Ripper montò in sella. La Panhead e il suo proprietario avevano lasciato il parcheggio da una mezz'ora buona. Aspettò che Ryder accumulasse un vantaggio considerevole perché non voleva rischiare di trovarselo tra i piedi. Non gli andava di cavalcare fianco a fianco come ai vecchi tempi. Anche se era passata parecchia acqua sotto i ponti, c'erano cose che non poteva dimenticare. Aveva cercato di non farle riemergere mentre chiacchieravano e aveva dovuto impegnarsi per riuscirci. Anche Ryder si era sforzato di essere accomodante, ma Ripper aveva percepito un'ostilità di fondo. Il numero uno degli Angels gli aveva raccontato come se la passavano e aveva buttato lì che erano accampati a Tombstone e che, se gli andava di fare una capatina da quelle parti, gli avrebbe offerto una birra.
Ora che era in strada e aveva il vento a favore (quasi che Madre Natura volesse affrettare i tempi dell'incontro), Ripper comprese che il vero motivo per cui stava recandosi a Tombstone era per chiudere un capitolo della propria vita e non per una rimpatriata vecchio stile. E sì, in parte anche per mostrare alla sua vecchia famiglia che era riuscito a cavarsela da solo, seguendo le proprie regole. Forse non era una grande idea sbattere in faccia a quei ragazzi la sua nuova condizione, ma l'avrebbe fatto lo stesso.
La Fat Boy sfrecciò accanto a un grosso cartellone pubblicitario, all'ombra del quale sostava un'auto della polizia. Ripper non si accorse di aver suscitato l'interesse dello sbirro che stava cuocendo all'interno dell'abitacolo finché non udì i ragli della sirena. Sbirciò dallo specchietto retrovisore e vide l'auto che usciva dal rettangolo d'ombra sollevando una nuvola di polvere.
«Merda», ringhiò.
L'auto si avvicinava a grande velocità. Ripper sforzò tutti i cavalli della Fat Boy per mettere quanto più asfalto possibile fra sé e il suo inseguitore. Più avanti c'era un'uscita. La imboccò. Accelerò e, nell'udire i ragli della sirena affievolirsi un poco, sogghignò. Un cartello sgangherato fissato a un palo gli diede il benvenuto a Chesterville.
Ripper solcò una Main Street quasi deserta, fatta eccezione per tre vegliardi seduti sotto il portico di un emporio e impegnati a masticare tabacco. Quando videro Ripper sfrecciare sulla strada polverosa lo guardarono senza scomporsi e continuarono a masticare con le loro bocche sdentate. Ripper svoltò su una stradina laterale tra due baracche, quindi si fermò dietro una di queste e spense il motore.
I ragli della sirena si strozzarono quando il muso dell'auto superò il cartello che recitava BENVENUTI A CHESTERVILLE. L'auto rallentò e transitò a passo d'uomo, lampeggianti accesi, davanti all'emporio. I vegliardi ruotarono il collo quando passò dinanzi a loro. Uno di essi raschiò il fondo della gola e scatarrò un fiotto marrone oltre il parapetto. Ripper si sporse di un nulla da dietro l'edificio e vide l'auto passare. Lo sbirro era impegnato a lanciare lo sguardo in cento direzioni contemporaneamente. Vide i tre vegliardi seduti sotto il portico, abbassò il finestrino dal lato del passeggero e si sporse verso di loro.
«Avete visto un tizio in moto che veniva giù come un razzo?» chiese.
Merda, sono fottuto, pensò Ripper e si preparò a schizzar via. Stava per avviare il motore quando udì la risposta di un vegliardo.
«L'unica cosa che viene giù per queste maledette strade sono le balle di sterpaglia», disse il vecchio, e gli altri due ridacchiarono.
Ripper ritrasse la mano dall'accensione. L'auto riprese la sua ronda. Dopo pochi metri fece inversione e ritornò da dove era venuta a velocità sostenuta. Quando si allontanò a sufficienza Ripper mise in moto, girò attorno all'edificio e tornò sulla Main Street. I vegliardi gli posarono subito i loro occhietti curiosi addosso. Ripper guidò fino ai piedi degli scalini che portavano al portico e lì si fermò, il motore della Fat Boy che faceva le fusa.
«Chi di voi ha parlato con lo sbirro?» chiese.
Il vecchio che sedeva accanto al parapetto si raddrizzò. «Sono stato io. Embè?»

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L'ombra degli Angels
AbenteuerRipper è un biker tosto e spregiudicato, un ragazzone largo come un letto a due piazze che non ha paura di niente e nessuno. Gira con la sua banda, i Death's Angels, seminando il panico di città in città. Uno stile di vita che sembra tagliato su mis...