2.Oblivion!

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Draco ed Hermione erano diventati inseparabili, avevano uno strano rapporto di amicizia assoluta/odio allo stato puro, ma era questo che rendeva il tutto più divertente.
Hermione era la più brava in fatto di incantesimi e robe da secchiona, ma da quando, nella vecchia soffitta di Malfoy manor, avevano trovato il libro di pozioni del padre di Draco, egli si era sicuramente distinto nella preparazione degli infusi e di quei liquidi, che benché non avessero sicuramente un bell' aspetto funzionavano perfettamente.
Ovviamente Hermione ogni volta aveva la stessa sfumatura di un rospo, ma le passava subito; sapeva che Draco era contento ed allora le passava subito.
-Non possiamo giocare? Non ne ho più voglia, Hermione.....- lamentava il bambino
-Quando saremo grandi, io voglio andarw ad Hogwarts, se tu vuoi essere un fallito non sono fatti miei!- fece la bambina senza incisivi facendo sibilline tutte le "s" pronunciate.
Draco fingeva di mettere il broncio, ma in fondo ammirava quella forza di volontà e si chiedeva se anche lui avebbe potuto volere qualcosa così ardentemente...
Un "Se vuoi facciamo una pozione" lo fece tornare alla realtà, e annuendo aprirono il vecchio libro.
Il libro era azzurro tendente al grigio, con le pagine ingiallite per il tempo trascorso senza un padrone.
Cercarono una pozione semplice e di breve preparazione.
-Ci sono troppi ingredienti...- sospirarono in coro.
-Tu aspettami qui, se i miei genitori ti vedessere darebbero di matto, farò più viaggi e...
-Io non rimango qui, con la fontana che mi fissa e te carico di code di topo e ali di pipistrello!
Draco sorrise:-Che aspetti riccia, muoviti!
-Ma come siamo servili oggi...-
-No, è solo che voglio proprio vedere cosa ti diranno i miei quando sapranno che il loro magnifico, splendido,adorabile e soprattutto unico figlio sta venendo trasportato sulla cattiva strada da una mezzosangue sdentata e con un porcospino in testa!
-Cos'hai contro i ricci, Malfoy!- disse lei rincorrendolo.
Quando l' ebbe raggiunto erano appena usciti dal labirinto privato-dotato-di-statue-super-inquietanti-di-casa-Malfoy.
"Chi ha un labirinto privato, dico io..."pensava Hermione quando il biondo disse:-Seriamente, Herm, non farti vedere dai miei genitori, non avrebbero una reazione molto...emh...accogliente...
Come l'aveva chiamata? Di solito la chiamava "Jeanne" o "Granger" mai "Hermione", figuriamoci "Herm"...
Dopo aver pensato ciò, notò l' espressione preoccupata di Draco.
-Non preoccuparti, starò attenta...
Il bambino abbozzó un sorriso.
Ormai erano davanti all' enorme portone in legno d'ebano, entrami presero un profondo respiro e solo allora il biondo prese la bambina per mano e sussurrò:-Stai sempre vicino a me, non allontanarti e se qualcuno ti scopre devi dire di essere...
-Ho capito non sono un' idiota! Non ho bisogno che tu mi ripeta le cose due volte!
Detto ciò, Draco non rispose. Entrarono in cucina, aveva un aspetto più rustico di quanto Hermione avesse mai immaginato.
-Perfetto ora ci manca un solo ingrediente!
-Ovvero?
-Non preoccuparti... dobbiamo solo andare nella serra all' interno del palazzo...
"Come se fosse normale avere una serra enorme dentro casa!" Pensó Hermione.
Draco stava per imboccare la strada che portava alla serra, quando sentì una persona che lo chiamava.
Guardando meglio, nell' oscurità del salone, notarono una lunga chioma fluente platinata come quella del bambino.
-Buongiorno Draco. E tu bambina chi saresti?- disse l' uomo
-Il mio nome è Hermione Granger, piacere di conoscerla...emh...
-Oh, che sbadato! Mi chiamo Lucius Malfoy, sono il padre di Draco. Granger, Granger... questo nome mi è nuovo... Potrei offrirti un the? Dopotutto è quasi ora di cena.
Draco era pallido, molto più di quanto non fosse già, ovviamente se questo era possibile. Sembrava congelato.
-Molto volentieri, signore- annuì Hermione. Draco assunse una tinta vergognola.
Lucius Malfoy fece strada fino a un piccolo studio, sicuramente non il massimo per ricevere una bambina. Il mobilio era scuro, tanto per cambiare, e ogni cosa non fatta di legno era d' argento o di colore verde.
Hermione aveva letto in un libro, che quelli erano i colori della casa Serpeverde di Hogwarts.
L' uomo chiamò un elfo e si fece portare due tazze di the, nel mentre Hermione pensava alle condizioni nel quale poteva vivere il povero elfo, che non doveva essere poi tanto vecchio...
Intanto Draco non aveva parlato e aveva incominciato a tremare.
Il the arrivò, e Lucius prese a maneggiare con una boccetta di vetro e versarne in una tazza il contenuto, un liquido trasparente che sembrava acqua, dopodiché, porse la tazza ad Hermione, che ne bevve un sorso.
La bambina si sentì un po' stordita, ma fu per poco. Allora l' uomo chiese:-Dimmi signorina Granger, dove abiti?
- Londra, signore, un luogo incantevole
-E come saresti arrivata qui? Se posso chiedere...
-Attraverso un passaggio segreto
-Non ho mai sentito il tuo cognome, cosa sei?
Draco impallidí ancora di più, sapeva che doveva finire di spiegarle TUTTO...
-In che senso, signore?
- Sei una Purosangue o una Mezzosangue?
-Non capisco, anche suo figlio la prima volta che ci siamo incontrati mi ha fatto la stessa domanda...
Draco la interruppe:-Oggi è un po' nuvoloso, comunque rimane pur sempre una bella giornata, è meglio tornare in giardino, tra poco devi tornare a casa, VERO?
-Bhe... in effetti...
-Figliolo la ragazza deve soddisfare la mia domanda... non sarebbe educato lasciarmi senza una risposta...VERO?
"Quanto possono essere uguali questi due" pensò Hermione
I pensieri di Draco erano ben diversi: sapeva cosa stava per accadere, era inevitabile... non poteva perderla, era la sua unica amica. Eh già... lei era sua amica.
-Ebbene, signore, sono una Mezzosangue, tuttavia se vuole sapere la mia opinione, trovo questa parola molto scortese e questa classificazione del tutto inutile.
Draco sapeva cosa sarebbe successo di lì a poco e sapeva anche che non avrebbe dovuto affezionarsi alla bambina. Ormai era questione di secondi...
Lucius Malfoy sfiló la bacchetta dalle pieghe del lungo mantello dopo essersi alzato dalla sua poltrona, dopodiché l' agitó, lanciando ad entrambi l' anatema che faceva perdere la memoria :-OBLIVION!
I bambini, a causa della potenza dell' incantesimo caddero a terra svenuti, portò suo figlio in camera sua e ordinò a due elfi di portare la bambina a casa sua.
Lucius Malfoy non era cattivo, era corroso dalla pazzia e dalla dedizione ai suoi ideali.
Lucius Malfoy era così folle da lanciare un incantesimo così potente su due bambini, uno era suo figlio, per giunta... era riuscito a dare del Veritaserum a una ragazzina.
Questo era Lucius Malfoy: un folle pazzo
Come sarebbe stato suo figlio Draco?
Oh, bhe... continuate a leggere...

Angolo Autrice:
Buonsalve a tutti!
Scusate se non mi sono fatta viva per un po' di tempo *cough*tre mesi*cough* spero d' ora in poi di riuscire ad aggiornare più spesso, ed inoltre mi scuso se questi due capitoli non sono stati proprio il massimo, ma non preoccupatevi, prendete la vostra lettera di ammissione, il materiale necessario e un biglietto per l'Hogwarts Express.
Detto ciò, non penso che il luogo in cui stiamo per andare abbia bisogno di spiegazioni...{;-)

E... se fosse... Amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora