Capitolo 9

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La tazzina di coccio contenente del caffè fumante viene tenuta tra le mie mani mentre ho gli occhi fissi sul nulla. Ieri ho avuto il sonno piuttosto agitato e così mi ritrovo con delle profonde occhiaie e lo sguardo spento.

Soffio sul liquido e ne bevo un sorso prima di storcere lievemente  le labbra. Forse non ho messo lo zucchero o semplicemente è il tipico effetto fatto dallla prima dose di caffeina della giornata. Terribile. Terribile, ma necessaria.

Finisco di bere e metto la tazzina nel lavello. Mi sembra uno spreco tirare fuori detersivo e spugna per una misera dose di caffè.

Potrei fare la colazione per Ignazio.

Mi metto sulle punte ma nulla. I piatti sono in uno scaffale troppo alto. Dopo alcuni saltelli con rischio di morte assicurato riesco a prendere tutti gli utensili.

Dopo aver preparato tutto apparecchio. Le tovagliette all'americana, due tazze fumanti di latte e caffè, Nutella e fette biscottate.

Mi dirigo verso la caffettiera e mentre cerco di aprirla mi sento  abbracciare da dietro. Ricevo un bacio sulla guancia e sento il mento di Ignazio poggiarsi sulla mia spalla.

Mi giro e lo abbraccio cingendogli il collo con le braccia.

Ignazio : Buongiorno amore mio.

Giulia : Buongiorno.

Gli sorrido e con un cenno del capo gli indico la tavola. Lui ruota la testa e quando torna a guardarmi ha un bellissimo sorriso sul volto.

Ignazio : Hai fatto tutto te ?

Giulia : No, è venuto Carlo Cracco.

Lo vedo scuotere la testa e ci sediamo a tavola. Oggi abbiamo entrambi la giornata libera e così decidiamo di andare in spiaggia.

~ Sulla spiaggia ~ ▪

Siamo seduti in riva al mare mentre una leggera brezza ci scompiglia lievemente i capelli. Non so bene perché, ma non riesco assolutamente a godermi a pieno questi giorni e soprattutto questo splendido momento.

Ho un brutto, bruttissimo presentimento. Sono più che convinta che accadrà qualcosa di davvero brutto. La cosa negativa è che non so se è un evento che riguarda me e Ignazio.

Mi giro di scatto verso di lui perché mi ha poggiato una mano sulla spalla e così mi ha staccata dai miei pensieri. Ha lo sguardo preoccupato e mi guarda come se fossi un animaletto ferito.

Ignazio : Amore tutto bene ?

Non so come rispondere, lui sa quando mento. Mi conosce più di quanto mi conosca io.

Giulia : Sì dai...

Ignazio : Giulia non mentirmi. So quando dici una bugia. Se vuoi parlane con me. Lo sai che amarsi vuol dire essere l'uno l'ancora dell'altro.

Giulia : Ho paura. Ho un terribile presentimento.

Lui mi stringe e io poggio la testa contro la sua spalla. Andrà tutto bene, dai. Ignazio avrà la laurea, io diventerò poliziotta e in futuro avremo una famiglia tutta nostra.

Intreccio la mano con la sua e gli lascio un bacio sulla guancia, sorridendo per il solletico che mi causa la sua barba.

Sì, andrà tutto bene.

Si spera.

La paura che ho di perderti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora