mano. Che stava succedendo? Ho un mal di testa tremendo. -"Oh Santo cielo, Selena!"- Finalmente questo qualcuno si decise a parlare: mia madre. -"Ti sei svegliata, finalmente! Tesoro mio.. Ho temuto così tanto!"- Mi abbracciò piangendo. -"Uh, vado a chiamare un dottore!"- Disse alzandomi da sopra di me ed uscendo correndo. Dottore.. Ha detto la parola dottore? Certo, l'incidente.. Jason. Girai di scatto la testa verso il lettino che stava accanto a me per vedere se vi fosse mio fratello, ma il lettino era vuoto.. Dov'era Jason?
-"Principessa!"- Girai il mio sguardo verso la porta, era mio padre.. -"Papà.."- Mio padre venne verso di me, mi accarezzò il viso. -"Finalmente principessa!"- Sorrise con qualche lacrima che gli scendeva dagli occhi. Gli presi la mano che mi accarezzava la guancia e la strinsi a me. Dovevo chiedere dove fosse Jason, come stava.. Così dopo l'avrei abbracciato forte forte. -"Papà.. Dove si.."- Qualcuno alla porta mi interruppe. -"Finalmente la piccola Selena si è svegliata!"- Era il dottore, non era Jason. -"Proviamo a fare qualche visita!"- Il dottore si sedette nel mio lettino, prese una luce e me la puntò negli occhi. -"Segui la luce.."- Dopo qualche secondo tolse la luce.
-"Bene, come ti chiami?"- Ma era idiota? Ma se aveva detto il mio nome poco prima?! -"Oh, io so come ti chiami.. Ma sono delle domande a cui devi rispondere, tesoro.."- Continuò ancora il dottore. -"Mi chiamo Selena."- Dissi a bassa voce. -"Parla un po' più forte, Sel.. Quanti anni hai?"- Mi chiese ancora. -"Ho 19 anni, il 23 luglio sarà il mio compleanno."- Il dottore annuì. -"La ragazza risponde bene ai movimenti.. Non ci sono problemi.. Adesso sta bene!"- Informò il dottore ai miei i quali sorrisero felici. -"Grazie dottore!"- Disse mio padre. -"La terremo un'altra notte qui, domani può tornare a casa!"- Il dottore uscì. -Mamma, papà.. Jason?"- Mio padre abbassò lo sguardo, mia madre mi guardò e scosse la testa iniziando a piangere.
Come era possibile? Io ero viva! E lui? Perché non ce l'ha fatta?! Perché io sì e lui no? Cosa gli è successo? -"No, impossibile.. "- Dissi io piangendo. Come farei senza Jason? Lui, il mio fratellone che mi proteggeva da tutto, il mio migliore amico, il mio tutto!!

Dopo due mesi..

-"No, fine della storia! Selena non andrà alla Columbia!"- Urlò mio padre per l'ennesima volta.
-"Ma è il suo sogno, Louis!"- Provò a convincerlo ancora mia madre. -"Non m'importa.. Come farò a proteggerla se è a New York? No, no e.. NO!"- Mia madre sbuffò. -"Lei deve continuare gli studi.. L'hanno accettata! Come fai a non comprendere una cosa del genere??"- Chiese ancora una volta mia madre. -"Bhe, io non ho detto che non completerà gli studi, ho solo detto che lei non andrà a New York! Qui a Los Angeles godiamo di tantissime Università di prestigio! La accetteranno anche qui, vedrete.."- Rispose mio padre convinto della sua teoria.
Mia madre furiosa andò in giardino. Io mi trovavo nel divano a fissare il vuoto, come ogni ora da due mesi. Mi mancava mio fratello. Lui doveva partire per Parigi, non per il Paradiso. Ebbi un'altra crisi di pianto. -"E la zia Elsa è arrivataa!!"- Disse mia zia entrando dalla porta. Mi asciugai le lacrime e corsi da lei. -"Zia!"- Esclamai saltandole addosso.
Mia zia Elsa ha 33 anni, è la sorella minore di mio padre. Abita in Clifton. Non è sposata e non ha figli. Per me e per Jason è come una sorella.. Per Jason lo era.. L'ultima volta che la vidi fu proprio al funerale di Jason.. -"Elsa, finalmente!"- Esclamò mia madre. -"Oh no, la mia sorellina rompiscatole è arrivata!"- Disse mio padre scherzando e prendendole le valigie. -"Secondo te chi è più rompiscatole tra me che sono appena arrivata e tu che non vuoi mandare tua figlia alla Columbia?"- Chiese mia zia a mio padre. -"Oh, Rose, gliel'hai già detto?"- Chiese mio padre mia madre. -"Oh, come se non ti conoscessi, Louis! Non era necessario che Rose mi raccontasse che avrei dovuto immaginare che saresti stato capace di fare una cosa del genere!"- Lo informò mia zia sedendosi sul divano.

Let me love you (SOSPESA, MOMENTANEAMENTE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora