5. A lonely week

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-Why do you have to go and make thinks so complicated?

I see the way you're acting like somebody else gets me frustrated

Life's like this, you

and you fall,

and you crawl,

and you break,

and you take what you get

and you turn it into

honesty, you promised me

I'm never gonna find you fake it.-

Nella testa di Wendy la confusione regnava sovrana. Le immagini del corpo del ragazzo di nome Ian si sovrapponevano a quelle di un Peter sorridente e scherzoso, amplificando l'insistente sensazione che la opprimeva da quando era tornata dentro la tenda per potersi riposare e riflettere su ciò che era successo in quei due giorni.

Era stata rapita e portata sull'Isola Che Non C'è, si appuntò mentalmente cercando di fare mente locale, portata via dalla sua famiglia senza una valida ragione. No, si corresse subito, una ragione c'era, probabilmente. Prima di quella sera aveva sempre desiderato scappare, di non fare più la parte del burattino, e in qualche modo Pan era riuscito a capirlo. Il come, però, non riusciva a spiegarselo. Era disorientata dai repentini sbalzi di umore del ragazzo, attratta da quella parte di lui che sembrava lo stesso delle sue storie e terrorizzata dal mostro dagli occhi rossi che le si era scagliato contro la sera prima. Ma sapeva che ciò che era successo non era intenzionale, aveva visto lo sguardo perso che aveva seguito l'accesso d'ira ed era sicura che avrebbe potuto controllarsi, dopo quell'episodio.

Eppure aveva tenuto in ogni caso una certa freddezza nei suoi confronti, non lo avrebbe mai perdonato per aver ucciso quel ragazzo, colpevole o innocente che fosse. Avrebbe potuto dimenticare il modo in cui l'aveva trascinata fino a li, se fosse stato necessario, dimenticare come era stata trattata, ma non avrebbe potuto fare lo stesso con l'esecuzione di Ian. Perchè questo era stata, una vera e propria esecuzione.

Era seduta sul suo letto, quando un vociare sommesso attirò la sua attenzione. Scostò la tenda e mise fuori la testa, venendo quasi travolta da uno dei bimbi sperduti che correva all'impazzata. Non era l'unico bambino, notò Wendy, a correre su e giù per l'accampamento con fare agitato: c'era chi preparava archi e frecce, chi affilava lame, chi metteva provviste dentro delle sacche. Ma non fu solo quella l'unica cosa strana. Il cielo era coperto da nuvole nere, rischiarate da fulmini azzurri e viola, e il vento cominciava a soffiare molto forte.
Fece per uscire dalla tenda, ma Felix le si mise davanti comparendo dal nulla.

-Dove credi di andare?-

-Cosa sta succedendo?- domandò come se lui non avesse parlato.

-Niente che ti interessi.- rispose gelido spingendola dentro la tenda.

-Qui niente è di mio interesse, a quanto ho visto.-

-Ci sei arrivata, finalmente.- disse distrattamente guardando fuori dalla tenda.

Wendy inspirò pesantemente e raddrizzò la schiena. Era stufa di essere trattata come uno straccio, di non essere informata mai su niente. Il pensiero che Peter potesse essersi cacciato nei guai la investì con una violenza che non credeva di poter sopportare. Perché aveva paura per lui? Perché era preoccupata?

-Dove state andando?- domandò, invece, avvicinandosi al ragazzo per cercare di scorgere un qualsiasi indizio dall'esterno, invano.

-Dove loro stanno andando, vorrai dire.- la corresse seccato guardandola negli occhi -Io resterò qui a farti da baby-sitter. Spero tu sia contenta che Pan mi neghi di andare in perlustrazione con gli altri solo per controllare che tu non scappi.-

The Heart Of The Darkness ~  Peter Pan FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora