Dramione//Ritrovarsi

Capitolo 11

Distesi Hermione su letto.
Mia madre si sedette accanto a lei e le mise una mano sul petto.
"È viva, è solo svenuta"
Faccio un respiro di sollievo.
"Ci tieni a lei, non è così?"
"Più di quanto si possa immaginare" le lacrime solcarono il mio viso e guardando Hermione mi accorsi che anche dal suo occhio scendeva una lacrima.
Le presi la mano e la strinsi tra le mie.
"Mi dispiace che ti stiamo causando questi problemi".
"Perché lei?"
"Perché è una mezzosangue"
"Come possiamo salvarla?"
"Non possiamo, il signore oscuro prova gusto a uccidere quelli come lei"
"Non permetterò che lei muoia"
"Assomigli a tuo padre quando eravamo giovani, odiava che io venissi picchiata da mio padre e un giorno lo pietrificò mentre mi alzava le mani e insieme scappammo, per questo non hai mai conosciuto i tuoi nonni"
Una lacrima solcò il suo volto.
"Ma ora, è lui che picchia me"
"Cosa fa lui?! Ti alza le mani?!"
"No, no.."
"Mamma! Dimmelo!"
Ero incavolato, come poteva mio padre alzarle le mani?
"Quando è arrabbiato... a volte si sfoga su di me.."
"Ora vado li e.."
Non ebbi il tempo di finire che sentì la mano di Hermione muoversi.
"Mamma, fai venire Potter e Weasley"
Neanche io credevo a quello che avevo detto.
"Si" si alzò e uscì dalla stanza.

"D-draco"
"H-ermione"
Mi avvicinai a lei.
"Ho paura"
"Non devi averne, perché con me, sei al sicuro, da adesso ci penserà il ciondolo a proteggerti"
"D-draco..."
"Si?"
Mi fece segno di avvicinarmi.
Allungai il collo verso di lei.
"Ho bisogno... di un tuo bacio"
Sorrisi debolmente e le lasciai un bacio sulle labbra.
Erano calde e screpolate.
"Ti va bene così?"
"Veramente, lo volevo un po' più lungo..." sorrisi e avvicinandomi di più la feci mettere a sedere e ci baciammo dinuovo.
Mise le sue mani sulle mie guance e io sui suoi fianchi.
Il bacio diventò più movimentato. Le nostre lingue si cercavano, era da tanto che non provavano quel sapore.
Poco dopo si staccò.
"Ti è piaciuto ora?"
"Ora, posso morire tranquilla"
Si risdraió dinuovo tendomi la mano.
"Tu non morirai".

La porta si aprì ed entrarono Potter e Weasley.
"Hermione!"
Iniziarono a correre entrambi verso il letto e io mi alzai per far sedere loro.
"Hermione, come stai?"
"B-bene Harry, bene"

Hermione pov

Mi accarezzò la guancia e io misi la mano sulla sua.
"Non voglio vederti soffrire"
Disse Ron piangendo.
"Il peggio è passato" dissi io cercando di tranquillizzarli, anche se sapevo che per me, il peggio era solo iniziato.
Dopo un po'di tempo passato a chiacchierare Narcissa disse che era meglio portarli via, prima che qualcuno li avesse scoperti.
Dopo averli portati via rimasi sola con Draco che si sedette accanto a me.
"Hermione... nessuno lo sa"
"Cosa?"
Estrasse una bacchetta.
La mia bacchetta.
"Scappa"
La prendo in mano e mi sento più forte, capace di fare tutto.
"Perché?''
"Perché io ti amo e non voglio che ti succeda altro."
"Ma Harry e Ron?"
"Ho dato anche a loro la bacchetta, adesso sono ad Hogwarts, aspettano te"

Gli salto addosso baciandolo.
"Hei basta! Sennò mi riprendo la bacchetta!"
"Ok..." mi alzai dal letto.
"Non mi saluti?"
"Perché dovrei salutarti? Tanto ci vediamo ad Hogwarts!"
"Sai, dopo che Voldemort scoprirà che voi siete "scappati" ci farà un interrogatorio a testa per capire chi sia stato a liberarli.. non credo che potrò venire subito"
Si alza anche lui.
Ci baciamo.
"Ti amo Granger"
"Ti amo anche io, Malfoy"
Mi smaterializzo ad Hogwarts.
Sono nella mia stanza. Ci sono Harry, Ron e Ginny.
"Hermione!" Mi abbracciano forte.
"Herm, mi sei mancata!"
Mi abbraccia anche Ginny contenta.
"Dobbiamo andare da Silente, subito!"
"Harry, non possiamo! Metteremo in pericolo Draco!"
"È colpa sua se siamo arrivati a questo punto!"
"Ma è anche opera sua se siamo salvi!"
"Hermione, è il tuo peggior nemico!"
Mi guarda qualche secondo.
"No, non dirmi che... tu e lui?"
"Si Harry, io lo amo!"
Rimangono paralizzati.
"Cosa??"
"Harry... ci siamo sempre amati!"
"Hermione! È lui che ti ha fatta soffrire, è lui che ci ha ridotto così!"
"Basta Ron!"
"Non posso sopportarlo!"
"Ron, ti prego!"
Va verso la porta ed esce sbattendola.

Mi scendono delle lacrime e mi siedo sul letto con la testa fra le gambe.

"Vedrai che gli passerà" mi rassicurò Harry.