Capitolo 3

343 23 0
                                    

Siamo a metà dell'anno scolastico e da quando Ignazio è entrato nella nostra classe per un motivo o l'altro ci vediamo spessissimo.

Alle macchinette, per le fotocopie, quando veniamo divisi per l'assenza di qualche insegnante.

Alla fine abbiamo stretto un bel legame. Lui mi definisce la ' Sua piccola cerbiatta ', per i miei occhi grandi e scuri e per il fatto che rispetto a lui sono effettivamente piccola.

Io invece lo chiamo Orso. Il perché non ce l'ho chiaro nemmeno io. Probabilmente per il fatto che è bruno, è alto, forzuto, ma quando non è stressato è estremamente tenero e coccoloso.

Ora sono nel cortile della scuola a parlare con Elisa e Loredana, quando due mani abbronzate e piuttosto affusolate mi coprono gli occhi. 

Giulia : Ignazio sei tu ?

Sento uno sbuffo e le successive risate delle mie compagne prima di avere di nuovo la vista.

Ignazio : Proprio io, Cerbiattina.

Vedo Loredana ed Elisa muovere la testa verso di lui, per incitarmi a parlare.

Loredana : Io ed Elisa...andiamo a vedere cosa sta facendo Giorgia

Dicono prima di abbandonarmi con la causa di molte notti insonni.

Penso di essere innamorata di Ignazio, ma temo che sia una stupidissima cotta e che lui mi ritenga troppo piccola. O scema.

Calcio un sassolino con la punta delle convers nere e poi alzo lo sguardo tenendo le mani nei jeans.

Ignazio : Giulia volevo chiederti se hai voglia di uscire, oggi.

Lo vedo tormentarsi i capelli mentre mi guarda, con un bel sorriso.

Il momento magico viene interrotto dal ricordo dei compiti.

Sbuffo e lo guardo dispiaciuta. Non è giusto, era un'occasione d'oro.

Giulia : Ho dei compiti...non sono molti, però sono un po' pallosi, perché ci vuole un po'.

Ignazio : Se vuoi puoi venire a farli da me.

Lo guardo e gli sorrido.

Giulia : Hai voglia di stare con me a quanto ho capito.

Ignazio : Hai capito benissimo

Dice prima di accarezzarmi i capelli ed entrare a scuola.

~ Quel pomeriggio ~

Io e Ignazio abbiamo appena finito tutti i compiti.

Stiamo andando sul divano per vederci un po' di sana TV spazzatura.

Giulia : Ma...i tuoi tra quanto rientrano ? Per caso disturbo ?

Chiedo nervosa mentre picchietto le dita contro la pelle nera del divano.

Ignazio : Non disturbi, tranquilla. I miei staranno fuori qualche giorno.

Giulia : Ah ok.

Sento la mano di Ignazio fare un po' di pressione sul mio fianco mentre mi stringe a lui.

Sono diventata un pomodoro, ma è un momento fantastico.

Ignazio : Ehi

Mi dice accarezzandomi i capelli.

Giulia : Dimmi

Lo vedo sbattere un paio di volte le palpebre non appena alzo lo sguardo per guardarlo.

Ignazio : Oh mio Dio, smettila di avere quegli occhioni.

Faccio una lieve risata e poggio il mento sulla sua spalla.

Giulia : E perché ?

Ignazio : Perché sono bellissimi.

A quel punto penso di essere diventata un peperone perché Ignazio è scoppiato a ridere.

Ignazio : Ecco, ora che sei tutta rossa sono ancora più belli. Risaltano da morire.

Giulia : Oh mio Dio, che imbarazzo.

Dico portandomi le mani davanti il viso.

Sento quelle di Ignazio prendere le mie per toglierle dal mio volto e lo vedo sorridere.

È bellissimo.

Ignazio : Sinceramente, cosa sono per te ?

Giulia : Sei il mio chef, la mia guida, il mio piumone quando ho freddo, il mio ventilatore quando ho caldo, il mio medico, la mia risata più sincera e soprattutto una delle persone più importanti della mia vita.

Dico quelle parole con sincerità, infatti lui se ne accorge e mi stringe la mano.

Giulia : E io ? Cosa sono per te ?

Ignazio : Sei quella persona che mi fa alzare la mattina nonostante la sveglia puntata troppo presto, il motivo per cui vengo anche venti minuti prima per essere sicuro di ritagliarmi almeno cinque minuti con te, la ragazza per la quale cederei l'anima al diavolo e soprattutto, sei la mia felicità.

Conclude quel discorso poggiando le labbra contro le mie. È la cosa più bella che mi sia mai capitata. È dolcissimo e poi...oh mio Dio ! Ricambia !

La paura che ho di perderti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora