43. È la prima volta che me lo sento dire

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Cassy

Alla radio sta passando una vecchia canzone di Whitney Houston, che mi culla mentre i miei occhi sono persi fuori dal finestrino. Non riesco a vedere le stelle, a causa delle luci della città, ma mi va bene così: la mia stella polare è qui con me, in fondo. Sposto appena lo sguardo, la mia testa abbandonata contro il sedile, e incontro l'espressione di Daniel Sharman concentrata sulla strada. È rilassato, nonostante la presenza di mio padre di oggi... personalmente non l'ho neanche considerato, ma ho chiesto alla zia perché fosse lì e mi ha detto che l'idea in realtà sia stata del padre di Daniel. Anche fargli sapere dello spettacolo di fine anno. Mi sono chiesta perché: probabilmente Daniel non ha detto niente ai suoi, del fatto che Trevor abbia passato tutta la vita a picchiarmi, ma solo che non avessimo un bel rapporto. Forse avrebbe dovuto informali, ci saremmo risparmiati l'imbarazzo di assistere al suo silenzio e alle sue occhiate glaciali rivolte a tutti noi...

Però, nonostante la presenza di Trevor, è stata una bellissima giornata. E pensare che non avevo neanche pensato all'idea di festeggiare il mio diploma... ci hanno pensato gli altri, come a ricordarmi del loro affetto per me. E la sceneggiata tra Daniel e Gregg...se avessi una bacchetta e fossi una strega, probabilmente sarebbe uno dei ricordi felici che userei per evocare un Expecto Pratronum! Ma non sono una strega e non ho una bacchetta, però ho un cuore che batte forte ogni volta che ripenso al fatto che presto, io e Daniel, andremo a vivere insieme. Devo solo informarlo delle lettere che sono arrivate e quale sia il college che ho scelto.

Pochi mesi e sarò lontana da tutto questo. Una parte di me non vede l'ora, l'altra...l'altra ha troppe cose che la legano qui adesso. Troppe persone che le mancheranno. Gregg è la prima persona che mi viene in mente: i mesi che ci restano per stare insieme, sono pochi per recuperare, almeno un po', di quella vita che non abbiamo condiviso.

Sorrido mentre ripenso al suo: -Tieni le mani apposto, Sharman, o ti vengo ad ammazzare!- quando Daniel ha avvisato che stessimo andando via.

Mi sa che sarà ancora più protettivo d'ora in poi, penso con un sorriso.

Sorriso che si spegne un po', quando ripenso alla faccia di Trevor: so che nessuno capisce il suo modo di agire nei miei confronti, ma io si. Ed è una cosa che un giorno dovrò raccontare e spiegare a Daniel Sharman.

-Stanca?- mi chiede proprio lui, posando una mano sulla mia coscia lasciata un poco scoperta dal vestito.

-Un po'.- ammetto, con un sospiro leggero. -E tu?- gli chiedo poi, girando il viso verso di lui.

-Potrei tirare fino a domani!- esclama sarcastico, facendomi scappare una risata. Ride anche lui e io sento quella solita stretta piacevole allo stomaco, che riesce a farmi sentire sempre un po' più viva. Lui ci riesce sempre. -Stai bene?- domanda poi, dopo essersi calmato.

-Si, perché non dovrei?- replico perplessa.

-Il modo in cui ci ha guardati Trevor, mentre stavamo andando via...- fa con tono vago, lanciandomi uno sguardo eloquente mentre cambia la marcia. -Sembrava che si aspettasse che tu gli chiedessi il permesso per poter venire con me.- sospira, guardando la strada.

Sospiro anch'io. -Non avrei avuto alcun motivo per chiederglielo.- la mia voce esce fin troppo fredda, una cosa non da me neanche quando si parla di Trevor... -Ma dopo ieri sera, dopo aver scoperto l'ennesimo suo sporco segreto...sento di non dovergli più nulla. Né paura, né desiderio che lui riesca a vedermi come sua figlia.- ammetto, alzando le spalle. -Ha cacciato via tutti, persino un bambino che non sapeva neanche chi fosse in realtà per lui. Mia madre è morta altre mille volte così, solo perché lui era ed è un codardo. E io non sono come lui, se gli avessi chiesto il permesso di venire con te, gli avrei fatto capire di temerlo ancora e non è così.- parlo tutto d'un fiato, tirando fuori tutto ciò che mi sono tenuta dentro oggi. Ciò che ieri avrei voluto urlare a Trevor, senza alcuna paura.

ℬℯ𝓁𝓁𝒾𝓈𝓈𝒾𝓂ℴ 𝓈ℯ𝒾 𝓉𝓊 || 𝒟𝒶𝓃𝒾ℯ𝓁 𝒮𝒽𝒶𝓇𝓂𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora