2. paure

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Proprio non lo sopporto quello!

Finite queste ore noiosissime è arrivata l'ora di darci dentro, combattere, divertirsi,in poche parole è l'ora di educazione fisica, la mia materia preferita.

Prendo lo zaino e me lo metto in spalla, pronta per andare in palestra.

"Ferma! Signorina Johnson,abbiamo un nuovo studente ed è mio diritto sapere qualcosa su di lui, quindi prego signorino... Come si chiama lei?"indica quel idiota che si è preso il banco.
"Prof a me va bene che lei vuole conoscerlo ma nel frattempo posso andare in palestra e aspettarvi lì?"faccio gli occhi dolci.
"Signorina Johnson non se ne parla proprio.... è una questione di dieci minuti!"mi rimprovera la professoressa.
"Uffa"mi lamento.
"Cosa ha detto?!"chiede
"Uhm... Niente...ho solo detto che non vedo l'ora di sentire la chiacchierata!"dico.

Torno al mio posto,lasciando cadere lo zaino con un tonfo sul pavimento.

"Allora come si chiama?"chiede la professoressa con voce mielata.
"Shane David,signora"risponde  disciplinato.
"Perfetto, ora raccontaci un po' su di te"sorride.
La professoressa questa domanda l'ha fatta a tutti e la farà sempre. Chiede anche sempre cosa abbiamo fatto,cone stiamo eccetera eccetera,insomma le solite domande dei professori.
"Non c'è molto da sapere"dice.
Ok ora sono curiosa.
"Qualsiasi cosa"lo incoraggia la prof.
"Okay, Sono Shane,ho 18 anni e mi piace fare sport"dice brevemente.
Uffi, immaginavo qualcosa di speciale.
"Perfetto, allora ora puoi dimostrare la tua forza"dice la docente." Avanti tutti in palestra"continua.
Tutta contenta mi precipito fuori dalla palestra e vado nello spogliatoio.
Mi cambio velocemente infilando una tuta grigia e una maglia a canottiera nera,lego i capelli in una coda alta e vado dalla mia migliore amica,Rose,anche lei è come me,ha i capelli marroncini tendenti al biondo,occhi color nocciola e un sorriso da mozzare il fiato. Lei è timida, studiosa e pronta per aiutare il prossimo è in più ha una grande cotta per un ragazzo del nostro branco,anche se non ho capito ancora chi sia. E per fortuna l'ora di educazione fisica l'abbia insieme
"Hey"l'abbraccio.
"Ciao!"sorride
"Abbiamo uno nuovo."mi lamento.
"E com'è?"chiede curiosa
"Insopportabile, arrogante e per di più mi ha rubato il banco"dico furiosa.

Finito di chiacchierare, con la scusa "devo ancora cambiarmi"usciamo dallo spogliatoio.

"Allora facciamo un po' di riscaldamento... Cinque giri di corsa"dichiara la professoressa.

Corro insieme alla mia amica e parlo del tizio insopportabile.

"Stavate parlando di me"chiede una voce maschile molto rauca e tranquilla.
È lui.
"No per niente, te lo sogni!"rispondo accelerando il passo.
"Tranquilla,ho altro a cui pensare che perdere tempo con una ragazzina viziata a cui ho rubato il banco perché sono quello nuovo"risponde ancora calmo.
"Come scusa? Ragazzina viziata! Ma chi to credi di essere?"dico arrabbiata.
"Sono il ragazzo che tutti vorrebbero avere" dice con un sorriso
"Anche questo te lo sogni la notte"dico facendo un smorfia.
"Ok ok, sto scherzando...come ti chiami?"chiede tenendo stretto il mio polso.
"Non te lo dico,ora mollami il polso scimmione!"dico acida.
"Bel caratterino"dice lasciando la presa al polso, facendo uno scatto impressionante.

Oddio, non lo sopporto! Preferisco le oche di tutta la scuola che questo pagliaccio, ma perché devono capitare tutte a me?

Finite le lezioni della giornata mi avvio verso casa.
Prendo la scorciatoia che passa per il bosco sul retro della scuola.
La maggior parte dei ragazzi non passano per il bosco perché dicono che sia maledetto e altre stupidaggini varie.
Il bosco è ricoperto dai colori dell'autunno,foglie rosse,gialle,arancioni e marroni.
Passo dopo passo mi addentro sempre di più in questo posto che mi attira come una calamita. È tutto magico,ma in fondo le fiabe hanno sempre avuto un fodo di verità. Gli alberi si  fanno sempre fitti e la luce del sole non passa più facilmente tra i rami.

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