Harry Styles, diciassette cazzo di anni, un ciuffetto riccioluto sulla fronte, carnagione strepitosamente e seducentemente nivea, occhi che disintegrano ogni fonte di distrazione da loro stessi; se non sono quei due fari verdi che guardi con attenzione ma il suo sguardo capita davanti al tuo, allora finisce che non ti ricordi più quello a cui stavi pensando.
Harry questo l'aveva capito bene. Non ci voleva un genio ad accorgersi che Savannah, ogni tanto, si perdesse nei suoi occhi. O che Zulay talvolta lo scrutava con troppa attenzione – o chiunque altra. E non che ci volesse tanto impegno a notare come Miss Janes fosse spesso distratta a gironzolare intorno al banco di Harry, piuttosto che alla sua scrivania o seduta alla sua cattedra. L'anno scorso Harry aveva pensato fosse solo una sua impressione, e Zayn – che come la metà della scuola aveva una cotta per Phoenix Janes – gli diceva di darsi una calmata. Che, "Harry. Non è che se ti stanno a guardare insistentemente vogliono succhiartelo, magari avevi qualcosa tra i denti". E forse Zayn aveva ragione. Probabilmente l'immaginazione di Harry gli faceva brutti scherzi.
E a proposito di lui, Harry pensava che Zayn fosse come un fratello. S'erano trovati, quei due. Si sentivano fortunati ad essere con loro, a farsi compagnia. Sapevano che non avrebbero mai smesso di starsi attorno. Di ricordarsi vicendevolmente che, se uno di loro ne avesse sentito la necessità, l'altro avrebbe fatto di tutto pur di tenerlo in piedi senza crollare.
Harry e Zayn lo sapevano e basta. Avevano il loro piccolo mondo lì a scuola; era ormai l'ultimo anno, il diploma e i diciotto erano alle porte e tutto quella merda sarebbe finita, anche se, ammetteva Harry a se stesso, quel mondo lì non gli era mai pesato; tutt'altro. Amava quello che gli capitava ed era sempre stato un ragazzo felice. Viveva con suo padre, che aveva al solito troppo a cui pensare per stragli dietro, ma che era okay. E poi vedeva sua madre abbastanza spesso ed erano tutti contenti e stop, fine della storia, diceva, di che lamentarsi?
Insomma. Se si faceva un riepilogo a mente di quegli anni, andava sicuramente a finire con lui che stava rollando una canna d'erba – un purino magari, e via la nicotina. E ovviamente in compagnia dei suoi amici strafatti e anche con un cartone di pizza sulla spiaggia e il cielo tutto pieno di stelle come cornice. Erano proprio dei begli anni!
Ricapitolando il suo primo anno lì a scuola, invece, qualche difficoltà iniziale l'aveva trovata. La botta di culo ce l'ha avuta solo quando, arrivando in quel contesto tutto pieno di regole invisibili a patinare la vita rigida di ogni studente, aveva appunto conosciuto meglio Zayn e Savannah. Nick è arrivato poco dopo, e anche Zulay. E loro erano okay, pensava Harry, però Zayn e Savannah avevano per davvero una marcia in più. Ed era perché in realtà, paradossalmente, di marce proprio non ne avevano. Non appartenevano ad alcuna categoria. No status quo per quei tre scellerati – s'erano trovati e gli bastava farsi compagnia. Due figli unici che s'incastravano tutti i minuti liberi pur di starsene insieme a fare essenzialmente un cazzo, e poi una bella ragazza brillante e con lunghe treccine sempre confusa e sulle nuvole perché l'adolescenza, a lei, le aveva regalato soltanto le caratteristiche di una misantropa incallita. Ma per Harry e Zayn la svampita ragazza con le treccine e gli occhi sognanti avrebbe fatto delle eccezioni.
Specialmente per Zayn...
Per Savannah lui era come un pezzo mancante. Per lei l'amore era Zayn. Ma il lieto fine non esiste e lei lo sapeva, quindi, malgrado Zayn fosse per lei l'impersonificazione dell'amore, lui aveva già una strana venerazione per il capo delle cheerleaders.
"Levatela dalla testa a Zulay Reginetta del ballo Evans", gli ripeteva sempre Harry – che a proposito ci vedeva chiaro, tra i suoi due migliori amici! Aveva visto che Savannah adorava Zayn, ma non poteva mettere parola laddove non era in grado di capire cosa cazzo succedeva realmente. Così, per frenare al suo amico Zayn, marciava su questa scusa: "Il cliché vuole che il ruolo di capo cheerleader lo ricopra una sciacquetta insipida. Lascia perdere Zulay! Guardati meglio intorno, Zayn".
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Soft Sound (Young Styles/14+)
Storie brevib e f o r e s o f t p o r n ; Molto prima della sua Cassie, circa 16 anni antecedenti alla sua nascita, Harry bazzicava in giro per la sua soleggiata città insieme a Zayn e a Savannah. Godeva di relazioni divertenti, credeva lui. Di nottate pien...