VERSO L'ILE DE RE'

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Albert era molto felice di poter trascorrere qualche giorno di vacanza con Bianca, non se lo negava, anzi la cosa lo rendeva molto felice visto che da tanto tempo avrebbe desiderato poter tornare in quell'isola e non appena il lunedì mattina arrivò nel suo ufficio di Chambery, si mise al telefono con il suo collega Hubert Bligny di Saint Martin per cercare una casa adatta al loro piccolo viaggio e non gli fu difficile trovare una deliziosa villetta singola ad Ars en Rè, situata nella parte più a nord dell'isola, con un piccolo giardino, un salottino, una cucina, due stanze da letto matrimoniali ciascuna con il proprio servizio: non avrebbe potuto esser più perfetta.
Prese immediatamente accordi con l'amico per il loro arrivo venerdì in giornata; già pensava che quattro giorni sarebbero volati, ma il collega lo anticipò dicendogli che se avessero desiderato stare qualche giorno in più la casa sarebbe stata libera fino al venerdì successivo perché aveva avuto una disdetta per quella casa proprio qualche giorno prima e probabilmente sarebbe rimasta sfitta.
Albert era eccitato come un bambino che sa di andare al parco divertimenti con il suo migliore amico e telefonò subito a Bianca comunicandole che sarebbe stato davanti al cottage alle sei di venerdì mattina se per lei poteva andare bene. Le persone mature dormono poco, pensò.
- Ho già cominciato a fare le valigie ! - rispose Bianca altrettanto felice. – Che tempo troveremo ? –
- L'isola ha un clima molto mite e temperato in tutte le stagioni, ma non dimenticarti dell'abbigliamento molto comodo per andare in bicicletta ! -
- Non mi sono affatto dimenticata ed è già tutto pronto per esser messo in valigia. -
- Mi sembra di avvertire una certa contentezza nella tua voce, sei contenta di partire? -
- Sono molto felice, mi sono un po' documentata su internet ed ho visto delle bellissime immagini dell'isola, credo che tu mi abbia proposto un viaggio molto interessante e non vedo l'ora di assaggiare le famose ostriche dell'isola. Voglio raccogliere qualche erba del luogo e andare a vedere anche il Faro delle Balene e ..-
- Ferma, ferma ! stai viaggiando già alla velocità della luce; ti prometto che ti farò scoprire tutti i posti più belli dell'isola. Ci vediamo venerdì puntuale che il viaggio è abbastanza lungo e lungo la strada voglio portarti in un altro luogo che ti farà innamorare. A presto dolcezza !-
Eccitato proprio come un bambino, pensava tra sé e sé, ma certo Bianca non lo era di meno, ora il difficile sarebbe stato far passare questi interminabili quattro giorni.
Bianca dopo la telefonata riprese le sue faccende e poi, come quasi tutti i giorni, uscì per la spesa e per prenotarsi un appuntamento nel negozio di coiffeur di Caroline per il giovedì prima della partenza, a tutte le donne piace partire con i capelli ordinati, infatti così fece.
Passando davanti a casa di Grace, la vide uscire probabilmente diretta anche lei verso il centro del paese per delle compere e così non persero l'occasione per fare due passi in compagnia e commentare l'ottima riuscita della fiera e il cospicuo ricavo delle torte per beneficenza.
- Venerdì parto per l' Ile de Rè .- annunciò Bianca all'amica.- Vado con Albert; mi dice che è un luogo meraviglioso, ti confesso che sono molto contenta di visitare un altro pezzetto di Francia.-
- Come ti invidio – rispose l'amica – io sono stata solo una volta a .... ad un funerale di un caro amico di mio fratello Andrè. -
- Quando parli così, mi sembri la piccola fiammiferaia,- la prese un po' in giro- mi sembri la donna più sfortunata sulla faccia della terra ! – continuò a canzonarla .- Ti prometto che ti porterò io a fare una gita , anche di due giorni se farai la brava !-
Le due amiche sorrisero e proseguirono la loro passeggiata verso il centro del paese, ma Bianca pensò di averla un po' intristita con le sue battute di poco prima e così decise di riprendere il discorso seriamente.
- Dove ti piacerebbe che andassimo un paio di giorni tu ed io ?-
- Credevo mi stessi prendendo in giro; dici sul serio ? Mi porteresti davvero via con te ? -
- Certamente perché no? Anzi, visto che hai viaggiato così poco , non credo tu sia mai stata in Italia ed io devo andare il mese prossimo per sistemare alcune carte con le banche e mi farebbe molto piacere tu venissi con me, potrei portarti a Venezia e a Treviso, staremo nella mia vecchia casa, pensi ti potrebbe piacere ? –
Grace spalancò gli occhi guardando l'amica nei suoi e le si illuminò il volto : - Devo solo parlarne con Andrè e spero che non abbia nulla in contrario, ma sarei felicissima di venire in Italia con te, a Venezia ! Sarebbe bellissimo..Venezia l'ho vista in televisione e ho letto qualche libro...e , oh, ne sarei entusiasta e poi non mi sentirei persa con te, non avrei mai il coraggio di viaggiare da sola e Andrè è troppo dedito al suo lavoro per spostarsi a fare una gita o una vacanza. -
- Mi stai dicendo che tuo fratello non va mai in vacanza? Nemmeno per conto suo ? In tutti questi anni ha sempre lavorato e basta? –
- Andrè è stato molto scosso dalla morte di sua moglie Claudine e da allora si è chiuso in un mondo un po' isolato, fatto di lavoro e di dedizione ai suoi pazienti che lo adorano poiché se ne prende cura come se fossero tutti suoi parenti; è un medico molto attento, ha pazienza e calore umano, ma al di fuori del lavoro è chiuso, senza iniziative, non sto dicendo che mi tratti male, anzi con me è davvero molto gentile e premuroso, spesso mi porta dei regali, non dimentica il mio compleanno, non mi fa mancare niente ed è sempre pronto a trascorre del tempo come me, ma è come avesse il timore di allontanarsi da qui, non credere che io non gli abbia chiesto di concederci una vacanza, ma lui trova sempre mille impegni o pazienti che non può lasciare per questo o quel motivo e quindi non ci siamo mai allontanati da qui. In fin dei conti non posso arrabbiarmi o dispiacermene più di tanto perché non è mio marito, è mio fratello ed ho scelto di stargli accanto.- disse abbassando lo sguardo.
- Scusa se ti sembro indiscreta, ma Andrè è un bellissimo uomo, è un medico capace e empatico, non ha cercato di ricominciare una vita con un'altra donna ? Sembra che non lo voglia di proposito. –
- E' una storia alquanto triste, ma non ti sbagli è così : ha giurato a sua moglie poco prima che morisse, che non avrebbe amato nessun'altra che lei e tiene fede alla sua promessa tutti i giorni, credo anche nei pensieri, so che sembra assurdo, ma ti assicuro che è così, non l'ho mai sentito fare un solo apprezzamento su una donna, nemmeno vedendola in televisione, non parla di Claudine è come se fosse un tesoro che custodisce gelosamente nel suo cuore. Erano molto innamorati.-
Bianca non poté non fare a meno di tornare ai suoi ricordi, ai suoi segreti e tesori del cuore , a quel suo amore sparito all'improvviso al quale non aveva potuto dare un saluto, un addio, un arrivederci, al quale non aveva potuto fare alcuna promessa; Andrè le ricordava un po' il suo Manlio, innamorato, uomo felice, se fosse morta lei al suo posto, forse anche lui avrebbe agito un po' come Andrè, o forse no; non avrebbe avuto la risposta.
Alcune volte le persone non si comportano come ci aspetteremmo che facessero, ci lasciano sbigottiti perché mai avremmo pensato che si sarebbero potuti comportare così , sia in un senso che nel suo contrario.
Chiacchierando arrivarono al salone di Caroline dove due anziane signore sotto i loro caschi aspettavano la fine dell'asciugatura dei loro candidi capelli e, all'ingresso delle due donne più giovani, alzarono di sgembo all'unisono lo sguardo dai loro giornali accennando uno stretto "Buongiorno".
- Buongiorno Caroline, come sta? -  esordì Bianca allegramente –
- Bene grazie e lei? E' un piacere rivederla; cosa posso fare per lei ? Voleva fissare un appuntamento? –
- Sì la ringrazio se fosse possibile per giovedì in mattinata le sarei molto grata.-
- Certo Madame, per le dieci le potrebbe andare bene? Desidera venire insieme a Madame Bonnet ? –
- Perché no? – rispose Grace –  così posso passare del tempo con la mia amica Bianca. Può segnare anche me ? – aggiunse Grace guardando le due vecchie signore che non si erano perse un singolo vocabolo della conversazione e che forse sarebbero state capaci di riprendere un appuntamento alla medesima ora delle due più giovani per ascoltare i loro discorsi.
- Certo Madame, vi aspetto giovedì alle dieci. Arrivederci a bientot ! –
Le due amiche uscirono dal salone strizzandosi l'occhio poiché si erano entrambe rese conto dell'attenzione che avevano suscitato nelle due anziane, ma questa era la vita di paese.













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