29. The verde, limone e futuro

2.8K 96 1
                                    

Daniel

Sono le quasi le sette di lunedì mattina, marzo è alla fine e io sono sveglio da circa un'ora. Non so perché non sia più riuscito a dormire, ma la cosa non mi dispiace poi molto, se ciò mi permette di guardare Cassandra Rogers dormire. Sembrerò uno sdolcinato, ma non riesco a staccarle gli occhi di dosso. E come potresti? Mi beffeggia la mia coscienza, sempre sveglia, mentre osservo il modo in cui Cass si stringe a me, con il pugno chiuso posato sul mio petto. Sembra una bambina, piccola e indifesa. Lo era, mormora appena la mia coscienza. Si, ma ora non più, replico con sicurezza. Cassandra Rogers non sarà mai più sola, questo l'ho giurato tempo fa a me stesso.

Passano i minuti, la lancetta si avvicina sempre più alle sette in punto e io mi ritrovo a pensare -a rendere conto- che Cassy è la prima ragazza che entra nel mio appartamento.

Ecco, con lei è stato tutto diverso: non è una delle tante ragazze conosciute a caso in un pub, non l'ho portata in una stanza d'albergo a fare chissà cosa e, soprattutto, non l'ho di certo dimenticata il giorno dopo. Come avrei potuto farlo, se i suoi occhi sono stati il mio tormento per giorni interi? Mi chiedo, ricordando a me stesso i giorni dopo il nostro primo incontro. In realtà, lo sono tutt'ora: quando non è con me, i suoi occhi sono la prima cosa di lei che mi viene in mente, colpendomi al cuore con la stessa forza di un proiettile, ma, invece che uccidermi, mi fanno stare bene. Mi calmano. Esattamente come succede adesso, mentre con le dita gioco con i capelli di Cassy. Sono morbidi e profumano del mio shampoo al thè verde e limone.

Mi ridesto dai miei pensieri, quando la sveglia del mio telefono suona e Cassy si muove contro il mio corpo. Allungo così una mano a prendere il telefono, staccandola, per poi abbandonarlo sul letto e concentrarmi sulla ragazza che ha dormito, anche stanotte, tra le mie braccia. -Buon giorno, bambina.- mormoro piano, contro i suoi capelli.

Cassy mugugna. -Giorno.- biascica, con la voce ancora impastata dal sonno. Lentamente, poi, apre gli occhi e subito vengo intrappolato in essi: sono chiari, quasi da sembrare trasparenti. Mi guarda fisso per qualche istante, prima di stringersi ancora di più a me.

L'abbraccio a mia volta, le poso un bacio sui capelli e mi beo del suo respiro contro la pelle nuda del mio petto. Ma non restiamo molto così, in pace. Almeno io. Un sospiro leggero esce dalla mia bocca nello stesso momento in cui le sue labbra si posano sulla mia pelle, cominciando a lasciare una scia di baci piccoli e delicati che arrivano fino alla mia mascella, inspida a causa della ricrescita della barba. Schiudo le labbra per dirle che facendo così, rischiamo di non uscire più da questo letto, ma vengo bloccato dalle sue che si posano sulle mie come quando una piuma cade a terra. Possibile che riesca ad eccitarmi con così poco? Riesco a chiedermi a malapena, prima di ricambiare il suo bacio. Tengo la sua testa bloccata sulla mia con la mano che ho tra i capelli e, man mano, il nostro bacio si fa più intenso. La sua mano si stringe sul mio petto e io, di conseguenza, le stringo il fianco.

Andiamo avanti così per non so quanto, il mondo fuori completamente dimenticato. Tutto ciò che riesco a sentire è il suo profumo che mi circonda come se fossi in una gabbia. Mi fa impazzire. Talmente tanto che, con una sola mossa, riesco a portarmela sopra a cavalcioni. Le schiudo ancora di più la bocca, faccio incontrare le nostre lingue e me ne frego dell'alito mattutino. Si muove appena su di me e io gemo contro le sue labbra, sentendo la mia erezione svegliarsi ormai del tutto.

-Dan...- mormora Cassy contro la mia bocca, per poi staccarsi. Apro gli occhi e i suoi sono già nei miei. In essi è chiaro il bisogno di avere qualcosa di più.

Stai creando un mostro, Sharman, sghignazza divertita e maliziosa la mia coscienza. Non la considero neanche. Ciò che considero, invece, è il bisogno di fare qualcosa per allentare tutta questa tensione che sento addosso e che leggo negli occhi di Cassy. Così ritorno a baciarla, la mia mano scivola su un suo gluteo e lo stringo mentre alzo ancora una volta il bacino contro il suo. Lo faccio un paio di volte e Cassy sembra capire, perché prende a muoversi su di me, lasciandosi sfuggire dei piccoli gemiti contro la mia bocca. Sembra che voglia nascondersi, ma non ci riesce.

ℬℯ𝓁𝓁𝒾𝓈𝓈𝒾𝓂ℴ 𝓈ℯ𝒾 𝓉𝓊 || 𝒟𝒶𝓃𝒾ℯ𝓁 𝒮𝒽𝒶𝓇𝓂𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora