v e n t ' u n o

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Davanti alla porta di casa trovo Gennaro. Sembrava non dormisse da giorni, dato che le sue occhiaie erano molto evidenti.

Tra le mani aveva un grande pelouche, precisamente un orso, e pacchetto di caramelle.

"Ciao" il primo a prendere parola è lui, mi rivolge un sorriso sincero che non vedevo da molto sul suo viso.

"Che ci fai qui?" rispondo. Ero abbastanza felice di vederlo.

"Passavo di qui" la scusa meno credibile di tutti i tempi "e volevo portare questi alla bimba" continua, muovendo gli oggetti che teneva tra le mani.

Mi sposto su un lato, permettendogli di entrare, per poi chiudere la porta.

"Chloe, vieni che c'è papà"

Al suono di quella parola, a Gennaro, gli si illuminarono gli occhi. Era felice e sorpreso.
Chloe gli corse in braccio, per poi prendere i regali che gli aveva portato.

"Ah... le caramelle le dai a me e, quando farai la brava, potrai mangiarle" dico alla bambina, prendendo il pacchetto di caramelle dalle sue mani.

"Vuoi fare la gogna e mangiartele?" domanda divertito Genn.

"Ovvio che no, stupido! Se mangia troppo zucchero diventa iperattiva" spiego al ragazzo davanti a me.

Per la prima volta, dopo due anni, riuscivo ad avere una bella conversazione con Gennaro. Sembrava che gli importasse davvero di tutto quello che lo circondava, che gli importasse di noi.

Aveva un sorriso davvero sincero, gli occhi gli si illuminavano e spesso portava lo sguardo sulle mie labbra, ma mai si è avvicinato per baciarle ed è stato carino.

Siamo rimasti a parlare per più di due ore e gli ho raccontato molte cose su Chloe e di come abbiamo vissuto senza una figura maschile in casa.

Mi chiese scusa più e più volte per non esserci stato, ma alla fine non era pronto. Non voleva essere un padre che si drogava o comunque faceva uso di sostanze stupefacienti e beveva, cosa che in realtà fa ancora adesso.
Ormai era tutto un vizio, lo faceva stare bene e io non potevo cambiarlo.

"Genn, io non voglio cambiarti. A me vai bene anche così, ma finchè ti piangi addosso e stai per sposarti, puoi benissimo capire che io non riesco ad accettarti, più che altro non riesco ad accettare la situazione. Questo non significa che tu non possa vedere Chloe, anzi puoi venire quando vuoi. Ti chiedo solo di darmi un po' di tempo per decidere alcune cose" gli spiego dolcemente.

"Ma certo, lo capisco. Per quanto riguarda il matrimonio non sono ancora sicuro, io e Alex stiamo sistemando alcune faccende e più avanti ti spiegheremo, non vogliamo darti false notizie..."
"Penso sia arrivato il momento che io me ne vada" continua poi.

Chiamo Chloe, la quale saluta Genn e poi torna a giocare con i pupazzi. Era così dolce.

"Ciao Genn, ci vediamo" dico sul ciglio della porta.

"Ciao Aria" continua lui sorridendo sinceramente.

Lo osservo mentre si allontana, si passa una mano tra i capelli e sembra sorridere ancora, nel mentre giocherella con i piedi calciando un sasso che ha trovato nel percorso.

Riesci a farmi sempre lo stesso effetto Gennaro...

OMMIODDIO DA QUANTO TEMPOO.
CHIEDO SCUSA MA LA SCUOLA È TROOOOPPO IMPEGNATIVA,
fatto sta, le vacanze estive si avvicinano e io riprenderò a scrivere.

Per il momento è tutto, bye🌌

»pink« [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora