-Quiet it's swallows us
What's waiting around the corner
Senses we cannot trust
Hunted by unseen horror
Shadows they can't even reach us now
There's no spark of light that can lead us now.-
Il dolore era sempre stato fuori dalla sua portata, lui, troppo potente per farsi ferire gravemente, per niente propenso a lasciarsi coinvolgere da sentimenti che avrebbero potuto ferirlo per provarlo veramente sulla propria pelle. Era semplicemente qualcosa di cui lui non aveva mai tenuto conto realmente. Ogni qualvolta veniva ferito era sufficiente incanalare la propria magia sul punto leso e la ferita spariva più velocemente di un battito di ciglia.
Al contrario, conosceva perfettamente il dolore altrui, quello che lui stesso adorava provocare. Sadico, avrebbero detto molti. Una minima parte di sé stesso aveva sempre saputo che era sbagliato, si era sempre reso conto del dolore che infliggeva senza pensarci due volte, ma quella parte, quella minuscola parte razionale e lucida di se stesso, era paragonabile ad una punta di spillo a confronto con la sua anima contaminata ed intossicata fino alla radice dalla magia oscura che aveva dentro di sé. Aveva sempre dato per scontato che lui non avrebbe mai conosciuto il vero dolore.
Subito dopo aveva incontrato Wendy Darling. Aveva odiato con tutto il suo nero cuore la notte in cui l'aveva incontrata. L'aveva odiata perché aveva cambiato tutto. L'aveva odiata perché non poteva fare a meno di trovare ingiusto il privilegio che avevano i suoi fratelli, perché si era scoperto geloso. L'aveva odiata perché, in seguito, aveva capito che quello non era odio.
Ma lo aveva compreso troppo tardi. Aveva sperato che quella cosa molto simile alla felicità avesse potuto durare di più, durare per sempre. E proprio questo era stato il motivo che aveva fatto accadere tutto , il fatto che che gliela portassero via: la sua nuova -o rinata- visione del mondo da bambino. Wendy era sua, era parte di sé, non potevano portargliela via.
Ma avevano pensato anche a quello.
Il mare bagnava placido le rive di sabbia fine, il cielo era limpido, senza nuvole, e i gabbiani volavano sopra la superficie dell'acqua cercando del cibo. Le fronde degli alberi si muovevano al ritmo della brezza marina, mentre lui osservava con aria assente tutto ciò che gli accadeva intorno.
Era stato sopraffatto dai suoi poteri e il suo volere era stato segregato in una remota parte del suo cervello, mentre il suo corpo aveva risposto a comandi non propri.
Ricordava perfettamente come aveva sollevato il suo corpo da terra, ricordava la sua pelle fredda, ricordava il poco sforzo che aveva impiegato per levarsi in volo e ricordava come, internamente, stesse gridando al suo corpo di smetterla. Aveva continuato a gridare tutto il tempo senza a riuscire a cambiare niente. Aveva gridato quando aveva intravisto il Big Ben, aveva urlato quando si erano avvicinati alla casa di Wendy ed aveva pregato quando il suo corpo venne posato sul suo letto.
Quella sensazione terribile, angosciante e fastidiosa che aveva provato nel non poter girarsi verso di lei, nel non poter vedere il suo viso almeno per un'ultima volta, per assicurarsi che stesse ancora respirando. Quella sensazione, simile ad una scia di nodi lungo la sua trachea che gli aveva bloccato il respiro, la voce e le lacrime. Quella sensazione di impotenza, di non poter fare niente se non rintanarsi nell'angolo della sua mente in cui era stato relegato e fissare davanti a sé con gli occhi spalancati. Quello... quello era dolore.
Peter si sedette sulla sabbia a gambe incrociate, sotto l'ombra di un albero. Come poteva essere tutto così sereno? Come poteva essere così tranquillo? Sembrava quasi che non fosse successo niente, che lei non avesse mai messo piede sull'isola, che nessuno stesse soffrendo.
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The Heart Of The Darkness ~ Peter Pan FF
FanfictionAmore e odio sono due sentimenti devastanti, di uguale intensità e potenza, capaci di corrompere una persona indifferentemente dalle intenzioni buone o brutte. Sentimenti di una tale portata che molto spesso uno sfocia nei confini dell'altro, distru...