Eravamo appena arrivati e in piazza non c'era nessuno, essendo molto presto, tranne qualche ragazzina che era venuta prima per assicurarsi il posto migliore.
"Devo ammettere che Somma, dopo tutto, mi è mancata" ammetto, parlando con Sara.
I fotografi iniziano a scattare miglioni di foto e, ovviamente, non potevano mancare i giornalisti con le loro milioni di domande.
Delle guardie del corpo ci portano in un piccolo locale vicino alla piazza, in cui passeremo il tempo prima che gli Urban si esibiscano.
Chissà guando arriverà Gennaro. Dio, non so come comportarmi. Perché deve essere così tutto complicato...
"Prima che Gennaro arrivi, credo che debba dirti una cosa abbastanza importante" mi risveglia Alex, con tono serio, dai miei pensieri.
Non faccio in tempo a rispondergli che una voce, fin troppo conosciuto, ci saluta.
Mi giro con un sorriso che svanisce appena vedo la figura accanto a lui, mano nella mano.
Lei sorrideva, lui un po' meno quando ha visto la mia piccola reazione.
Già, si era fatto una nuova vita. Non esistevo più per lui.
Un coltello nello stomaco.
"Ehi, Aria" mi sussura Sara, tirandomi una piccola gomitata sul fianco.
"Eh, scusate" rispondo, imbarazzta.
"Piacere, Melania" ripete, probabilmente, prendendomi la mano e stringendomela.
"Aria" cerco di fare il sorriso meno finto possibile, fallendo.
"Oh, sei l'ex di Gennaro. Mi ha parlato un po' di te e di tua figlia" continua.
Genn parla di me?
"Io sono la sua ragazza, da quanto avrai capito hahaha"
A me non fa ridere. Neanche un po'.
"Anche se fra un paio di mesi ci sposeremo" conclude.
Un'altra coltellata. Mi sento male. Eppure tutto questo mi sembra così ridicolo che potrei scoppiare a ridere da un momento all'altro, ma non credo di riuscire a restare qui ancora per molto.
Genn e Melanialatroia si allontanano per andare a prendere da bere.
"C'è un taxi qui fuori che ti aspetta, prendi quello e vai a casa"
Sorrido e ringrazio Alex e Sara.
"Dite che Chloe ha un po' di influenza e ritorno a casa per vedere come sta e che mi dispiace dover andare via così. Ciao ciao" dico, lasciando un bacio sulla guancia di entrambi.
Esco velocemente avviandomi vero il luogo indicatomi da Alex.
"Aria, aspetta" quella sua voce. Mi prende per un braccio e mi fa girare verso di lui.
Il suo tocco mi fa ancora venire i brividi. Non pensavo che dopo tutto questo tempo, un suo gesto mi facesse venire i brividi. Ma non posso innamorarmi di lui, non può funzionare.
"Scusa, Gennaro, devo andare"
Sbuffa una risata "Gennaro. Vedo che hai smesso di chiamarmi Genn" sembrava triste, deluso. Eppure dovrei essere io quella delusa, per una cazzata sul modo in cui l'ho chiamato è deluso e allora cosa dovrei dire io?
"Scusa, devo andare" ripeto, per poi correre verso il taxi.
Entrata dentro e data la via di casa, butto all'indietro la testa, esausta.
"Brutta giornata?" mi domanda il tassista.
"Pessima, direi"
***
Genn:
Mi sei mancata.TAAN TAAN TAAAAN.
COSA GLI COSA NE PENSATE DI MELANIA
SCRIVETELO NEI COMMENTI
SE QUALCUNA DI VOI VUOLE, MI SCRIVA IN DIRECT CHE PARLIAMO UN PO'
-Ire💙

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»pink« [U.S.]
FanfictionSEQUEL DI »black« [U.S.] Dopo due anni, in cui Genn e Aria non si incontrano, parlano o scrivono, cosa può essere cambiato? Perché questo drastico allontanamento? Scopritelo leggendo la storia, vi aspetto.