Appena arrivate noto subito la gigantesca villa bianca con un grande giardino con in mezzo una bellissima piscina.
Quando Tara aveva detto festona, intendeva sul serio. C'è pieno di gente che balla, chiacchiera e fa il bagno. Sembra proprio una festa da film americano per ragazze. Mancano solo i bicchieri di cartone rosso... ah no, gli ho appena visti.
Entriamo nella villa piena di luci colorate da discoteca dove in un angolo c'è un grande tavolo pieno di stuzzichini e bevande alcoliche di cui non so neanche il nome.
Vediamo Samantha e la ringraziamo per averci invitato. Sinceramente non so neanche perché l'abbia fatto. A scuola non ci vediamo molto spesso essendo in classi diverse e poi quando mi saluta mi fa sempre un sorriso strano, quasi cattivo.Subito la musica si fa più forte, tanto da non capire quello che mi sta dicendo la mia amica, quando vedo che mi fa un cenno verso sinistra. Mi giro e mi viene da sorridere. C'è Anna con Alex che stanno ballando molto vicini e in modo sensuale. Tutti e due sembrano molto felici e spensierati. Beati loro che hanno una vita sentimentale.
Mentre li sto fissando con sguardo sognante, Tara mi riporta al mondo reale. Andiamo a ballare. Cerco di seguire i passi degli altri, giusto da non muovere solamente i piedi a destra e a sinistra ma la cosa non mi riesce molto facile dato che mi sento molto in imbarazzo. Certe volte mi chiedo come ci si sente a non pensare a niente, a fare le cose che ti passano per la testa in quel preciso istante. A rilassarmi. C'è troppa gente. Non mi sento a mio agio a stare in mezzo a tutte queste persone che sanno di alcool. Sento che mi manca l'aria, siamo troppo vicini anche se, mi piace molto che i ragazzi mi ballino vicino, ma questa non sono io.
Per quanto io provo ad essere come le mie amiche e tutte le altre ragazze, non ci riesco.Ecco anche adesso sto pensando troppo.
Forse non è stata una bella idea venire qui. Ad una festa preferisco una passeggiata, leggere un libro o andare in motorino sotto il sole sentendo l'aria fredda che mi arriva in faccia facendo sventolare tutti i capelli ed aprendo le braccia come se potessi volare, finalmente sentendomi libera.
Decido di uscire per starmene un po' da sola, però, qui fuori la situazione non è migliore così mi allontano e vedo una piccola casetta di legno.
È molto carina. All'interno c'è solo un letto con molti cuscini ed un tappeto rosso. Appena mi avvicino vedo che c'è anche un quadro con una foto di Samantha e la sua famiglia. Con loro c'è un ragazzo, sembra più grande di me. Osservando la foto noto una scritta che dice: Grazie alla mia splendida famiglia e soprattutto a mia sorella.
Ah, quindi Samantha ha un fratello. Pensavo fosse figlia unica.All'improvviso il silenzio viene interrotto da una porta che si chiude. Mi giro e ci sono dei ragazzi che mi stanno fissando come si guarda la pizza quando si ha tanta fame; il problema è che non li conosco nemmeno. Si vede che sono più grandi di me.
Hanno la barbetta e gli occhi sono iniettati di sangue. Sono ubriachi marci. Cerco di stargli più lontano possibile ma questa casetta è troppo piccola e loro si avvicinano sempre di più a me. Io non riesco a dire niente. Se provassi a parlare si capirebbe che ho molta paura perché mi tremerebbe la voce e scoppierei a piangere.
Ad un certo punto si fermano e si siedono sul letto.
"Ciao" dicono in coro.
"Ciao" rispondo cercando di far vedere che sono molto tranquilla.
Ma loro si mettono a ridere. Ok, non sono una brava attrice.
"Non devi aver paura. Volgiamo solo parlare con te; sai, ci sentiamo molto soli" dice uno dei due ragazzi con voce triste, ma si capisce che sta fingendo dal suo sorrisetto.Non so cosa fare perché si alza e mi viene molto vicino, tanto da sentire il suo alito che sa di vodka. Se aspetto un altro po', sarà troppo tardi; così decido di parlare.
"Scusa ora devo andare. Fuori c'è mio papà che mi sta aspettando"
Lo so che sembra da bambini questa tattica ma non so proprio cosa fare. Queste cose le ho viste solo nei film.Spero che le mie amiche se ne accorgano che manco da un po' , ma, forse sono solo passati cinque minuti che a me sembrano un'eternità.
Uno dei due ragazzi, per mia fortuna, sta tutto il tempo fermo sul letto con lo sguardo perso nel nulla mentre l'altro comincia a sussurrarmi cose che farebbero svenire una suora ed io prego che questo incubo finisca il più presto possibile.
Inizia a baciarmi su tutto il collo. Non riesco più a trattenere le lacrime. Non manca poco prima che passi a qualcos'altro. Intanto il ragazzo pensieroso si alza dal letto e dice al suo amico di risolvere una questione importante e se ne va. Quasi quasi preferivo che restasse lui, poi aggiunge:" Tu fai tutto quello che vuoi fargli e dopo raccontami"
Ok , ora è meglio che tu e il tuo linguaggio ve ne andiate a quel paese.
Intanto il suo amico non si ferma.Finalmente sento la porta che si apre. Non vedo chi è perché ho gli occhi chiusi per non vedere quel tizio.
Grazie al cielo, dalla voce riconosco che sono Alex, Anna e Tara.
Alex grida qualcosa che non capisco ed il ragazzo se ne va, con il faccia il sorrisetto compiaciuto.Io gli abbraccio forte continuando a ringraziarli per avermi salvata da quel essere. Se non fossero arrivati, adesso chissà se... non voglio neanche pensarci.
Voglio solo andare a casa a mangiare un vasetto di Nutella e una vaschetta di gelato alla nocciola con Tara.
Quando stiamo per arrivare alla macchina, Tara si ricorda di aver dimenticato la sua borsetta dentro la villa così ritorniamo a prenderla e di nuovo si sente la musica a tutto volume e le persone che ballano anche peggio di prima. Mentre lei cerca di trovare la borsa, vado a prendermi un bicchiere d'acqua sperando che ci sia. In questo mega tavolo ci sono tantissime bevande ma l'acqua non c'è. Non voglio bere alcool. Ho già mal di testa. Tara mi raggiunge dopo aver trovato quello che stava cercando e quando penso che le cose brutte di sta sera siano finite, mi sbaglio.
Vedo una scena che mai nessuna ragazza in questo mondo vorrebbe vedere: il ragazzo che ti piace che bacia un'altra. Ed è esattamente quello che stanno facendo Lorenzo e Samantha.
L'unica cosa che faccio è restare ferma a guardare. Cerco di trattenere per la seconda volta di questa sera le lacrime. Sento il cuore che si spezza in mille parti. Le gambe cominciano a cedere, mi sento pesante, faccio fatica a respirare. Tutto quello per cui sorridevo veramente, si sta rompendo. Lorenzo mi rendeva felice in un modo che nessuno faceva.
Mi faceva sentire speciale mentre adesso sono solo... io.
Un piccolo,insignificante e inutile essere umano in mezzo a persone che non gliene frega niente di me.L'unica persona capace di far diventare le giornate belle, non c'è più. È solo un ricordo in mezzo ad altri mille pensieri nella mia testa piena di casini.
Più ci penso e più sento che è stato un grossissimo errore venire qui.
E adesso cosa succederà?
Chi incontrerà?Nei prossimi giorni non potrò pubblicare perché sono molto impegnata con lo studio.
Scusate
Sofi.
STAI LEGGENDO
Il mio migliore momento
RomanceGinevra è una ragazza come tante: timida,sensibile,sognatrice e amante della musica. Tutto sembra andare finalmente nel verso giusto fino a quando non incontra Matteo. Lui è il classico ragazzo menefreghista, non gli importa di niente e di nessuno...