Capitolo 9.

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     Chantal non appena vide Simon mi fece l'occhiolino. Sapevo cosa volesse intendere, per questo roteai gli occhi.
Io e Simon eravamo dentro la sua macchina e stavamo raggiungendo il "Red Pub", ovvero il locale dove era organizzata questa famosa festa universitaria. -"Eccoci qua."- Annunciò Simon parcheggiando.
Dopo aver parcheggiato, scese dalla sua lussuosa macchina e venne ad aprirmi lo sportello. -"Oh, grazie.."- Dissi arrossendo. Simon chiuse la macchina e mi prese sotto braccio per poi fare la fila per entrare.

 La musica si sentiva già e sicuramente era uno di quei DJ che non si stancavano mai di far divertire i ragazzi con la loro musica remixata.
Un po' più avanti a noi vidi Chantal con un ragazzo, sarà sicuramente il famoso Seth con cui ha accettato di andare alla festa. Lei mi notò e mi salutò mandandomi un bacio, sorrisi a quel gesto e la salutai con la mano.

 -"E' lei la tua amica?"- Mi chiese. -"Sì, lei è così simpatica!"-
-"Beh, sappi che ha fatto un buon lavoro con te, stasera!"- Arrossì abbassando lo sguardo. -"Grazie.."- Sussurrai, talmente piano che non sapevo se mi avesse sentito.
Effettivamente se non fosse stato per questo vestito blu, che mi modellava il corpo, e questi tacchi 15cm che mi aveva prestato Chantal avrei indossato una semplice gonna con un top e delle ballerine. Inoltre Chantal mi fece anche da parrucchiera e truccatrice. Mi fece dei perfetti boccoli che poi mise di lato con dei fermagli ed un trucco spettacolare. Non ero molto d'accordo a tutto questo, ma lei è così impossibile da convincere che mi arresi e mi accontentai.

 Finalmente il buttafuori diede l'ordine di entrare, ma prima quelli in lista.
-"Schifosi raccomandati!"- Si lamentò Simon sbuffando e facendomi ridere.
-"Come si fa ad iscriversi in lista?"- Gli chiesi. -"Dipende le feste.. Ad esempio in questa devi pagare, anche tanto, per avere la precedenza e il privè.. Ma figurati, ci sono persone che ormai conoscono così tanto bene i buttafuori o chi organizza, che basta una sola chiamata e senza pagare hanno comunque queste precedenze."-
-"Oh, wow.. Ma devi frequentare questi luoghi molto spesso."- Simon annuì.

 Mi guardai intorno e notai Justin mano nella mano con una rossa, che camminavano verso l'entrata. Dietro loro c'erano Ryan e una bionda. Nel passare Justin mi notò. Io lo fissai per un po' e lui fece lo stesso, ma pochi secondi dopo distolse lo sguardo.
Justin e Ryan salutarono i buttafuori ed entrarono come se fossero di casa. -"Visto lui? Beh, Justin è uno di quelli che entra senza pagare!"- Disse con rabbia Simon. -"Ho visto.."-
Dopo circa mezz'ora di fila, finalmente riuscimmo ad entrare.

 Simon mi portò in pista da ballo ed iniziò a ballare. -"Dai, balla con me!"- Mi incitò prendendomi le mani e facendomi roteare su me stessa. Iniziai a ridere. -"Ti piace?"- Mi chiese ridendo anche lui per poi avvicinarsi al mio corpo ed iniziarsi a strusciare. Iniziammo a ballare ed a divertirci. -"Ehi Simon!"- Lo chiamò una voce maschile. Simon si girò. Era un ragazzo moro, alto e ben muscoloso come Simon. -"Ehi Mark! Come va, fratello?"-
-"Tutto bene, amico! A te vedo a meraviglia!"-
-"Oh, lei è Selena Gomez.."- Rispose Simon. -"Quella Selena?"- Gli chiese stupito e Simon annuì ridacchiando. -"Complimenti, amico.. E' davvero bella come dicevi!"- Simon diventò rosso per l'imbarazzo e a me spuntò un sorriso sulle labbra. Simon tossì fintamente per sciogliere l'imbarazzo che si creò e poi disse: -"Sel, lui è un mio carissimo amico!"-
-"Piacere di averti conosciuto, Mark"- Gli dissi.
 -"Il piacere è tutto mio, Selena!"- Ci sorridemmo. Mark decise di raggiungere la sua ragazza che era con una sua amica, alla festa.

 Erano passate due ore ed io mi sentivo davvero stanca, sentivo soprattutto un bruciore ai piedi. -"Simon, andiamo a riposarci un po'?"- Gli chiesi. -"Certo, tu va ai divanetti, io vado a prendere qualcosa da bere.. A te va qualcosa?"- Mi chiese. -"No, grazie. Ti aspetto ai divanetti!"- Simon annuì.

 Mi diressi verso i divanetti rossi. Quasi tutti erano liberi, ma io cercai quello più nascosto, non amavo essere notata.
Presi il mio cellulare dalla borsetta per controllare se ci fossero messaggi o chiamate, ma nulla..
-"Ti diverti, eh?"- Mi chiese Justin. Riconobbi la sua voce. Alzai lo sguardo.
 -"Sì, molto.. Tu?"- Gli chiesi. -"Normale. Sono solo felice di non averti invitato alla festa!"-
-"Hai avuto di meglio.."- Dissi riferendomi alla rossa. -"Certo che sì! Lei almeno non mi ricorda cosa mi ha insegnato mia madre! No, aspetta.. Lei non mi ricorda che mia madre non può nemmeno rivolgermi la parola!!"-Mi urlò contro. -"Ma sei impazzito o ubriaco?"- Gli chiesi. -"No, cazzo.. Non sono nulla di tutto questo!"- Mi urlò ancora. -"Ehi, ehi, Justin!"- Finalmente Ryan arrivò in mio aiuto. -"Calma.."- Gli disse. -"No, calma il cazzo, Ryan!"- Justin se ne andò infuriato.
Era così strano il suo atteggiamento. Non capivo cosa gli fosse preso. Guardai Ryan con gli occhi lucidi. -"Mi dispiace.."- Disse lui. -"Che ci fai tu con lei?"- Chiese Simon appena arrivato. -"Ehi, amico, sta calmo!!"- Rispose Ryan. -"Buon divertimento, Sel.."- Disse andandosene.

Let me love you (SOSPESA, MOMENTANEAMENTE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora