CAPITOLO 2

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Pov's Allison
Alla fine ho deciso di andare via prima della conclusione dell'allenamento. Non mi andava di mangiare tutti insieme e di stare allo stesso tavolo del ragazzo che non ho mai sopportato. Così dopo aver fatto segno a mio padre, decido di andare in giro per Torino. A casa non mi va di tornare, anche perché da quando i miei si sono separati, preferisco stare fuori per pensare il meno possibile. Avendo le cuffie nelle orecchie e la testa altrove, vado letteralmente addosso a un signore che a sua volta per l'impatto fa cadere alcuni fogli.
Io:"Mi scusi, non l'avevo proprio vista."
Sono davvero imbarazzata, oggi è proprio una giornata no. Una giornata dove vado a sbattere contro tutti, almeno questa volta non si tratta di una persona che non sopporto. Mi riscuoto dai miei pensieri, e mi accovaccio per prendere i fogli caduti.
Io:"Ecco a lei! Mi scusi ancora."
Valerio:"Non preoccuparti, anche io ero poco attento. Comunque io sono Valerio Petruccelli."
Io:"Allison Buffon."
Gli porgo la mano e strigendola vedo che pensa a qualcosa
Valerio:"Hai detto che ti chiami Allison Buffon?"
Annuisco semplicemente, perché di solito quando fanno queste domande sono sempre tifosi o giornalisti. Lui deve aver capito cosa stavo pensando, tanto che sorridendo dice
Valerio:"Tranquilla! Non sono un giornalista."
Io:"Meno male. Ti sembrerà strano ma alcune volte non gli sopporto proprio."
Valerio:"Non è strano. Ti capisco, alcune volte, per non dire sempre, sono molto impertinenti."
Gli sorrido per dargli ragione ma ad un certo punto il mio cellulare squilla
Io:"Mamma."
Mamma:"Amore, volevo sapere se mi puoi raggiungere a casa."
Io:"Sì, arrivo subito."
Quando chiudo la chiamata noto lo sguardo un tantino perso di Valerio
Io:"Era mia madre. Devo raggiungerla a casa!"
Valerio:"Lo avevo immaginato. È stato un piacere conoscerti."
Io:"Anche per me! E scusa ancora per prima. "
Valerio:"Non preoccuparti. Ah, tieni."
Mi porge un volantino dove c'è l'immagine di un ragazzo che dovrà cantare in un locale di Torino.
Valerio:"Sono il suo discografico. Mi piacerebbe se venissi. Ovviamente puoi portare chi vuoi."
Io:"Mi piacerebbe. Cercherò di venire!Adesso è meglio se vado. Ciao."
Così dicendo mi allontano pensando che in fondo questa giornata non è andata poi così male.

Pov's Valerio
Sono tornato a Torino dopo circa 22anni. Adesso seguo un ragazzo e praticamente sono il suo discografico. Devo dire che le sue canzoni non sono niente male e che insieme faremo molta strada. Non sono tornato solo per la mia carriera ma anche per rivedere lei e per sapere finalmente la verità. Alzando lo sguardo la vedo, sono sicuro sia lei, ha lo stesso portamento, gli stessi capelli. Rimango a guardarla imbambolato finché non mi viene addosso facendo cadere tutti i fogli che avevo in mano. Quando mi chiede scusa, mi rendo conto che ha la sua stessa voce. Quella voce che mi ha colpito fin dall'inizio. Quando alza lo sguardo per restituirmi i fogli mi rendo conto che non è lei. Ma questa ragazza è praticamente la sua fotocopia, ha tutto di lei: sorriso, occhi, voce.
Io:"Non preoccuparti, anche io ero poco attento. Comunque io sono Valerio Petruccelli."
Lei mi sorride e stringendo la mia mano si presenta
Allison:"Allison Buffon."
Quel cognome... lo conosco ma non perché è il cognome di uno dei portieri più forti al mondo.. è il cognome del marito di Alena.
Io:"Hai detto che ti chiami Allison Buffon?"
Lei semplicemente annuisce e capisco dal suo sguardo che qualcosa la turba
Io:"Tranquilla! Non sono un giornalista."
Allison:"Meno male. Ti sembrerà strano ma alcune volte non gli sopporto proprio."
Io:"Non mi sembra stano. Alcune volte, per non dire sempre, sono molto impertinenti."
Mi sorride per darmi ragione ma ad un certo punto gli squilla il cellulare. Capisco subito di chi si tratta: Alena.
Allison:"Era mia madre. Devo raggiungerla a casa!"
Io:"Lo avevo immaginato. È stato un piacere conoscerti."
Allison:"Anche per me. È scusa per prima!"
Io:"Non preoccuparti. Ah, tieni."
Gli passo il valantino del cantate che seguo e che canterà in un locale di Torino
Io:"Sono il suo discografico. Mi piacerebbe se venissi. Ovviamente puoi portare chi vuoi."
Allison:"Mi piacerebbe. Cercherò di venire. Adesso è meglio se vado. Ciao."
Così dicendo ci spariamo e mentre la guardo allontanarsi mi rendo conto che le somiglia davvero tanto e che io devo sapere la verità. Devo saperla ad ogni costo, perché è giusto nei miei confronti e anche in quelli di tutte le persone che sono presenti in questa storia.

Cosa succederà adesso? Chi è questo Valerio? Perché conosce la madre di Allison? E di che verità sta parlando? Sicuramente lo scopriremo nei prossimi capitoli! Intanto vi sta piacendo la storia? Avete consigli? Un bacio♥

io + te = la soluzione//Gonzalo HiuguainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora