(CECILIA'S POV)
Quando mi svegliai dal mio meraviglioso sonno, afferrai il cellulare e quando inserii la password e guardai l'orario rimasi di stucco.
<<LE 21:00?!?!QUANTO CAZZO HO DORMITO?!?!? >>. Esclamai, abbandonando a malincuore il mio favoloso letto. Mi stiracchiai per bene e, dopo aver preso la biancheria pulita, mi diressi in bagno, pronta ad "inaugurarlo".
Mi feci una doccia e ,dopo aver indossato la biancheria e ad aver asciugato i capelli, tornai in camera dove indossai degli shorts comodi, una canotta bianca e la mia adorata felpa over size.
Successivamente decisi di disfare i bagagli, ma quando aprii il trolley, un' ondata di profumo maschile inondò le mie narici... PROFUMO MASCHILE?!. Spalancai il trolley e una crisi di panico stava per arrivare...quello non era il mio trolley !!!!
Il trolley conteneva intimo maschile, maglie intime e un paio di giacche di pelle!<< chi indosserebbe giacche di pelle con questo caldo infernale?!>>esclamai sul crollo di una crisi isterica. Beh io non posso proferire parola su questo... Indosso felpe tutto l'anno.
Cercai di tranquillizzarmi e capire a chi potesse appartenere quel trolley e quando capi chi fosse il proprietario spalancai gli occhi.
<<OH CRISTO SANTO!!! HA IL MIO TROLLEY!!COSA CAZZO FACCIO ADESSO?!?!? >> dissi in preda ad una crisi isterica.
adesso vedrà il mio intimo,i miei assorbenti.tutto.CHE IMBARAZZO!!
Esaminai la valigia per trovare qualche indizio, la svuotai e controllai il fondo ma niente, finché controllai il bordo e trovai una targhetta :Joseph Monroe ; 889-765-943
Afferrai il cellulare e senza ombra di esitazione decisi di chiamare quel numero<<ha pur sempre il mio trolley con la mia roba>>pensai. Quindi digitai il numero e chiamai, in attesa di una risposta...
(Joseph's pov)
Many hours ago
Sono appena atterrato a L.A finalmente. Odio prendere l'aereo, è talmente noioso che preferirei assistere ascoltare un inutile e interminabile discorso piuttosto che stare ore ed ore col culo piantato contro un sedile, affiancato da un uomo che puzza di cipolle. Si, detesto viaggiare.
Scusate non mi sono ancora presentato
Mi chiamo Joseph Shor Monroe, ho 17 anni e frequento la L.A HIGH SCHOOL.
Sono un ragazzo che durante gli anni si è costruito una corazza menefreghista e stronza contro tutti. Credo sia un modo per non affezionarmi e rischiare delusioni o è solamente perché odio tutto ciò che mi circonda. L'unica persona che conosce il vero me è mia cugina Vanessa. Credo sia una delle persone migliori del genere umano, è una persona unica, speciale, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Anche se a volte il prossimo non merita affatto un aiuto. E' come quel raggio di sole in una giornata tenebrosa. Sono cresciuto praticamente senza genitori, o per lo meno senza genitori "biologici", <in quanto io credo che i veri genitori sono coloro che assistono alla tua crescita, ai tuoi fallimenti o successi che siano e in questo caso fortunatamente la vita mi ha donato zia Rachel.
Mentre mi dirigevo all'uscita dell'aeroporto, mi squillò il cellulare e quando lessi il nome sorrisi .
<<Pronto? >> chiesi attendendo una risposta da Van, mia cugina.
<<Hey fratellino! >> mi chiama così perché non ha fratelli minori e siamo cresciuti praticamente insieme, in quanto passavo intere giornate a casa di zia Rachel attendendo che mia madre tornasse dal super market .
<<Hey! Calma calma... Come mai tutta questa euforia? OH ASPETTA LASCIAMI INDOVINARE C'ENTRANO GLI->>
Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai a terra fradicio di granita alla menta con qualcosa o meglio dire qualcuno addosso.
Quando abbassai lo sguardo incontrai lo sguardo innocente di una stupida ragazza che concentrata a fissarmi. <<ci mancava solo questa cogliona per peggiorare ancor di più questa tremenda giornata>>pensai imprecando contro tutti i santi possibili.
<<fratellino? Shor? Joe ?HEY CI SEI?!>> sentivo urlare dall'altro capo del cellulare
<<Hey !si ci sono, ci vediamo dopo Van>>
Non ebbe tempo di proferire parola in quanto riattaccai subito.
Provai a dire qualcosa, facendo affidamento a quella poca pazienza che mi ritrovi in corpo
<<Hey... Ehm... Potresti alzarti ,sai questa posizione non è comoda per me... Il tuo ginocchio è in quel punto... Beh capisci! >>dissi imbarazzato e dolorante, ma lei non rispose continuava a fissarmi come un ebete ,quella situazione era molto imbarazzante e molto dolorante, per me, riprovai più volte ad essere gentile, ma lei non rispose e continuava a fissarmi <<Perché deve capitare tutto me>> imprecai tra me e me.
<<HEY!!! CI SEI?!? MI FAI MALE!!>>
Sbottai guardandola in cagnesco e sventolandole la mano davanti agli occhi mentre l'altra la serrai in un pugno per il dolore ,al quel movimento, qualcosa dentro lei si sbloccò, finalmente!.
<<Ehm... Si scusa ero distratta>>disse alzandosi e diventando paonazza disse finalmente togliendosi da dosso e alzandosi. Mi alzai di conseguenza ,aggiustandomi il cavallo dei pantaloni tirato verso il basso.
<<L'HO NOTATO!>>dissi incazzato indicandomi dalla testa ai piedi.
<<scusa non vol-levo, comun->>io non le diedi neanche il tempo di finire la frase che afferrai il mio trolley e mi avviai verso casa mia il più velocemente possibile, più scazzato che mai.
Durante il tragitto pensai a quell'incontro spiacevole e una miriade di imprecazioni si fecero largo tra le mie labbra, attirando sguardi indesiderati.
A svegliarmi dai miei pensieri fu mia cugina che mi saltò letteralmente addosso, alzai lo sguardo e notai che ero arrivato a casa. <<Ah, finalmente>> pensai tirando un sospiro di sollievo.
<< Shor mi sei mancato un casino >> affermò stritolandomi in un abbraccio.
<<anche tu mi sei mancata>> risposi ridacchiando.
<<posso farti una domanda? >>disse guardandomi strano
<<certo>> risposi spontaneamente
<<perché sei fradicio di granita?>> disse ridacchiando
<< una cretina mi è caduta letteralmente addosso>> dissi sicuro di me
<<UUHH UNA RAGAZZA>> disse con un sorriso malizioso
<<HEY!!MA CHE PENSI!!! >> dissi alzando la voce
<<HEY! CALMA CALMA NON HO MICA DETTO CHE AVETE SCOPATO >> disse ridacchiando
<<OK BASTA>> dissi entrando in casa, stanco di tutto ciò che mi circonda, e come al solito non trovai nessuno dei miei familiari. Era scontato.
<<tua madre è a lavoro ,anche tuo padre invece tua sorella è uscita con William per questo sono qui >> disse dolcemente.
<< Hey... Non preoccuparti sai che sei tu la mia famiglia e poi ci divertiremo come i vecchi tempi >> dissi sperando di farla sorridere, e ci riuscii .
Mi diressi in camera mia, dove gettai letteralmente le valige per terra e mi sedetti sul mio comodo letto, mi distesi un attimo con l'intento di riposare due secondi la schiena dolorante, ma senza rendermene conto mi addormentai profondamente.
____NOW______________
(Vanessa's pov)
<< Shor, posso entrare?>> chiesi bussando alla sua porta non sapendo che fine avesse fatto.
non ricevetti nessuna risposta e preoccupata decisi di entrare ugualmente. Quando entrai in camera, la preoccupazione fu sostituta da un sospiro di sollievo quando lo trovai dormiente a pancia in su con una mano sul petto e una sulla pancia e il ciuffo arruffato che gli copriva l'occhio destro. Uscii dalla camera chiudendomi la porta alle spalle, il più silenziosamente possibile e tornai in salone. Afferrai un libro, "Il ritratto di Dorian Gray" << suppongo sia di Joseph>> pensai e iniziai a leggerlo incuriosita. Stavo per scoprire di chi fosse innamorato Dorian, quando squillò il cellulare di joseph e mi affrettai a rispondere, prima che si svegliasse e si incazzasse per aver disturbato il suo sonno.<< Pronto? >> risposi in attesa di una risposta da parte del contatto senza nome
<<salve, scusi il disturbo, questo è il numero di Joseph Monroe? chiese una dolce voce femminile
<< Si mi dica >>chiesi di conseguenza
<<sono Cecilia esposito, ma è sicuro che sia Joseph Monroe? Ha una voce da donna>> rispose titubante
<<Si, mi scusi... sono la cugina, piacere mi chiamo Vanessa Lopez, è successo qualcosa?>> risposi cercando di mantenere la calma mentre la mia mente, nel mentre, pensava il peggio.
<<Piacere di conoscerla , no stia tranquilla, comunque io e suo cugino ci siamo scontrati e per sbaglio abbiamo scambiato i trolley, volevo chiederle se possiamo incontrarci e scambiare i trolley perché nel mio trolley ci sono cose molto private, sa essendo una donna può capirmi >> rispose imbarazzata
<<OH...OK... comunque dammi del tu e dove abiti? >> le dissi cercando di sdrammatizzare
<<Ok, comunque abito vicino Venice beach possiamo incontrarci lì? chiese successivamente.
<<Ok a dopo>> acconsentii terminando la telefonata.
mi cambiai velocemente, entrai in camera di Shor per prendere il trolley, afferrai il trolley abbandonando la camera a passo felpato , uscii di casa e mi avviai di corsa verso Venice Beach pronta per l'incontro...SPAZIO AUTORE
CIAOOOO A TUTTI
ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLO DELLA MIA STORIA
SPERO VI PIACCIA ❤❤❤❤
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L'AMORE NASCE DALL'ODIO
Novela JuvenilCecilia Esposito è una ragazza abbastanza timida, a causa dei vari trasferimenti per il lavoro dei suoi genitori. Joseph Monroe, totalmente l'opposto di Cecilia, estroverso, sfacciato, Lui un ragazzo inusuale che lotta con i fantasmi del suo passat...