Tate's POV
Aspetto Mattia nel centro della città da più o meno venti minuti. Come mai avrà fatto tardi? Da lontano lo vedo arrivare e alzo la mano salutandolo. Corre verso di me e mi abbraccia
<< Tate! >> dice felice. Leggermente sorpreso lo abbraccio a mia volta<< tutto okay, Mattia? >> gli chiedo ridendo. Lui annuisce e mi prende per mano iniziando a camminare verso il bar lì vicino. Mi sorprende che sia così impulsivo oggi, non che mi dispiaccia ma solitamente si comporta in maniera differente. Mentre stiamo per entrare, incontriamo una ragazza della sua classe che subito si affretta a trattenerlo per il braccio
<< Matteo! Ieri non sei più venuto da me, cos'è successo? >> chiede la ragazza con i capelli rossi. Aspetta, Matteo? Prima che riesca a correggerla, Mattia risponde
<< ho avuto dei problemi a casa, mi spiace. Passo da te domani pomeriggio e ti aiuto, okay? >><< certo! A domani! >> risponde dandogli un bacio sulla guancia e andando via. Lo guardo confuso e, notando la mia espressione persa mi guarda a sua volta
<< qualcosa non va, Tate? >> mi chiede preoccupato<< ah, no, nulla. Solo che glielo dovresti dire >>
<< dire cosa? >> chiede curioso
<< beh, che il tuo nome è Mattia e non Matteo >> rispondo ridendo leggermente. La sua espressione si fa ancora più confusa
<< di che stai parlando, Tate? Il mio nome è sempre stato Matteo, non mi sono mai chiamato Mattia >> risponde ridendo a sua volta. La sua affermazione mi lascia basito, possibile che mi stia prendendo in giro?
<< su, andiamo dentro >> sorride portandomi dentro il bar e sedendosi affianco a me
<< sei proprio carino oggi >> dice sorridende accarezzandomi i capelli. Confuso gli blocco la mano<< cosa stai facendo? >> gli chiedo guardandolo
<< ti sto accarezzando i capelli... non vuoi? >> mi chiede confuso
<< ah, no, solo che sei così strano oggi. Tutto qui >> rispondo lasciandogli la mano e lui continua teneramente. La cosa mi mette leggermente a disagio, ma non me ne preoccupo. Appena arrivano le nostre ordinazioni lo guarda confuso
<< quando abbiamo ordinato? >> chiedo grattandomi la nuca<< ehm, Tate, abbiamo ordinato dieci minuti fa. Sicuro che è tutto okay? >> mi chiede preoccupato. Dieci minuti...? Ma se siamo appena arrivati!
<< senti, Mattia, non so se questo sia uno scherzo o meno, ma non è divertente! >> rispondo visibilmente irritato. Allorché Mattia mi prende la mano spaventato e con le lacrime agli occhi
<< Tate... perché mi fai questo? >> sussurra triste facendomi confondere
<< questo... cosa? >>
<< perché mi chiami con un altro nome? Perché mi fai ingelosire con Philip? Lo ami ancora? È così?! >> urla scattando in piedi e le lacrime iniziano a rigargli il viso
<< Mattia, ma cosa stai- >> non mi dà nemmeno il tempo di finire la frase che mi arriva un ceffone in pieno viso
<< non riesci a ricordare nemmeno il mio nome >> sussurra sull'orlo del pianto e subito lo stringo forte. Non so perché lo faccio, non so cosa mi spinge a farlo. Forse per essere stato così distratto tutto quel tempo? Forse perché sta piangendo? O forse... perché ho visto Philip fuori al bar che ci guarda?
<< Tate >> sussurra stringendomi a sua volta<< io non amo più Philip, lo sai bene. Mi dispiace, cercherò di non sbagliare più il tuo nome e mi ricorderò meglio le cose. Te lo prometto >> sussurro al suo orecchio dolcemente per farlo tranquillizzare. Mattia mi guarda negli occhi e subito si affretta a baciarmi in modo poco casto. Subito lo allontano
<< Matteo, siamo davanti a un sacco di persone! >> rispondo imbarazzato. Lui ridacchia<< idiota, ma se siamo a casa mia >> dice dolcemente. Subito mi guardo intorno girando la testa a destra e a sinistra. Ma cosa diavolo succede oggi?! Mattia mi rigira il volto e riprende a baciarmi buttandomi sul letto con lui sopra. Si toglie la maglietta senza staccarsi dal bacio e accarezza il mio petto dolcemente strofinando il suo corpo sul mio e facendo scontrare le intimità. A quel contatto fremo e mi stacco da quella morsa così piacevole e scatto in piedi facendolo sedere sul letto
<< non posso >> sussurro allontanandomi leggermente. Mi afferra dal lembo della maglietta con un espressione triste<< è perché non sono Philip? >> sussurra singhiozzando
<< rispondimi! Se fosse stato Philip lo avresti fatto?! >> continua urlando dopo poco<< Matteo... anche se fossi stato Philip non lo- >>
<< stai mentendo >> sussurra dolcemente e abbozzando un piccolo sorriso ferito mentre un paio di lacrime rigano il suo volto << so che lo ami, so che stai con me solo per farlo ingelosire. Lo capisco, l'ho sempre saputo... ma, almeno per una volta, avrei voluto essere trattato come il tuo ragazzo. Avrei voluto sentire un tuo "ti amo" o un bacio tenero come quelli che davi a Philip. Per una volta, volevo svegliarmi la mattina senza rimpianti e trovarti al mio fianco sveglio mentre mi accarezzi dolcemente i capelli e mi dici "buongiorno". Per una volta in tutta la mia vita, avrei voluto sorridere con il cuore e non solo per non sembrare triste. Per una volta... avrei voluto davvero essere tuo e ho desiderato che tu fossi per davvero mio >>. Il mio cervello si blocca e non riesco più a reagire. Prima che possa dire qualsiasi cosa sento una voce nella mia testa
Tate!
Mi sento chiamare
Tate dillo!
Urla ancora quella voce. Una voce a me familiare
Tate, non è ancora troppo tardi, torna da me!
A quell'affermazione inizio a vedere tutto bianco e per la troppa luce sbatto le palpebre più e più volte prima di vedere una scena completamente diversa. Mi guardo intorno e sono... in una camera di ospedale. Giro la testa e ritrovo una persona che non mi sarei mai aspettato di vedere
<< Brian...? >> sussurro senza forze.

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Solo per te 2
De TodoContinuo di "Solo per te". #°ATTENZIONE! SE NON AVETE LETTO IL PRIMO LIBRO, VI CONSIGLIO DI APRIRE IL LINK SOTTO E INIZIARLO!°# http://my.w.tt/UiNb/tX4INLqVRx Tate è ormai in Italia da un bel po'. Nuova scuola, nuovi amici e nuove esperienze. Vuole...