20. Amica. Astinenza. Abbracci.

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Cassy

-Perché Cassy ha dei lividi?- urla la voce di Gregg dal soggiorno, facendomi sussultare.

-Non sono cazzi tuoi!- urla a sua volta Daniel, portandomi a chiudere gli occhi per trattenere le lacrime.

Sono a causa mia queste urla e una parte di me mi urla di alzarmi, prendere la mia borsa e andarmene. Un'altra, invece, mi urla di non ripetere la sciocchezza di mercoledì perché Daniel sarebbe capace di venirmi a cercare ancora e chiudermi nel suo appartamento per sempre.

Un bussare leggero alla porta mi fa aprire gli occhi di scatto, giusto quando vedo la maniglia abbassarsi e la porta aprirsi, rivelando il viso della ragazza dalla pelle scura e i capelli ricci. La vedo chiudersi la porta alle spalle e poi alzare il viso verso di me. –Ehi...- fa per dire, prima di spalancare gli occhi. –Oh mio dio!- esclama, portandosi entrambe le mani a coprirsi la bocca. I miei occhi si sgranano a loro volta, quando volto il viso verso l'armadio e, guardandomi allo specchio, ricordo di aver abbassato il cappuccio. Cavolo! Abbasso lo sguardo, sentendomi sempre di più sul punto di scoppiare a piangere. –Scusami.- sussurra lei però, facendomi alzare gli occhi su di lei. –Non avrei dovuto reagire in questo modo, ma...- lascia la frase in sospeso, a disagio, mentre io annuisco appena capendo il senso delle sue parole. Sospiriamo entrambe. –Stai bene?- mi chiede, prendendo ad avvicinarsi a me, che sono seduta sul letto di Daniel.

-Insomma.- faccio un leggero sorriso, cercando di non far sembrare la mia situazione più tragica di quanto non sia in realtà.

Lei sorride con dolcezza. –Sono Rebecca.- si presenta, porgendomi la sua mano scura e dalle dita con le unghie smaltate di giallo. Fanno un bel contrasto.

-Cassy.- sussurro, stringendo la sua mano e guardandola imbarazzata.

-Ora capisco perché Daniel mi ha mandato qui.- fa un sorriso leggero. La guardo confusa, inclinando il viso. –Hai già medicato questi lividi?- mi chiede delicatamente.

Annuisco piano. –Perché lui non è qui?- le chiedo a disagio e, nello stesso momento, sento altre urla provenire dal soggiorno. Chiudo gli occhi e sento la mano di Rebecca sulla mia schiena.

-Come puoi sentire, sta cercando di far calmare Gregg.- rilascia un sospiro pesante, pieno di tutta la sua preoccupazione per i due amici.

-Perché importa così tanto a Gregg?- le chiedo. Insomma, Gregg mi ha vista solo una volta, come può provare tutto questo interesse nel sapere chi sia stato a conciarmi così?

-Penso che gli ricordi una persona che ha perso tanto tempo fa.- risponde lei, rivolgendomi un sorriso intriso di amarezza. –È addirittura arrivato a pensare che sia stato Daniel stesso a farti questo.- mi dice poi, facendomi spalancare gli occhi.

-No!- esclamo con forza, facendola sussultare. –Non è stato Daniel, anzi lui dovrebbe essere qui. Io...- mi si blocca il respiro in gola, all'idea che qualcuno pensi una cosa del genere.

-Calmati, Cassy.- fa preoccupata Rebecca, prendendomi il viso tra le sue mani. Mi guarda negli occhi, ma io la vedo appannata a causa delle lacrime. –Respira, non hai nulla di cui preoccuparti. Gregg non lo pensa davvero, è solo preoccupato.- cerca di calmarmi, muovendo il pollice sulla mia guancia per asciugare via una lacrima che è appena fuggita dall'occhio.

Provo a calmarmi, ma ci riesco appena dopo qualche istante. Respiro piano e cerco di non piangere ancora, non davanti ad una ragazza che non mi conosce neanche. –Lui sta pensando di lasciarmi sola, vero?- mi ritrovo a chiederle, stupidamente. Io e Daniel non siamo niente...almeno niente di logico, sensato. Siamo solo due esseri umani, che si sono scontrati e incontrati per stupidi scherzi della vita.

ℬℯ𝓁𝓁𝒾𝓈𝓈𝒾𝓂ℴ 𝓈ℯ𝒾 𝓉𝓊 || 𝒟𝒶𝓃𝒾ℯ𝓁 𝒮𝒽𝒶𝓇𝓂𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora