10. Jumping In the hole Of Nothing

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-I need to kill you

That's the only way to get you out my head

I need to kill you

To silence all the sweet things you said.-


Wendy correva nel bosco, il viso graffiato dai rami degli alberi e i piedi feriti dalle radici che emergevano dal terreno. Non sapeva dove stava andando, seguiva solamente il suono del pianto di Jamie, che sembrava propagarsi in tutta la foresta. Peter era poco più avanti di lei, a mezzo metro d'altezza dal suolo che guardava attorno a sé per localizzare il bambino. Ma di lui non c'era traccia. Sembrava quasi scomparso nel nulla.

Ma questo non era possibile, vero?

-Non può essere volato via.- disse Pan dando voce ai suoi pensieri -Deve essere per forza qui, da qualche parte.-

-Sei l'unico capace di volare, sull'isola?- chiese Wendy spostando una grossa e larga foglia di felce.

-Nonostante sia per metà fata non ha questa capacità, se è dove vuoi arrivare.- rispose atterrando accanto a lei.

-Una fata? - ripeté sorpresa -Una... fata vera?-

Peter fece una strana smorfia -Perché? Esistono fate finte?-

-Io non vivo qui, a differenza tua. Non posso sapere quali creature abitano l'isola.- borbottò vagamente scocciata - Nel mio mondo tutto ciò non esiste, non ci sono pirati che volano con i loro velieri, le fate esistono solo nelle favole e le persone usano le carrozze per spostarsi.-

-Il tuo è un mondo noioso.- sbuffò gettando un poco la testa all'indietro - E scommetto che vi mandano in quei posti dove vi obbligano a stare seduti tutto il giorno senza fare niente.-

-La scuola è un privilegio. Lì ci insegnano tutto, dalla storia all'arte, dal ricamo al galateo, che ci servirà quando...-

-Credo tu non abbia mai parlato così tanto in mia presenza.- le fece notare Peter con un ghigno -Devo sperare in una qualche sorta di...-

-Perdono? Mai.- concluse al posto suo Wendy con la voce intrisa di risentimento.

-Stavo per dire comprensione, ma... -

Uno scricchiolio alle loro spalle lo interruppe, mettendolo in allerta. L'espressione pacata di pochi secondi prima aveva lasciato spazio alla concentrazione del cacciatore in attesa della preda, un'espressione che Wendy rimase a fissare con gli occhi aperti. Le sembrava di non averlo mai guardato veramente. La pelle del suo viso era pallida e liscia e le ciglia proiettavano dolci e lunghe ombre sugli zigomi a causa della poca luce sopra di loro. Gli occhi dalle quali ciglia erano incorniciati rilucevano nella penombra della foresta, in un modo che le parve talmente ipnotico che riuscì a fatica a staccarne lo sguardo, lasciandolo liberamente posarsi sulle sue labbra tese per il sentore di pericolo. Ricordava il loro peso sulle sue, ricordava la loro innaturale freddezza e ricordava come le era vergognosamente piaciuto. Era vero, il suo cuore strappato era stato un colpo molto, molto basso, ma Pan non faceva mai niente senza un vero motivo e fu proprio su questo a cui Wendy si aggrappò in quel momento: sul fatto che, magari, lui lo aveva fatto, in un certo senso, per una valida ragione che non riusciva a spiegarsi e che forse era tutt'altro che negativa. Ma finché lui non proferiva parola sull'argomento preferiva tacere e limitarsi a fissare quel ragazzo che, all'inizio, aveva scambiato per un angelo dei più bei dipinti dei grandi maestri.

Come poteva un ragazzo così bello essere perfido? Più lo guardava e più non riusciva a collegarlo a colui che aveva ucciso un ragazzo, a colui che le aveva mentito, che le aveva strappato il cuore. Come poteva sentire quelle emozioni alla sola sua vista? Fino a quel momento le sue sensazioni erano state confuse, sfocate e impallidivano al solo confronto di quelle che avevano preso controllo di lei in quell'esatto istante. Perché ora? Perché lui? Cosa aveva fatto per far nascere tutto ciò? Lui riusciva a sentire tutto quello? Perché era esploso tutto quanto nel momento che meno si aspettava?

The Heart Of The Darkness ~  Peter Pan FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora