2. The music of dreams

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-Shine razor eyes before the walls come down

Wilder than lions, louder than sound

The birds and the bees are getting older now

There's a cold breeze blowing over my soul-

La luce che passava attraverso le spesse foglie degli alberi era fioca e disegnava sul terreno umido chiazze bianche dai contorni poco nitidi. Tutto intorno a lei era di diverse tonalità di verde cupo, le chiome degli alberi, le liane che pendevano dai rami più alti, il muschio sulle cortecce, gli occhi maligni e divertiti di Peter Pan. Se ne stava appoggiato ad un grosso tronco, le braccia incrociate sul petto e un ghigno malizioso dipinto sul volto mentre scrutava la ragazza dalla testa ai piedi come solo un mercante avrebbe potuto fare con la merce appena comprata.

-Devi perdonare la mia ombra- esordì Peter staccandosi dal suo appoggio e accucciandosi davanti a Wendy -Non è molto delicata.-

Lei trattenne il respiro. Le si era avvicinato talmente velocemente che se avesse sbattuto le ciglia avrebbe potuto credere che lui fosse stato sempre lì. Tentò di arretrare di poco, ma Peter occupò immediatamente lo spazio creatosi tra i due.

-Perché sono qui?- balbettò guardando ovunque tranne che lui.

Pan le afferrò il viso tra le mani con un gesto brusco in modo che lo guardasse -Mi sembrava di avertelo detto, Darling.-

Wendy spalancò gli occhi -Non... non capisco...-

-Io credo di sì- sussurrò senza cancellare quel ghigno malizioso e derisorio.

-Non può essere... era solamente un...-

-Sogno?- finì lui la frase allargando il suo sorriso -Se era solo quello che dici che fosse, come ti spieghi... questo?- continuò allargando le braccia per indicare tutto l'ambiente circostante, per poi appoggiarle alle ginocchia -Eppure eccoti qui... nell'Isola Che Non C'è. Io dico che non era solamente un sogno, Wendy Darling.-

Il ragazzo si alzò in piedi senza staccarle gli occhi di dosso. Wendy sentiva i suoi occhi inumidirsi, ma non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vederla piangere. Non poteva essere lo stesso Peter Pan delle sue storie... il ragazzo che ammirava era permaloso, sfacciato, certo, ma era anche gentile e altruista, forte e coraggioso. Possibile che tutto ciò in cui aveva pienamente creduto fino a quel momento fosse così sbagliato?

-Alzati. Dobbiamo andare.- le ordinò perentorio.

-Io non vado da nessuna parte.- gli rispose tentando di non mostrare la paura che invadeva il suo corpo.

-Andiamo, Wendy. Vorresti veramente metterti contro di noi?- continuò facendo un ampio gesto con le braccia che ricordò a Wendy il modo dei senatori romani di intrattenere il loro pubblico. Come ombre del sottobosco, una ventina di altri ragazzini la circondarono, guardandola con sorrisi maliziosi o sguardi impassibili.

-Sta a te decidere. Puoi seguirci di tua spontanea volontà e non ti verrà toccato neanche un capello, ma, se opponi resistenza, ti porteremo con noi con la forza.- disse Pan tranquillamente, come se stesse discutendo con una tazza di thè davanti a lui. Wendy si guardò attorno per qualche secondo, poi si alzò goffamente; il polso destro le faceva molto male e riusciva a vedere la chiazza viola che glielo circondava. Peter sorrideva soddisfatto, il senso di vittoria e superiorità dipinta sul volto. Era lì da molto, molto poco, ma lei aveva già iniziato ad odiare quel ghigno più di qualsiasi altra cosa e avrebbe fatto di tutto per far scomparire quel sorriso beffardo dalla sua faccia.
-Io non vado da nessuna parte. Non con voi.- ribadì Wendy, sottolineando l'ultima frase come fosse il peggiore degli insulti.
Il sorriso di Peter vacillò, ma non scomparve completamente.

The Heart Of The Darkness ~  Peter Pan FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora