Capitolo 2

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La prima ora, Hermione aveva pozioni con i Serpeverde e i Corvonero.

La campanella era appena suonata e stranamente Draco era puntuale. Poco dopo arriva il professor Piton.

"Buongiorno..." dice con il suo solito tono monotono.
"Oggi, vi insegnerò a fare l'amortentia! Qualcuno sa cos'è?"

Hermione alza la mano.

"Si, signorina Granger?"
"L'amortentia è un filtro d' amore potentissimo e sarebbe vietato usarlo agli studenti, profuma della persona amata e ci vogliono 2 mesi per prepararla"
"Ottimo signorina Granger, 10 punti a Grifondoro"

Hermione si sentiva ancora osservata ma senza girarsi capí che era Malfoy ad osservarla.

Dopo varie domande del professor Piton, tutti iniziano a fare la pozione.
"Per compito, avete da finire la pozione a coppie! Vorrei che però faceste delle coppie tra le case, non della stessa casata!"

Hermione esce dall'aula ma si accorge di essere seguita da Draco, appena arriva alla porta viene bloccata per una spalla.

"Oh, ciao Giasper"
"Ciao Hermione! Senti, ti andrebbe di fare la pozione con me?"
"Ehm... si, certo, volentieri"
"Ci possiamo vedere tra due  settimane in biblioteca"
"Va bene"
"Ci vediamo!"
"Ciaoo!"

Hermione diventò rossa in viso, era il ragazzo che le piaceva, biondo, muscoloso, alto, cercatore di Quidditch le chiedeva di fare una pozione con lei?

"Innamorata Granger?"
I suoi film mentali vengono interrotti da una voce.
"No, Malfoy e fatti gli affari tuoi"
"Da quando siamo così aggressivi Granger?
"Da quando non ti fai i cavoli tuoi!"

Si girò e senza degnarlo di uno sguardo se ne andò.
Aveva un ora buca e poi difesa contro le arti oscure.

Decise di andare da Harry e Ron.
"Hei Hermione!"
"Ciao!"
"Come va la giornata?"
"Alla grande!"
"Perché?"
"Se te lo dicessi, Harry, non ci crederesti mai!"
"Spara Hermione!" Ron era più eccitato di tutti.
"Giasper mi ha chiesto di fare una pozione con lui!" Hermione iniziò a fare i salti di gioia.
"Ah, wow... e allora?"
"Mi è sempre piaciuto e ora sto con lui!"
"A sentire quel nome già vomito.."
"Smettila Ron!"
"Se prova a toccarti è morto!"
"Ma smettila!"
"Stai comunque attenta..." disse Harry.

Dopo la lunga giornata e il pranzo, Hermione si dirige nella sua camera, dopo aver posato i libri di testo, decide di prenderne uno da leggere e rilassarsi nella torre di astronomia.

Mentre sale le scale sentì dei singhiozzi. Appena arrivata vede Malfoy.

"Perché piangi Malfoy?"
Lui si tira giù una manica e si asciuga le lacrime.
"Non sto piangendo!"
"E perché singhiozzavi?"
"Non sono affari tuoi!"

A Hermione vennero le lacrime agli occhi e ancora con il libro in mano scese di corsa le scale.

"Hermione aspetta!"

Lui inizió a seguirla per i corridoi e appena la raggiunse la bloccò con le spalle al muro in un corridoio deserto.

"Che vuoi!"
"Granger, scusami..."

Hermione non aveva mai notato i suoi occhi così azzurri, così profondi, che quasi ti perdevi a guardarli, la sua pelle candida, liscia... le sue labbra così invitanti...

Draco invece, non si era mai reso conto di quanto fosse diventata bella la Granger, con qui capelli, ricci dalle sfumature bionde, gli occhi marroni sembravano un pozzo su cui perdersi...

"Sono più di cinque anni ormai che mi insulti continuamente! Perché ora mi chiedi scusa?!"
"Stai arrossendo Granger..."
Disse lui con un ghigno sul volto.
Era vero, Hermione era diventata tutta rossa.

Lui gli asciugò una lacrima e se ne andò.

Hermione era paralizzata, perché gli faceva questo effetto? Perché arrossiva? Perché d' un tratto la trattava in questo modo? Lei si sentiva come attratta dalle sue labbra.

'Era amore?' pensò.
'No, non può essere, si erano sempre odiati, come faceva ora a nascere l' amore?'

Si incamminò verso la torre di astronomia, lui non c'era più, quindi si sedette sul davanzale di una delle "finestre" senza vetro e cominciò a leggere il suo libro:

'Romeo and Giuliet'

Dopo due ore di sana lettura, era arrivata a pagina 250.

'Oh, Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega il tuo nome..'

Mentre leggeva, qualcuno la chiamò.

"Mezzosangue?"
"Ancora qua Malfoy?"
"Preferisco stare solo... che leggi?"

Si avvicinò a lei e le prese il libro dalle mani.

"Romeo and Giuliet... è babbano giusto?"
"Si, me lo dai ora?"
"No" un ghigno spuntò sul suo volto.

Aprì la pagina in cui era arrivata Hermione e legge:

'Oh, Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega il tuo nome, così potremo sposarci, le nostre famiglie non sono mai andate d'accordo...'

Dentro la sua testa leggeva quelle parole che gli sembravano poesia.

"Malfoy! Svegliati!"
"Che vuoi Granger! Devo farmi un po' di cultura no?"
Iniziano a ridere.

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