Pov Zayn
Non mi ero mai vestito tanto velocemente in vita mia quanto quella volta.
Presi i primi vestiti che trovai nella stanza e li indossai senza fare caso a cosa stessi mettendo sul mio corpo.
Vedevo Liam seguirmi a ruota, si vestiva e nel mentre sussurrava qualche parola indecifrabile.Era teso, lo riuscivo a riconoscere dai lineamenti del suo volto. Conoscevo a memoria ogni sua singola espressione facciale, ormai per me era un libro aperto.
« Lee, ti prego calmati » gli sussurrai appoggiando le mie mani sulle sue braccia bloccando ogni suo singolo gesto.
« Non posso calmarmi Zayn, Niall è nei guai, come puoi chiedermi di starmene tranquillo »
In effetti non aveva tutti i torti, anche io ero preoccupato, anzi fin troppo, ma dovevamo starcene calmi o avremmo potuto peggiorare le cose.
« Pensi che io sia calmo? Sono fottutamente arrabbiato con Niall, non doveva comportatsi così.
Fare a botte non avrebbe risolto le cose, ma forse io e lui la pensiamo diversamente a quanto pare »« Hai ragione, ma non diamo giudizi affrettati, non sappiamo come sono andate le cose amore »
Feci cenno di si con la testa a Liam e cercai le chiavi della macchina che avevamo preso in affitto appena arrivati quì.
« Sei pronto?» richiamai l'attenzione di Liam sventolando il mazzo di chiavi .
« Si sono pronto, andiamo »
Lasciammo la stanza e ci dirigemmo verso l'auto, impostammo il navigatore e iniziammo il nostro cammino verso l'ospedale.
Il viaggio non fu lungo, e io e Liam non ci rivolgemmo la parola, mi limitai a posizionargli una mano sulla sua gamba, quella vicino al cambio.
Dopo vari giri finalmente trovai un benedetto parcheggio e spensi la macchina.
Quell'ospedale era enorme, era così facile perdersi. Appena entrati l'odore misto di alcol e disinfettante arrivó diritto al mio naso rievocando in me episodi che ormai avevo accantonato o forse.
« Zayn di lì c'è l'accettazione » mi disse Liam scutendomi dai miei pensieri .
Ci incamminammo verso l'accettazione e chiesi informazione su Kevin, cercando di sapere dove si trovasse.
« Terzo piano, sala traumi, in questo momento peró non puó ricevere visite » ci disse la signorina dopo aver consultato il suo fedele computer.
« Grazie » esclamammo in coro io e Liam.
Arrivati al terzo piano notammo subito in lontanaza la figura di Niall che se ne stava seduto con il capo chino su una delle tante sedie poste nel corridoio.
Io e Liam accellerammo il passo e in pochi secondi eravamo difronte a lui.
Lo scrutai per bene, era strano, aveva le nocche delle mani insanguinate e screpolate. Se le teneva ben nascoste anche se era ció che più risaltava alla vista.« Ehi Niall » esclamai io con tono dolce, non volevo che si sentisse minacciato anche da me, anche se volevo prenderlo a schiaffi per ció che aveva combinato.
Luì alzó semplicemente gli occhi verso di me e Liam per poi continuare a torturarsi le dita giocandoci.
« Niall, ehi siamo quì, che è successo? » Liam cercava di capire cosa era successo, richiamando l'attenzione di Niall che non ne voleva sapere di parlare.
Restammo in silenzio per qualche minuto finchè esso non fu rotto da qualche singhiozzo proveniente proprio da Niall.
Mi misi in ginocchi davanti a lui e con una mano alzai il suo volto facendo in modo che mi guardasse.
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HOTEL ROOMS
Roman d'amourLa notte che cambierà la vita di Harry e di Louis é una notte come un'altra. Il buio della notte avvolge ogni cosa e fa più caldo del solito, Louis dorme beato, i vestiti sparsi sul pavimento della camera che condivide con la sua storica fidanzata...