Capitolo 5

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Mattia's POV

<< ti amo, Mattia >> dice Tate prendendomi il viso tra le mani. I suoi occhi riflessi nei miei, i nostri corpi come se fossero una cosa sola e i nostri volti vicini. Sorride e mi bacia con passione. La mia mano gioca con i suoi ricci mentre le nostre lingue danzano e l'eccitazione aumenta sempre più. Mi spinge al muro e i suoi baci si fanno sempre più appassionati. Piano piano scende verso il collo e... la sveglia suona risvegliandomi dal bel sogno. Sognare Tate di prima mattina non è una cosa buona. Mi alzo e vado a vestirmi di tutta fretta. È tardi, probabilmente farò ritardo come sempre. Scendo le scale afferrando una mela dal tavolo e soffermandomi su una foto dei genitori. Sorrido e li saluto con una mano
<< ci vediamo dopo >> e detto questo esco fuori di casa correndo velocemente. Il cuore batte sempre più forte: in parte per la corsa, in parte perché vedrò Tate. L'immagine di lui che mi bacia è ancora viva nella mia mente, perché doveva essere solo un sogno? Arrivo a scuola senza respiro e con le guance arrossate. Prima che io possa entrare nella struttura, sento un forte odore di fumo provenire dal cortile. Qualcuno starà fumando, mi dico mentalmente avviandomi curioso verso quell'odore. Girando l'angolo vedo Tate con una sigaretta in bocca che qualche volta cacciava fuori del fumo, e altre che lo respirava attraverso il filtro. La rabbia cresce in me e quando lui si accorge finalmente di me, mi rivolge un dolce sorriso che, nonostante il freddo di quella giornata è in grado di far sciogliere il mio cuore
<< ciao Mattia >> mi saluta con un cenno del capo. Arrabbiato mi avvicino a lui. Prendo la sigaretta dalle sue labbra e la butto per terra spegnendola con il piede
<< sei pazzo?! >> urlo lasciandolo basito più che mai

<< dovrei chiederlo io a te, perché lo hai fatto? >> chiede a sua volta Tate

<< sai benissimo che il fumo fa male, come cavolo ti viene in mente allora di fumare?! >>

<< non scocciare, Mattia, non è giornata >> dice sbuffando

<< di nuovo Phillip? >> chiedo appoggiandomi al muro vicino a lui

<< come sempre. Ti rendi conto che mi ha seguito per tutto il tragitto da casa a scuola cercando di non farsi vedere? Ovviamente come spia fa schifo, e si è fatto scoprire dopo trenta secondi >> dice facendomi ridere

<< questo mi fa capire che è completamente pazzo >> rispondo ritornando subito serio << ma questo non ti autorizza a sfogare le tue frustrazioni fumando. Non è più facile parlarne con me? >> continuo appoggiandogli una mano sulla spalla. Sospira e sorride

<< va bene, la prossima volta farò così. Allora, mi permetterai di chiederti consiglio da adesso in poi, Mattia? Sapere di contare su di te, mi tranquillizza >> dice accarezzandomi i capelli dolcemente. Il suo tocco è così delicato che mi fa arrossire in pochi secondi. Annuisco abbassando la testa, come se avessi dimenticato tutte le parole di questo mondo tranne due. Ti amo, penso osservando i suoi occhi ignari e sinceri. Le parole che tanto bramo di sentire da lui, non avranno mai lo stesso significato che hanno le mie. Per lui sono un amico, nulla più. Ma, se solo in minima parte, iniziasse a considerarmi e mi permettesse di restargli accanto anche solo come "confidente", forse potrei essere in grado di cambiare il suo cuore. Tate sorride e mi sorpassa, ma prima che riesca ad andarsene lo blocco
<< usciamo >> dico sicuro di me

<< come? >>

<< usciamo insieme! Se Phillip pensa che io e te stiamo insieme, per convincerlo del tutto che tu lo abbia dimenticato dovrebbe vedere che ci comportiamo come una coppia, no? Così si rassegnerà e ritornerà a casa >>

<< non è un tipo arrendevole, ma potrebbe funzionare. Mi spiace crearti così tanti problemi >>

<< non è un problema, davvero. Ti aiuto perché voglio >>

<< ti ringrazio. Adesso devo andare. Ci vediamo fuori dalla scuola, piccolo >> dice ridendo e scompigliandomi i capelli, per poi andare via lasciandomi solo. Mi siedo per terra e stringo le gambe al petto. Sei crudele, Tate. Non chiamarmi così, non guardarmi in quel modo e sii cattivo con me ordinandomi di sparire, altrimenti...

<< ...il mio cuore vacillerà ancora e diventerei ancora più egoista di quanto io lo sia già >> dice una voce alle mie spalle. Scatto in piedi e mi giro verso la ragazza dietro di me

<< chi sei tu? >> chiedo non capendo

<< una persona in grado di aiutarti >>

Spazio autrice:
Salve a tutti!
Come va? Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Chissà chi è questa misteriosa ragazza. Vedremo nel prossimo capitolo!
Alla prossima!

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