Capitolo 3

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VANESSA'S POV


Arrivata(di corsa) a Venice Beach notai una figura poco distante da me con una valigia tenuta ben stretta dalla mano destra, supposi fosse lei, quindi mi avvicinai lentamente sfoggiando il miglior sorriso possibile.
<<Ciao, sei Cecilia Esposito? >>chiesi gentilmente sorridendo.
Quando si voltò si presentò davanti ai miei occhi una dolce ragazza, con lunghi capelli mossi castani, occhi castano-verde lucenti e un timido sorriso.
<<si sono io, deduco tu sia Vanessa Lopez>>disse timidamente
<<Si sono io, piacere, tieni questa è tua>>dissi porgendole la valigia che lei afferrò timidamente
<<Hey... Non preoccuparti non ti mangio mica>>dissi ridacchiando e lei ridacchiò di conseguenza .
<<scusa, ma non ho amici e sono appena arrivata in questa immensa e meravigliosa città. Non tendo a socializzare facilmente>>disse abbassando lo sguardo imbarazzata.
<<Non preoccuparti, col tempo si impara e sai che ti dico? Sarò la tua nuova amica >>dissi abbracciandola istintivamente sorridendo. A quel gesto lei sorrise e ricambiò l'abbraccio, ma fummo interrotte dal mio cellulare ... e so perfettamente che mi aspetta un bel dialogo "pacifico"
<<Pronto? >> risposi pronta a subire la scazzata voce di Joseph
<<OH FINALMENTE RISPONDI !!SAI CHE MI HAI FATTO PREOCCUPARE?! E DOV'È LA MIA VALIGIA?!?AVREI BISOGNO DEI MIEI BOXER PER INDOSSARE VESTITI PULITI>> sbottò, come sempre d'altronde.
<<Hey Shor calmati sto arrivando>>dissi alzando il tono della voce ridacchiando 
<<ok, ok,  fai in fretta>> mi rispose scazzato prima di chiudere

<<Hey... Tutto bene? >>mi chiese Cecilia preoccupata. Ridacchiai per la sua reazione e annuii
<<tranquilla, era solamente mio cugino. Ha perennemente le palle gonfie,tutto qui>> le dissi facendo spalluce. 
<<Ah... Che imbarazzo oggi, avrà pensato fossi un ebete>>disse ridacchiando imbarazzata
<<Hey... Non preoccuparti, è normale fare figure di merda, io sono la regina delle figure di merda>>dissi scoppiando in una fragorosa Risata che contagiò anche lei
<< io devo andare, a presto Vanessa>>disse abbracciandomi
<< a presto Cecilia. E chiamami Van>>risposi ricambiando l'abbraccio. Lei annuì e ci avviammo ognuno per la propria strada.

MANY MINUTES AFTER

<<Shor sono a casa>>urlai dal piano di sotto
<<Oh finalmente e non chiamarmi Shor sai che mi da fastidio>>disse mettendo il broncio
<<Lo so Piccolo Shor >>dissi scompigliandogli i capelli sporchi di granita alla menta e andando in cucina
<<OH ANDIAMO !CHE C'ENTRANO I CAPELLI ADESSO?! >>disse con aria esausta, e scoppiai a ridere. Adoro quando si lamenta,in poche parole, Sempre.


(JOSEPH'S POV) 

Esausto di ripetere le stesse cose, afferrai la mia valigia e andai in camera mia, ma mentre stavo salendo le scale di mogano scuro,la porta d'ingresso si spalancò rivelando la figura dei "miei genitori".
<<tesoro>>disse abbracciandomi la che dovrebbe essere mia madre, ma non ricambiai, assumendo una smorfia di disgusto.
<<scusa se siamo arrivati adesso ma sai->>pronunciò l'uomo che dovrebbe essere mio padre, ma lo interruppi, sapendo già cosa avrebbe detto.
<<ASPETTA, LASCIAMI INDOVINARE... IL LAVORO È LAVORO E NOI DOBBIAMO LAVORARE>>dissi alzando la voce e imitando la sua voce, scocciato afferrai la mia valigia e mi diressi di corsa in camera mia. Dopo qualche minuto, sentii bussare alla porta e , sbuffando rumorosamente, ignorai chiunque fosse dietro la porta di camera mia, ma a quanto pare la mia speranza di solitudine non si avverò.

<<hey Joe posso entrare?>>disse Van entrando
<<l'hai già fatto>>Risposi freddamente" con aria scocciata
<<Ops... hai ragione>>disse sdraiandosi accanto me
<<hey... Non fare così...sai che i tuoi genitori ti amano,tua madre ha anche abbandonato il lavoro al supermarket 3 anni fa per essere più presente >>disse dolcemente giocando con i miei capelli
<< È che... Voglio una famiglia normale Van, dove quando torni a casa senti il profumo di prelibatezze dalla cucina, dove si passa del tempo insieme, dove si condividono dei ricordi, dei momenti. Io non ho mai avuto tutto ciò e non l'avrò mai, Van  >>dissi con una nota di rammarico nella voce.
<<Hey...guardami ...stai tranquillo, io ci sono sempre>>disse abbracciandomi
<<grazie Van>>dissi ricambiando
<<Shor, sai di menta>>disse lasciandomi un bacio sulla guancia
<<lo so, adesso se vuoi scusarmi vado a fare una decina di docce... Non voglio che la mia pelle sappia di menta per sempre, ma in certi punti non sarebbe male in certi ambiti>>dissi ridacchiando
<<Ok non rompo più, ciao Shor>>disse ridendo disgustata uscendo dalla mia camera
<<NON CHIAMARMI SHOR!!!>>dissi alzando la voce per farmi sentire
<<SEH SEH CERTO>>urlò dal piano di sotto.
Ridendo mi diressi in  bagno. Gettai i vestiti fradici di granita alla menta per terra ed entrai sotto il getto d'acqua ghiacciata della doccia ,amo la sensazione dell'acqua ghiacciata che scorre sul mio corpo nudo portando con se tutto lo stress .
Dopo aver fatto più di 5 volte lo shampoo ,uscii dalla doccia, avvolsi un bianco telo di cotone attorno la vita e andai in camera mia con i capelli arruffati e gocciolanti, ma quando uscii dal bagno sobbalzai dallo spavento
<<AHHHHHH CHE CAZZO STAI FACENDO IN CAMERA MIA>> Sussultai notando Emily, in attesa che uscissi dal bagno.
<<Bel modo di accogliere la tua ragazza>>disse maliziosamente avvicinandosi a me ammirando il mio corpo nudo. Beh, come biasimarla. Grazie agli allenamenti di basket devo ammettere che ho tirato su bel fisico di un metro e ottantacinque con una buona massa muscolare.

<< Beh Emily, so di essere molto attraente ed eccitante. Non nego che mi sia piaciuto darci dentro con te, ma io non ti amo e lo sai bene che il nostro rapporto era prettamente sessuale. E' stato bello e soddisfacente scopare con te,ma non mi attrai più>> conclusi facendo spallucce, in quanto non mi interessava più avere rapporti con lei. 

<<SEI UN PORCO >>disse tirandomi uno schiaffo e andando via 

<<ahi ahi ahi, queste giovani ragazze con gli ormoni impazziti>>
sospirai ed entrai in camera mia,indossai l'intimo e andai a dormire,si dormo in boxer,domani inizierà la tortura denominata"scuola"

_________MANY HOURS LATER______
(CECILIA'S POV)
"SHUT UP AND DANCE WITH ,THIS WOMAN IS MY DESTIN-"
Spensi quell'odiosa sveglia con un colpo secco, maledetto il giorno in cui hanno inventato le sceglie, mi alzai di malavoglia e mi diressi come uno zombie verso il bagno. Feci una doccia fredda per mandare via ogni singola briciola di sonno dal mio corpo ,quando finii avvolsi il mio esile corpo in un telo soffice bianca che mi copriva fino le ginocchia ,ma mentre andavo verso la cabina armadio inciampai su una giacca di pelle... ASPETTA... UNA GIACCA DI PELLE?!?!? OH CAZZO È LA SUA GIACCA DI PELLE! DEVO CHIAMARE VANESSA. AFFERRAI DI CORSA IL CELLULARE E CHIAMAI IL NUMERO DI IERI

<<"Pronto? >>Una voce maschile assonnata rispose
ODDIOOO È LUI!!! ORA CHE FACCIO?!?! PENSA CECILIA PENSA!!!
<<OH... EHM... SI... EHM>>
<<SENTI CHIUNQUE TU SIA HAI INTERROTTO IL MIO SONNO, SE È UNO SCHERZO VAI A FARTI FOTTERE >>disse abbastanza incazzato
<<AS-SPET-TA ...NO-ON  È UN-NO  SCH-HERZO>>dissi balbettando
<< FANCULO.>>e chiuse la chiamata .
Senza parole afferrai la giacca e la provai. Devo ammettere che mi sta un po' larga,ma ho deciso che la porterò con me,poi gliela darò se avrò modo di incontrarlo e dopo ha un buon profumo ...
Entrai dentro la cabina armadio e indossai degli jeans neri strappati al ginocchio, una canotta bianca con scritto:"SMILE EVERY DAY "e ovviamente indossai le mie converse nere sciupate,andai in bagno e misi un pò di mascara, fard rosa cipria e lucidalabbra rosa cipria, indossai la giacca e scesi in cucina dove ovviamente trovai un post-it
"Io e papà torneremo fra 3 giorni, dobbiamo andare a San Francisco per il lavoro di tuo padre .mi spiace ma sai come è il lavoro è lavoro e noi dobbiamo lavorare.
Ti vogliamo bene
Mamma e papà "
AH PERCHÉ NON POSSO AVERE UNA FAMIGLIA NORMALE!!!
scocciata afferrai lo zaino e uscii di casa senza far colazione e provai a correre per arrivare alla fermata del bus, ma mentre stavo "correndo"mi scontrai con una ragazza, PERCHÉ DEVO FARE SEMPRE FIGURE DI MERDA?!?!?
IO:"ODDIOOO SCUSA"dissi aiutandola ad alzarsi
<<non preoccuparti>>disse ridendo
<<comunque mi chiamo Cecilia tu?>>chiesi con un sorrisino imbarazzato
<<Stefania, ma chiamami Stef>>disse con tono allegro
<<ODDIOOOO AHHHH>>disse saltellando e io la guardai preoccupata
<<CHE C'È?!?! CHE HAI VISTO?!>>dissi preoccupata
<<LA TUA COLLANA, ANCH'IO L'HO GUARDA >>disse mostrandomi la collana plettro degli R5
<<TI ADORO >>dissi abbracciandola finalmente una che mi capisce ,credo che diventeremo grandi amiche .
Durante il tragitto per andare a scuola, si frequenta la mia stessa scuola, parlammo del più e del meno fino a quando ...
<<HEY TU!!! QUELLA È LA MIA GIACCA>> urlò la stessa voce maschile che stamattina mi mandò a fanculo. cazzo è lui. E adesso che faccio, penserà che gli stia fregando la giacca probabilmente e vorrei sprofondare sotto il suolo al momento...
SI... TI HO CH-HIAMATO STAMATTINA... "dissi imbarazzata
<<AH SEI TU LA RAGAZZA CHE MI HA SVEGLIATO INUTILMENTE COMUNQUE QUESTA È MIA>>disse togliendomi la giacca con forza ,nel frattempo Stef ci guardava con un espressione del tipo"WHAT?!",
<<AIAH!!! FAI MALE STRONZO!!! >>dissi massaggiandomi le braccia doloranti.
<<VAFFANCULO>>urlò mostrandomi il terzo dito ornato da un anello con pietra nera 
<<MA VAI A FANCULO TE STRONZO>> gli urlai di conseguenza 
ok, adesso tutti gli sguardi erano puntati su me, beh ottima mossa come primo giorno di scuola...

Beh, Benvenuta alla L.A High School

ma sopratutto, Vaffanculo Joseph Monroe

Spazio autore
Hey... Come state? So di avervi fatto aspettare ma Ecco a voi un altro capitolo della mia storia
PS:RauraStef non minacciarmi più 😂

L'AMORE NASCE DALL'ODIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora