in the end.

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cari amici di internet,
non ho avuto la possibilità di postare niente qui per un po'. ho la tendenza di iniziare le cose con un carico di eccitazione per poi abbandonarle velocemente, irriducibili, come la vendetta.
in questo caso, però, non era il caso...(ma si noti, vorrei riservare il diritto di cadere in miei stessi vecchi errori ogni volta che ne sento il bisogno.)
recentemente io e mia moglie abbiamo subito una perdita nella nostra famiglia. è una cosa terribile, e ci manca ardentemente la nostra persona amata, ma non siamo imbecilli. queste cose succedono. tutto il tempo. a persone di tutto il mondo. più spesso (succede) ai malati e ai vecchi, intendiamoci...ma come dicono loro, la morte è una grande equilibratrice, e alla fine ci prenderà tutti (il meglio e il peggio di noi). ma certamente sapere questo fatto, e pur essendo preparati, non lo rende meno schifoso o toglie il prurito, per così dire. (il prurito, ovviamente, è lo stomaco che si contorce per il dolore della perdita, essere alle prese con un futuro senza quella persona, il rimorso di non avere apprezzato ogni singolo secondo che hai avuto con essa mentre era ancora qui, e non dimentichiamoci della paura del tuo stesso eventuale decesso.)
ho scoperto di avere dei problemi nel confortare le persone, quando la morte sceglie di visitare qualcuno di vicino a loro. credo che sia a causa della mia totale e assoluta incredulità in tutto ciò che viene dopo questa vita...perlomeno qualunque cosa che sia spirituale (come ho detto non sono un imbecille, credo alla decomposizione). mi riferisco a quella merda con fronzoli...sapete, gallerie illuminate brillantemente, cancelli color bianco perlaceo, la mano destra del Signore, ritornare (in vita) come una bellissima farfalla con un harem di 1000 vergini tettone, queste cose. non fraintendetemi, ci ho provato. volevo credere. venivo mandato alle scuole parrocchiali, mi iscrivevo a qualunque gruppo di preghiera facesse uscire fuori dalla maggior quantità di classi...e a causa delle mie "parolacce", sono stato nominato per scrivere ogni elogio che non avrei mai voluto scrivere. ma cosa dici a qualcuno quando sei faccia a faccia col lutto e nel profondo nel tuo cuore sai che non c'è nulla al di là di questa bella farsa.
non sono una persona terribile.
vorrei alleviare il loro dolore con il sempre popolare "è in un posto migliore, adesso." o l'eloquente "era così adorabile, che Dio non vedeva l'ora di averla tutta per se."...ma davvero, amico? fanculo. e fanculo Dio, per questo.
siamo riuniti qui oggi, fottutamente tristi, per dire addio, per sempre...e poi mangeremo una torta e berremo il caffè a casa di qualcuno. proseguiremo per giorni, o settimane, o mesi di lutto, mentre rovisteremo in mezzo alle cose che appartenevano a loro.
inevitabilmente, qualcuno che presumibilmente amava il deceduto andrà contro ogni desiderio di morte che abbia mai avuto (il deceduto), in qualche modo si giustificherà mentre allo stesso tempo porterà una spaccatura tra i membri sopravvissuti della famiglia. e in conclusione, il governo tasserà tutti quelli che sono coinvolti.
le persone nascono e col tempo moriamo, alcuni ovviamente prima o poi.
Fa fottutamente schifo, ma è la vita. quindi suppongo in termini abbreviati: la vita è una fottuta merda...e sapete cosa? forse questa è proprio la cosa che le persone hanno più bisogno di sentirsi dire durante questi momenti difficili..."ci sono passato anche io. fa fottutamente schifo. e non smetterà di fare schifo finché alla fine non farà più così tanto schifo."
questa è la vita. non c'è un manuale. nessun biglietto d'auguri che farà un po' di differenza quando il gioco diventa uno schifo. ma per mia esperienza, i momenti duri hanno la tendenza di risolversi, o almeno finiscono e basta...alla fine.
per lo meno abbiamo avuto i momenti che abbiamo avuto. e nessuno, nemmeno Dio può toglierceli...ma d'altra parte, c'è sempre l'alzhaimer.











hey there.

sono sparita per un po', lo so. e sono tornata con questa riflessione di Frank decisamente lunga. ma quando l'ho trovata mi sono detta che valeva davvero la pena di leggerla.
perchè boh, fa davvero capire ciò che Frank pensa riguardo la morte, e non so voi, ma io sono sempre interessata a capire il modo di Frank di vedere le cose, rispetto qualunque argomento.
ora, non so di chi è la morte di cui parla all'inizio, ma sicuramente non si tratta di suo nonno, in quanto questa cosa, nel suo sito, è stata postata il 7 febbraio 2013.

non metto la foto della cosa scritta originariamente in inglese perchè è troppo lunga per entrare in uno screenshot ugh.

CHE BELLO NON HO ASTERISCHI DA SPIEGARE YEYE.

comunque, avevo pensato di tradurre anche Oceans, la nuova canzone di Frank che ha rilasciato ieri.
non so, a voi interesserebbe la traduzione?
ditemi voi.
ho anche trovato un messaggio, sempre sul suo sito, che ha postato ieri, che parla anche un po' dell'incidente di qualche giorno fa.
se volete traduco anche quello, tanto non ho niente da fare lol.
ditemi voi
pt.2

xoxohiz.

Frank's Poems.✰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora