Capitolo 10

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"Allora Malfoy, cosa siamo?"
Si avvicina a me e mi mise una mano sulla guancia.
"Per te cosa siamo?"
"Non lo so... lo chiedo a te"
"Che giochi di parole Granger.."
"Malfoy, non cambiare discorso"
"Tu mi ami?"
"Ehm.. si, e tu?"
"Più dell'infinito"
Ci baciamo.
"Allora?"
"Vorresti essere la mia fidanzata?"
Arrossisco.
"Si, certo!"
Ci baciamo.
Poco dopo ci stacchiamo.
Mi tiene la mano e prima di entrare nella sala la lascia.
Ci dividiamo con un sorriso e io mi siedo.

"Hermione dove cavolo ti eri cacciata?"
"Ero con Malfoy"
"Lo vedo, siete entrati insieme"

Dopo colazione io e Ginny andiamo in camera e le racconto di quello che è successo con Malfoy.
"NO, ASPETTA...Tutto questo con chi?"
"Con Malfoy!"
"Ehm... sei sicura?"
"Certo! Siamo fidanzati!"
"Cosa cosa cosa? Tu e Malfoy?"
"Si... qualcosa non va?"
"Ti rendi conto? Suo padre ti ucciderà!"
"Ah... suo padre.."

Il mio volto si rabbuiò.

***
Passarono i giorni, era ormai Marzo e io e Draco ci siamo lasciati, perché mentre era ubriaco è andato a letto con Astoria.

Mi sono svegliata un po' scombussolata. Dopo essermi vestita vado a fare colazione.
Harry e Ron erano lì.
Malfoy anche, nel suo solito tavolo.

Appena seduta inizio a fare colazione.
"Buongiorno Hermione"
"Buongiorno Harry"

Dopo colazione vado a lezione di pozione. La seconda ora è vuota e vado in bagno per sciacquarmi un po' la faccia dal caldo.
Dopo essermi sciacquata vedo riflesso nello specchio un uomo incappucciato e vestito di nero.
Un Mangiamorte.
Inizio a urlare ma lui mi punta la bacchetta contro.
"Taci o ti uccido"
Il suo volto era coperto, non potevo vedere chi fosse.
"Stupeficium!"
Svenni.

***
Sono in una stanza. Ho mal di testa, una luce è puntata su di me. Sono in un pavimento.

"Ben svegliata" misi a fuoco la figura davanti a me. Bellatrix.
Intorno a lei c'erano Harry, Ron e, Draco.
Harry e Ron erano bloccati ai polsi da due Mangiamorte.
Perché io? Che dovevano farmi?

"Che vuoi Bellatrix?"
"Voglio farti soffrire, a ucciderti ci penserà il signore oscuro"
"Non puoi"
Pensai al ciondolo di Draco, mi avrebbe protetta.
"Se avevi questo, magari..." uscì dalla tasca il mio ciondolo, mi toccai il collo, in effetti non c'era.
"Hermione no!" Urlò Harry piangendo.

"Crucio!"
Una scarica di dolore attraversò il mio corpo e mi accasciai dal dolore. Iniziai ad urlare. Le mie braccia, le gambe e la faccia erano ricoperte di tagli.
Iniziai a piangere.
Bellatrix si avvicinò a me e mi alzò la manica della giacca.
"Che vuoi fare?"
"Lo vedrai"
Puntò la bacchetta nel mio braccio.
"Incidius"
Un' altra scarica di dolore percorse il corpo. Urlai più forte di prima. Il mio braccio aveva un incisione di sangue.

Una lacrima scese sul volto di Draco che subito la asciugò per paura di essere visto.
Ero lì, immobile, con le lacrime che scendevano sul mio volto, distesa sul pavimento con il braccio pieno di sangue.

"Draco, e questa sarebbe la tua ex fidanzata?" Disse iniziando a ridere Bellatrix.
Draco la guardò con occhi sgranati.
"Me lo ha detto tuo padre"
Dalla porta vidi entrare due figure, una bionda e l' altra dai capelli mezzi bianchi e mezzi neri.
I genitori di Draco.
La madre rimase paralizzata alla mia vista.
"Come hai potuto innamorarti di una lurida, sporca e stupida mezzosangue?" Disse il padre.
"Lucius, Smettila"
"Narcissa, non proverai pena per questa, sudicia mezzosangue vero?"
Narcissa abbassò la testa.
"No"
"Molto bene"
Si avvicinò a Bellatrix insieme alla moglie.
"Posso avere l'onore?" Chiese alla donna riccia.
"Ma certo, fai pure"
"Crucio!"
Mi contorsi dal dolore, urlando e piangendo.
Narcissa si portò le mani alla bocca.
"Hermione!" Urlavano Harry e Ron.
"Basta!" Disse Draco all' improvviso, il padre si fermò.
"Che c'è Draco? Vuoi farlo tu?"
"No, smettila, stai esagerando"
"Io esagero? È solo l'inizio della serie di torture a cui verrà sottoposta."
"Vai fuori"
"Come osi rivolgerti così a tuo padre!"
"Oso! Fuori!"
L'uomo lo guardò male e poi insieme alla moglie e a Bellatrix uscì.
Harry e Ron vennero portati dentro una cella e io ero paralizzata a terra.
"Hermione!" Gridava Harry piangendo.

Non appena se ne furono andati Draco si avvicinò a me.
"Hermione"
Mi alzò la schiena poggiandola sulla sua gamba.
"Perdonami, perdonami"
Iniziò a piangere tenendomi le mani.
Non ne volevo più sapere di lui.
"T-ti as-spetti c-che io t-ti
p-erdoni?"
Le lacrime solcarono nuovamente il mio viso e iniziai a singhiozzare.
"No, ti capisco, ti giuro, io non voglio che ti accada tutto questo"
"Ma n-neanche lo f-fermi"

Draco pov

"Amore, non posso"
"Non chiamarmi amore.." le lacrime continuavano a scendere e i singhiozzi si facevano sempre più forti. Anche io piansi. Odio quando le succedono queste cose davanti a me e io non posso fare nulla. Esco dalla mia tasca la collana e gliela metto al collo.
"G-grazie, anche s-se ormai n-non mi s-serve più"
"Perché?"
Chiuse gli occhi.
"Hermione! Hermione rispondi!"

La presi in braccio e uscì dalla stanza.
"Padre!"
Mio padre corse verso di me insieme a mia madre.
"Che le hai fatto!!??"
"Draco, non le ho fatto niente, quanto si vede che è debole.." inizia a ridere.
"Come puoi essere così insensibile!"
"Vieni con me"
Mi dice mia madre. La seguo e lei mi porta in una stanza da letto in cui appoggio delicatamente Hermione.

Dramione//RitrovarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora