io + te = la soluzione//Gonzalo Hiuguain

Capitolo 4

Pov's Valerio
Praticamente è da ieri che ci penso. Troppi i pensieri che non sono riuscito neanche a dormire e oggi si vedono i risultati. Mentre Lorenzo prova i suoi pezzi io non lo ascolto minimamente
Lorenzo:"Valerio mi spieghi cos'hai?"
Io:"Nulla. Perché?"
Lorenzo:"Non mi stai ascoltando minimamente. Sei così distratto..."
Io:"Non è assolutamente nulla."
Lorenzo:"Ah no! Allora dimmi: perché non mi stai ascoltando? Ti devo ricordare che a breve suonerò in un locale!? E soprattutto perché non siamo ancora partiti per Londra?"
Io:"Non mi sono dimenticato di nulla. E se non siamo ancora partiti è perché, prima devo risolvere delle cose importanti."
Lorenzo:"Bene, allora sbrigati a trovare la soluzione. Io non aspetterò ancora per molto, sai che ho altri produttori che mi vogliono nel loro team."
Così dicendo esce sbattendo la porta e lasciandomi lì da solo. Cavolo ho provato a risolvere, ho provato a chiamare Alena ma il numero che ho, non è più attivo. Devo riuscire a parlare con qualcuno, così decido di andare a Vinovo. Non so come raccontare la situazione ma so per certo che devo farlo. Quando arrivo lì è quasi ora di pranzo e guardando la situazione capisco che non sarà facile parlare con Gianluigi. Mi avvicinò al cancello e quindi ad un uomo dello staff
Io:"Mi scusi, sono Valerio Petruzzelli. Avrei bisogno di parlare con Gianluigi Buffon."
Ragazzo:"Mi dispiace ma oggi l'allenamento è a porte chiuse. Ora staranno tutti mangiando. Non posso far passare nessuno."
Sapevo già la risposta ma non demordo
Io:"Senta, se non fosse di vitale importanza non mi troverei qui."
Vedo il suo sguardo impassibile così sono costretto a rincarare la dose
Io:"Si tratta di Allison. Devo parlare con Gianluigi Buffon di sua faglia. Ed è una cosa di vitale importanza."
Come pensavo al nome di Allison, il ragazzo reagisce
Ragazzo:"Ok. Vedo se la posso far passare ma se mi ha mentito prenderò procedimenti."
Così dicendo si allontana e io aspetto, pregando affinché mi facciano entrare e mi facciano parlare con lui.

Pov's Gianluigi
Abbiamo appena finito l'allenamento e siamo finalmente seduti a tavola, dove si parla e si scherza con Claudio che fa le imitazioni.
Nicola:"Scusate il disturbo. Gigi avrei bisogno di dirti una cosa."
Non mi stupisco del fatto che lui sia vicino al nostro tavolo, qui siamo tutti una famiglia compreso lo staff.
Io:"Dimmi"
Nicola:"Qui fuori c'è un signore che chiede di te. Dice che deve parlarti di Allison."
Io:"Di Allison? Di mia figlia?"
Nicola:"Sì ha detto ch'è una cosa di vitale importanza."
Sono davvero preoccupato, e dal silenzio che si è venuto a creare capisco che la preoccupazione ha contagiato tutta la squadra.
Nicola:"Cosa faccio? Lo mando via?"
Non so cosa fare, mi guardo intorno e incontro gli sguardi preoccuparti dei miei compagni, poi in fine incontro lo sguardo di Andrea Agnelli il quale con un cenno del capo mi da il consenso
Io:"No Nicola, fallo entrare. Digli che lo aspetto qui."
Il ragazzo annuisce ed esce per avvertire l'uomo, mentre noi restiamo tutti in silenzio con mille domande. Quando lo vedo entrare e avvicinarsi la mia preoccupazione aumenta soprattutto per il suo sguardo. So che mi conosce e che sicuramente conosce Allison ma lui chi è?
Valerio:"Buongiorno. Scusate il disturbo. Io sono Valerio Petruzzelli."
Sì presenta a tutti e poi si gira verso di me
Valerio:"Possiamo parlare in privato?"
Se vuole parlare con me in privato allora è davvero una cosa grave ma io non me la sento di parlare da solo con lui anche perché ho uno strano presentimento.
Io:"Possiamo anche parlare qui. La mia squadra è anche la mia famiglia."
Prima di parlare guarda tutti i componenti del nostri tavolo e alla fine facendo un respiro profondo mi guarda
Valerio:"Devo parlarti di Allison."
Io:"Questo lo avevo capito. Come fai a conoscere mia figlia?"
Valerio:"Ho conosciuto Allison quasi due giorni fa."
Io:"Ok. Però continuo a non seguirti. Perché mi vuoi parlare di lei? È successo qualcosa?"
Valerio:"Non è successo nulla ad Allison."
Mi guarda e io semplicemente aspetto che continui
Valerio:"In passato ho avuto una relazione con la tua ex moglie."
Io:"Questo cosa c'entra con mia figlia?"
Valerio:"Adesso ci arrivo. Ho avuto una relazione con Alena circa 22anni fa. Lo so eravate già sposati, ma la nostra storia è stata travolgente anche s'è durata solo quattro mesi. Prima che finisse la nostra storia, Alena mi disse che era incinta ma che non era sicura di chi fosse il bambino."
Adesso inizio a mettere insieme i pezzi, in quel periodo eravamo entrambi molto impegnati e spesso ho tolto tempo alla famiglia.
Valerio:"Sono qui per dirti che Allison potrebbe essere mia figlia."
Io:"Potrebbe cosa? Lei non è tua figlia ma mia."
Valerio:"Questo è tutto da appurare."
So cosa vuole e questa sua strafottenza mi manda il sangue al cervello, tanto che i miei compagni di squadra mi sono subito tutti dietro, pronti ad intervenire.
Io:"Non c'è nulla da appurare. Devi stare lontano dalla mia famiglia e da mia figlia."
Valerio:"Non puoi dirmi cosa devo fare. Allison è maggiorenne. Chiederò il test del DNA."
Sono pronto a prenderlo a pugni, deve stare lontano da noi ma prima che possa fare qualche sciocchezze, interviene Andrea
Andrea:"Con me non ci sono bisogno di presentazioni. Penso tu sappia chi sono! Adesso per il bene di tutti, ti consiglio di andartene."
L'uomo si allontana e la mia rabbia diminuisce ma aumenta la mia angoscia e la mia preoccupazione.
Leo:"Gigi, che intenzioni hai? Pensi di fare per primo il test?"
Io:"Non farò nulla. E neanche quell'uomo farà nulla. Vi devo chiedere di non farne parola con Allison, so che non volete nasconderle nulla. Ma per favore non fatene parola."
So che di loro posso fidarmi ma non so se posso fidarmi di me stesso. Adesso cosa farò? È se quello che dice Valerio fosse vero? Sento la terra sgretolarsi sotto i miei piedi e ho il brutto presentimento che presto sarò inghiottito.