Capitolo 10

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La sera di una settimana dopo la nostra uscita in spiaggia  Ignazio è seduto sul divano a fare zapping mentre io finisco di legarmi i capelli in una coda piuttosto stretta prima di afferrare il cellulare e andare a salutare il Re del telecomando.

Giulia : Ciao Amore

Ignazio : Ciao Tesoro mio

Si alza e mi lascia un bacio molto casto sulle labbra.

Ignazio: Ma lo sai che con l'uniforme sei...sei illegale

Lo vedo passarsi la lingua tra le labbra mentre fa più pressione sui miei fianchi.

Ignazio : Devi proprio andare al corso ?

Annuisco e faccio un sorrisone.

Giulia : Altri due giorni e poi sarò poliziotta

Lui mi stringe e mi lascia un altro bacio prima di mollare la presa.

Ci salutiamo un'altra volta e io vado al corso.

~ Durante il corso ~ ▪

È quasi mezzanotte e le strade di Roma sono incredibilmente affollate se consideriamo l'orario. Mi sto prendendo un caffè al ginseng quando un braccio mi cinge le spalle e la mano è un po' troppo penzolante.

Claudio : Ginseng eh ? Molto forte... come un certo tirocinante in divisa mia cara.

Mi giro ed esco dal bar mettendomi in mezzo ad altri poliziotti.

Claudio continua a rompere e così gli mollo un cazzotto sul naso. Non mi piace usare le mani, ma quando serve...serve.

Si sentono alcune urla e dopo un po' una ragazza che avrà potuto avere al massimo trent'anni si mette vicino a noi.
Ha un'aria stravolta, il viso è bagnato e ha del sangue sugli abiti.

Massimo, il nostro capo se così vogliamo chiamarlo, la prende e prova a calmarla.

La donna ci dice che sta scappando dal marito, un ex carcerato con problemi d'alcolismo e precedenti per violenza familiare.

Massimo : Giulia, con me

Dice prima di iniziare a correre nella direzione dalla quale è venuta la donna mentre è seguito da me.

Veniamo arrivare un tizio dall'aria piuttosto truce e arrabbiata. Sinceramente ho un po' di paura, non so come possa reagire a un qualsiasi avvenimento o notizia.

Massimo : Lei è Mario Trovati ?

Mario : Sì. E se non mi dite dove è quella puttanella vi ammazzo

Giulia : Signor Trovati, si calmi e alzi le mani.

Mario : Ditemi dov'è o vi ammazzo !

Questa volta urla e tira fuori un coltello. Deglutisco il groppo alla gola e mi giro a guardare Massimo. Prendiamo entrambi le armi e gliele puntiamo contro.

Giulia : Butta a terra il coltello o ti sparo

Lui esegue, senza fare storie. Non mi convince.

Massimo : Ora avvicinati tendendo in vista le mani

Mario esegue, ma quando è a pochi passi da noi succede tutto in un battito di ciglia.

Una pistola.

Un colpo.

Dolore lancinante al ventre e al petto.

Un tonfo sull'asfalto.

La strada che si colora di rosso intorno a me.

Poi, tutta la mia vita davanti ai miei occhi.

Poi Ignazio.

Il nostro primo bacio.

La nostra prima volta.

Le nostre litigate.

Il nostro riappacificarci sempre.

Poi lui che mi saluta.

E infine il buio.

La paura che ho di perderti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora