3. eroe

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Quel pensiero tenebroso, mi fa sentire debole e incerta.

Shane nasconde qualcosa e questo mi preoccupa.

"Hey, ti sei incantata per me?"sorride.
"Eh cosa? Ma per favore!"sbuffo
"È suonata comunque"sivalza dal banco con tanta agilità mentre io mi alzo in modo goffo.
"Grazie"gli sorrido.
"Cos'era quel sorriso?"mi guarda in modo strano.
"Quale sorriso?"dico mettendomi in spalla lo zaino.
"Ahahahah, divertente! Intanto lo so che ti sciogli per me come un gelato!"ribbatte.
"Lo vorresti vero? E comunque non è estate quindi non mi sciolgo, e per tua informazione tu mi stsi antipatico e so che nascondi qualcosa!"dico lasciandolo nell'aula da solo e io nel frattempo mi incammino verso l'uscita della scuola.
Il corridoio è isolato, a quanto pare sono usciti tutti, perfino i professori sono usciti.

Le luci si spengono, tutto si fa buio e inquietante e dai ammettiamolo nessuno vorrebbe essere rinchiuso nella  scuola con qualcuno che potrebbe essere pericoloso.
Accelerando il passo scendo le scale, purtroppo mia madre mi ha fatto mettere la gonna e Delle scarpe con un po' di tacco perciò non riesco a camminare velocemente verso il mio obbiettivo.

Sento ringhiare dietro di me, mi volto piano.

Faccia a faccia c'è un lupo con in pelo color topo,sul grigio con i denti scoperti,ha i canini appuntiti, il suo sguardo lo definirei spietato e aggressivo.

Non ho scelta!

Sento le ossa rompersi,sgretolarsi e deformandosi, lancio un grido di dolore, la mia colonna vertebrale si incurva, le mani e i piedi diventano zampe con artigli affilati, il mio corpo viene ricoperto da un manto candito e lucente, il volto si fa allungato, sento la mandibola modificarsi con i denti che crescono e si fanno affilati come rasoi, i miei occhi diventano blu elettro e sulla forma si fa una chiazza bruna simile a una mezzaluna.

Guardo il mio simile dritto negli occhi e cerco di far capire chi è l'alpha.

Ringhio.

Lui indietreggia e scopre i denti, si avvicina piano piano, mi gira in torno e mi guarda in modo minaccioso.

Mi metto in posizione d'attacco, ma come la sfortuna vuole è troppo tardi, lui fa un balzo su di me, mi prende per la collottola, sento il sangue colare tra il mio pelo bianco.

Ululo per il dolore.

Tiro una sfuriata  dritta al petto, il suo pelo si fa rosso vivido.

Rallentata la presa sul mio corpo,non ci penso due volte, scatto sulle zampe e mi precipito verso la porta assumendo la mia forma umana, i miei vestiti sono strappati e il mio corpo è ricoperto da sangue, anche se so benissimo e le ferite si rimargineranno  faccio una smorfia.

Cammino in cortile zoppicando,una figura maschile si ferma davanti a me.

"Angioletto?!"

Alzo lo sguardo.

È Shane.

"Che vuoi? E piuttosto come hai fatto uscire dalla scuola?" Domando.
"Ho preso l'uscita sul retro, poi ho sentito un urlo e mi sono precipitato qui, stai bene? E come ti sei procurata queste ferite?"
"Sono caduta"taglio corto.
"Caduta? Ma chi vuoi prendere in giro?"dici minaccioso.
"Senti, a te non devo nessuna spiegazione e in più mi metti paura perciò ora fammi passare che devo tornare a casa da mia madre"dico spingendolo per farmi strada.

Mentre vado per la mia strada sento gli occhi puntati addosso.

"Tesoro! Ma cosa hai fatto?"chiede mia madre.
"Niente di che, sono caduta con i tuoi tacchi"dico indicando il mio vestiario.
"Tesoro, non mentire.... Ammettilo che hai fatto a botte!"sospira.
"Ok, beccata"alzo le mani in segno d'arresa.
"Ma quando diventerai una ragazza a tutti gli effetti?"sospira un'altra volta.
"Mamma ma io sono una ragazza, soltanto che a me non interessano le cose da femmina"rispondo.
"Ma tri trucchi!"esclama.
"Mamma questo lo fanno qause tutte, ma non vuol dire che sono una femmina soltanto perché mi trucco, a me piace giocare a Assassin Creed, mi piace il boxe e altre cose che soli alle ragazze non interessano"spiego.
"Vai a farti una doccia, e fatti bella perché riceveremo ospiti questa sera" spiega mia madre allegramente.
"Mamma, non vorrai mica...."
"Voglio che ti metta un vestito, ti trucchi come si deve e fai la beneducata"mi rimprovera.
"Mamma, sono beneducata! Ma per favore il vestito no... Faccio tutto quello che vuoi!"la prego.
"Ho detto di no!"dice seccata.

Con uno sbuffo, salgo le scale e mi precipito in camera.

Apro l'armadio è guardo cosa posso mettermi queata sera.
I jeans no, la maglietta no e anche le felpe no.
Non ho nessun vestito nel mio armadio.

Vado in camera dei miei genitori, è tutta illuminata, grande e spaziosa, al centro c'è un letto gigantesco e di fronte di esso vi è un armadio.

Sbircio, è colmo di vestiti.
Ne scelgo alcuni e li appoggio sul letto in camera mia.

Entro in bagno e mi faccio una doccia.
L'acqua brucia sulle ferite anche se sento che stanno sparendo. L'acqua scorre sul mio corpo privo di cicatrici e nei.

Finita la doccia entro in camera e mi trovo faccia a faccia con la persona meno aspettata.

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Spazio dell'autore:

Buona giornata!
Oggi ho un nuovo capitolo per voi, spero che vi piaccia!

Non sto aggiornando perché sono impegnata con la scuola e mi scuso già adesso se ci fossero degli errori ortografici.

libero_le_ali

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