d i e c i

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Aria:
La bambina vuole venire con me oggi, vuole vederti. Parliamo un altro giorno.

Genn:
Ehm, va bene. Oggi alle tre sono sotto casa tua♡.

Aria:
Sai dove mettertelo quel tuo cuoricino del cazzo. A dopo.

Dio quanto mi fa incazzare.

Parlo per un po' con Matteo, mentre Chloe si riposa. È così dolce.

Mia madre e Josh non sono a casa e, da quanto ho capito, staranno fuori tutto il pomeriggio quindi, quando Gennaro arriverà sotto casa, gli chiederò di restare a casa. Non ho molta voglia di uscire in questi giorni, lui e Melanialatroia me l'hanno fatta passare.

Melania è una bella ragazza, per carità, ma non è il tipo di ragazza che piace a Gennaro. È troppo perfetta e, anche se potrà essere dolce o tutto quello che volete, mi sembra una di quelle che se la tira fin troppo e poi è troppo ingenua!

Sono solo le due e mezza e Gennaro è già qui.

Fortunatamente ero già pronta, anche se non indossavo niente di che, e Chloe si era svegliata da qualche minuto.

Vado ad aprire alla porta con Chloe in braccio, che presa dalla felicità inizia a giocherellare con i miei capelli.

"Ciao" dico, forzando un sorriso.

"Ehi. Ciao piccola" si rivolge poi alla bambina che, però, vedendolo con una sigaretta tra le mani gli mette una manina sul petto.

"Qui è severamente vietato. Ti conviene buttarla, se vuoi entrare" spiego io.

È una delle tante cose che ho spiegato a Chloe, nessuno deve avvicinarsi a lei con una sigaretta, una canna o altro in mano.

Ha solo due anni e non voglio che ci siano pacchetti di sigarette in giro per casa.

Gennaro annuisce, buttando la sigaretta a terra per poi calpestarla. Chloe guarda ogni suo movimento e alla fine gli permette di entrare in casa, anche se ha gettato un oggetto a terra.

Io e Gennaro ci sediamo sul divano, mentre fissiamo la bambina giocare con le bambole.

"Vuoi qualcosa da bere?" gli chiedo.

Guardo ogni particolare del suo volto. Gli occhi sono leggermente ludidi mentre guarda Chloe, le labbra sempre carnose e ha un lieve sorriso, i capelli leggermente sistemati, meno disordinati rispetto a due anni fa. Le mani tengono il viso e i gomiti solo appoggiati alle gambe. Era vestito completamente di nero, questo non cambierà mai.

Mi risveglio dal mio stato di trance, quando sento Gennaro scuotermi leggermente.

"Scusa" dico, imbarazzata.

"Tranquilla, anche io mi sono fermato a fissare ogni particolare di te l'altra sera" sorrideva, dio il suo sorriso quanto mi era mancato.

ECCOMI SONO VIVA E QUESTO CAPITOLO È UNO SCHIFO, APPARTE DA QUANDO LO DESCRIVO FINO ALLA FINE HAHA.

Allora ho deciso di scrivere un'altra storia e sarà basata su un viaggio di dieci ragazzi (come vi avevo detto) e quando deciderò di pubblicarla ve lo dirò.

Come state?

Avete già avuto o avete qualche verifica/interrogazione?

Io lunedì ho interrogazione di italiano, mercoledì verifica storia + continuo interrogazioni italiano e venerdì latino e poi molto (troppo) altrooo.

Voglio tornare in vacanzaa

Piaciuto il capitolo?

Commentate e votate.

-Ire💙

»pink« [U.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora