(CECILIA'S POV)
Dopo circa 2 ore ad aspettare su quelle sedia di plastica , un infermiere uscì dalla sala operatoria togliendosi i guanti e la cuffia e pulendosi le mani con una salvietta , si guardò intorno fino a quando non incontrò il mio sguardo perso
<<parenti del signor Monroe? >>Chiese gentilmente guardandomi
Abbassai lo sguardo e notai Van dormire sulle mie gambe con le il viso solcato dalle lacrime versate precedentemente , rialzai lo sguardo incontrando gli occhi verdi del dottore e annuii
<<Allora...l'operazione è stata un successo , è arrivato in tempo perché ha perso molto sangue e poteva rischiare di morire ...adesso si trova in sala intensiva per ulteriori controlli , può andare a farle visita se vuole , ma la avverto che si trova in coma farmacologico quindi per il momento non si sveglierà ma si sveglierà presto ...arrivederci >>concluse avviandosi verso l'ascensore
<<Van ...van svegliati>>dissi scuotendola lievemente. Aprì gli occhi e si alzò di scatto
<<DOV'È ?! È USCITO DALLA SALA OPERATORIA ?! DIMMI DOVE SI TROVAAA>>disse urlando supplicandomi e scuotendomi violentemente
<<Hey sta bene è in sala intensiva, al momento è in coma farmacologico ma si sveglierà presto, dai andiamo a trovarlo>>le dissi sorridendo e afferrandola per il braccio trascinandola fino alla sala intensiva dove si trovava Joseph
Sono felice che stia bene, certo , non mi ha calcolato per una settimana, ma io voglio stargli vicino ha bisogno di conforto e credo che vorrei stragli accanto perché serve anche a me un po'di conforto e di sostegno.
Ad interrompere i miei lunghi dilemmi mentali fu Van che si staccò violentemente dalla mia presa e iniziò a correre verso una porta
È giunto il momento ...
Arrivai davanti la porta bianca sbiadita e Van spalancò la porta provocando un fastidioso scricchiolio
Lui era lì, steso su un vecchio letto , coperto da una coperta di cotone verde menta fino al ventre mostrando il suo busto snello e muscoloso.
Aveva un livido violaceo , quasi nero, sul polso sinistro , il viso stanco , le occhiaie nere solcate sotto gli occhi e residui di lacrime secche sulle sue gote fan capire cosa stava facendo prima di fare scelte affrettate e sbagliate.
Vederlo così mi distrugge il cuore in mille frammenti , non sono abituata a vederlo così vorrei soltanto starle vicino ma credo che lui non voglia,Lui è JOSEPH Monroe non ha bisogno di una cogliona al suo fianco .Mi avvicinai lentamente verso il bordo del vecchio letto di ospedale mi voltai e notai Van in piedi sul ciglio della porta con un'espressione di frustrazione e di rancore ,credo stia soffrendo troppo non è abituata a vederlo così
<<Van torna a casa ,sto io con lui non preoccuparti,starà bene ,ma adesso torna a casa e riposati>>azzardai osservandola con sguardo dolce
<<Ma ...ma non posso lasciarlo ,devo starle accanto ,ha bisogno di me e non voglio lasciarlo qui solo senza nessuno che stia al suo fianco >>mi disse con gli occhi lucidi quasi scoppiando in lacrime
Così presi una decisione...
<<ehm...posso starci io ...>>risposi titubante abbassando lo sguardo
Sentii lo sguardo di Van trapassarmi la pelle
<<non sei obbligata...posso anche stare io e dormire sulla poltrona ,non vorrei crearti problemi ceh tu avrai da fare e no->>la stoppai tappandole la bocca con la mano destra
<<Van torna a casa,non mi creo nessun problema ,voglio passare del tempo con lui >>dissi guardandola dritti nei suoi occhi verdi
<<ok ...ma chiamami per qualsiasi cosa ok?!>>disse guardandomi supplichevole
<<certo>>risposi abbracciandola
Lei si avvicinò a Joseph e gli lasciò un bacio sulla fronte pallida ,osservai tutta la scena sorridendo e infine Van si avvicinò a me e mi strinse in forte abbraccio
Si avviò verso la porta bianca sbiadita con il passar degli anni,afferrò la maniglia e abbandonò la stanzaMi avvicinai al bordo del letto per osservare da vicino il suo viso ,era così pallido che faceva quasi paura ,le occhiaie enormi e nere si notavano anche da miglia di distanza
Le labbra carnose secche e leggermente screpolate e dal color rosaceo che avevano in precedenza divennero di un viola sbiadito .
Accarezzai con le punta delle dita la sua gota sinistra tracciando i sui lineamenti fino alla mascella ,continuai ad accarezzargli dolcemente il collo arrivando fino alla spalla.
Continua a tracciare dolcemente un segmento sul sul braccio ,dal bicipite fino al polso...
Quando arrivai sul livido violaceo tolsi con un movimento svelto la mano ,temendo di fargli male .
Ci pensai circa 10 volte prima di appoggiare delicatamente le punte delle mia dita sul quell'orribile taglio...
<<perché un Ragazzo come te dovrebbe soffrire così tanto?>>sussurrai ,temendo che qualcuno potesse sentirmi
Non riuscivo a comprendere il motivo di tutto questo
Non credo l'abbia fatto per moda
Non credo l'abbia fatto per attirare l'attenzione su se stesso
Allora perché l'avrà fatto ...
Mentre continuavo a trovare qualche soluzione ai mie dilemmi ,senza renderne conto gli strinsi la mano ,al tatto risultava Fredda e callosa e decisamente il doppio della mia mano
Era così fragile sotto quelle vesti ,che non volevo più abbandonarlo,ma so bene che quando si sveglierà ritornerà tutto come prima
Io per la mia strada
Lui per la sua stradaPassò circa un'ora da quando Van Abbandonò la stanza per tornare a casa e io mi trovavo ancora in quella posizione continuando ad accarezzare la sua candida pelle e continuando a stringergli la mano ,il sonno stava per scagliarsi sul mio corpo e pian piano gli occhi divennero pesanti ma,mentre stavo per cedere al sonno ,sentii una leggera stretta che teneva la mia mano apri gli occhi di scatto e incontrai sue iridi color nocciola spenti
<<tu ...c-cosa ci fai qui ?>>chiese con un filo di voce soffocato
<<Sono venuta qui con Van ,e dato che Van era distrutta mi sono offerta per stare con te...ma se vuoi posso andare >>dissi titubante
Lui mi guardò per circa 2 secondi con un'espressione indescrivibile,poi con le poche forze che gli erano rimaste abbronzò un sorrisino mostrando i bianchi denti allineati
<<no ...non andare ,Resta>>disse guardandomi dolcemente
<<okay...ma tu riposati>>risposi sorridendo
Lui mi sorride un'ultima volta e chiude gli occhi e contemporaneamente i miei occhi divennero pesanti lasciandomi cadere nelle braccia di MorfeoDelle urla si amplificarono nella stanza facendomi sussultare e facendomi cadere dalla poltrona ,lanciai uno sguardo al cellulare e notai che Erano le 04;30 ,mi precipitai velocemente verso il letto e notai che Joseph si dimenava urlando durante il sonno madido di sudore
<<JOSEPH ,JOSEPH >>disse scuotendolo ,aprì di scatto gli occhi e con respiri affannosi mi guardò ,fece un po' di spazio è automaticamente mi distesi sul letto ,mi abbracciò improvvisamente e sentii degli singhiozzi stozzati in e successivamente il tessuto della maglia inumidirsi
<<shh ...tranquillo ...va tutto bene...?"gli dissi rassicurandolo accarezzandogli la schiena nuda
<<n-non abbandonarmi anche tu...ti prego>>continuo lui rassicurandosi diminuendo i singhiozzi
<<non ti lascerò ...non preoccuparti >>dissi più sicura che maiSPAZIO AUTORE
SALVEEEE SCUSATE PER LA MIA LUNGHISSIMA ASSENZA...MA IL LAVORO E LA SCUOLA MI PORTANO VIA MOLTO TEMPO
ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA
L.H💛
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L'AMORE NASCE DALL'ODIO
أدب المراهقينCecilia Esposito è una ragazza abbastanza timida, a causa dei vari trasferimenti per il lavoro dei suoi genitori. Joseph Monroe, totalmente l'opposto di Cecilia, estroverso, sfacciato, Lui un ragazzo inusuale che lotta con i fantasmi del suo passat...