30. Matrioska e ci vediamo a casa

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Cassy

Non credo di aver mai provato la sensazione che sto provando ora, neanche quando mi sono ritrovata a leggere più e più volte lo stesso libro, dove, nonostante sappia già ogni singola parola, mi ritrovo a sorprendermi per un dettaglio che non avevo trovato. E allora, il mio cuore si arricchisce e mi sento come se stessi svelando qualcosa di prezioso.

È così che mi sento adesso, come se stessi aprendo una matrioska.

Daniel Sharman sta recitando un piccola parte del copione per lo spettacolo di fine anno, mostrando all'intera classe di teatro la sua bravura nell'arte della recitazione. Non dovrei essere così sorpresa, quante volte mi ha dimostrato tutto questo... eppure lo sono. Sono sorpresa, emozionata.

Ciò che provo guardandolo, seduta in prima fila, è meraviglia.

Incanto.

Siamo ad aprile, sono passate due settimane da quando ho detto a Daniel le mie intenzioni sul college. Non ne abbiamo parlato più, io perché mi sentivo in colpa, Daniel perché credo che gli faccia male tirare fuori il discorso. Eppure, una parte di me si chiede perché...come io e lui siamo arrivati ad essere così legati. Sembra passata una vita dal nostro primo incontro, invece si tratta di un paio di mesi.

E le cose continuano a cambiare, ad andare avanti come più loro aggrada. Daniel prepara lo spettacolo di fine anno, mi tiene lontana da Trevor e mi aiuta ad imparare a recitare nel modo più decente possibile. Inoltre, da quando siamo stati a casa sua e suo padre ha saputo di noi, vedo come si siano avvicinati padre e figlio, nonostante mantengano le apparenze di sempre.

Mi sono chiesta cosa li abbia portati a parlarsi, ma sono davvero felice per lui. Per l'intera famiglia.

Come me con zia Cindy. Ho passato del tempo con lei e la famiglia, insieme alla nonna e facendomi raccontare più cose possibili sulla mamma. È stato difficile, ovviamente, parlare di lei ma insieme ci siamo fatte forza a vicenda. Zia mi ha addirittura proposto di restare da lei qualche sera, ma ho dovuto rifiutare a malincuore: non posso rischiare che Trevor scopra che abbia trovato la sorella di mamma. Ho paura che possa fare qualcosa di drastico e non voglio neanche pensare, alla possibilità di stare nuovamente lontana da loro. È doloroso rendersi conto di essere stata a pochi passi da questa felicità, e non averlo mai saputo: ho finalmente trovato persone che mi amano, che l'hanno sempre fatto; pur conoscendomi semplicemente attraverso le foto e le lettere che nonna ha spedito in tutti questi anni.

Mi sento finalmente parte di qualcosa, di una famiglia.

Non permetterei mai a nessuno di portarmela via. E non mi riferisco solo agli zii, Gregg, nonna...ma anche a Daniel, Isabel e i nostri amici: anche loro sono entrati a far parte della mia famiglia. E ora che l'ho trovata, non riesco ad immaginare la mia vita senza.

-Rogers!- mi riscuote dai miei pensieri la voce di Daniel, facendomi sussultare. Sbatto le palpebre e alzo lo sguardo su di lui. –Tocca a te.- dice, facendomi cenno di raggiungerlo sul palco. Fa cenno anche ad Avan. Annuisco, così mi alzo dalla poltrona rossa e salgo le poche scalette, ritrovandomi sul palcoscenico accanto a Daniel. -Prego.- dice, facendo un passo indietro e facendo segno di iniziare a pronunciare le mie battute.

Sospiro e inizio a recitare, ripetendo nella mia mente ogni singola prova fatta con Daniel nel suo appartamento. Ricordo la corretta respirazione, le pause e le espressioni da fare. Mi concentro solo su questo.

Non esiste nient'altro adesso, a parte Daniel che sento incredibilmente vicino anche così. È per lui che sono qui, a questo corso, su questo palco... ho scelto di fare teatro quando avevo deciso di allontanarmi e la voglia di vederlo era così irrazionale, da farmi quasi paura. Invece, ora, accetto questa irrazionalità che mi prende quando si tratta di lui. L'amore è irrazionale. L'ho ripetuto così tanto a me stessa, da averlo reso quasi il mio motto personale.

ℬℯ𝓁𝓁𝒾𝓈𝓈𝒾𝓂ℴ 𝓈ℯ𝒾 𝓉𝓊 || 𝒟𝒶𝓃𝒾ℯ𝓁 𝒮𝒽𝒶𝓇𝓂𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora