CAMBIO VITA

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Passarono alcune settimane e cominciava ad avvicinarsi l'estate, almeno lo sperava visto che negli ultimi anni si faceva proprio attendere, ma un giorno di fine maggio, venne convocata dai suoi superiori.
Per tutto il viaggio non fece che pensare a cosa dovessero comunicarle; metteva sempre un po' d'ansia essere convocati dai dirigenti anche se l'esperienza lavorativa ormai era abbastanza, ma aveva vagliato tante ipotesi.
Entro' nel conosciuto atrio e si fece annunciare dal portiere.
Salendo incrocio' tanti sguardi e sorrisi delle persone con cui aveva lavorato per anni, ma non erano tutte facce serene, era in po' come se gli altri sapessero e molto probabilmente era così .
Aveva un sesto senso per certe cose.
La porta si aprì e le venne incontro una sorridente Lara Gerbinati, direttrice del suo dipartimento da due anni, ma collega da vecchia data.
"Carissima, e' un piacere vederti! Com'è stato il viaggio ?" le solite domande banali di circostanza che si fanno e le solite frasi banali di altrettanta circostanza che si rispondono.
"Cosa succede Lara? Vieni tranquillamente al sodo." azzardo' Bianca perché proprio oramai non aveva più voglia di giocare a "cerco di indorarti la pillola" , di qualunque cosa si trattasse.
"Va bene. Abbiamo deciso di sopprimere il tuo dipartimento, Bianca e facciamo fatica a collocarti in un'altra posizione. Potresti ragionare con noi per trovare una soluzione? Magari noi non abbiamo valutato delle opportunità per te o magari non sappiamo se saresti disposta a cambiare totalmente impiego."
Bianca resto' poco sorpresa dalla notizia, ma alquanto contrariata dall'idea che non sapessero dove collocarla; in fin dei conti non conosce più nessuno le tue potenzialità', ammesso che alla tua età tu ne abbia ancora, o le tue aspirazioni; il fatto che tutto il tuo percorso lavorativo sia chiuso in un dossier al quale chiunque dell'ufficio personale può accedere in un click aveva sicuramente sminuito negli anni il valore umano delle persone.
Aveva davvero voglia di lanciarsi in nuove avventure o di trovare una soluzione ?
Tutti i ragionamenti fatti nel viaggio svanirono e un velocissimo pensiero le passo' nella mente e irrefrenabilmente si tradusse in un "E se me ne andassi ?"
Lara spalanco' gli occhi, un misto di sorpresa e di incredulità lampeggiò inequivocabilmente sul suo viso che sembrò quasi distendersi; si' senza dubbio si distendeva, proprio come se questa frase, senza dubbio inaspettata, le risolvesse un problema.
"Lara, sarebbe un problema se io me ne andassi ? Non credo, anzi, ad esser franchi forse ormai sarebbe meglio; sono arrivata all'apice della mia carriera lavorativa, ho dato e insegnato tutto quello che potevo, mi mancherebbe poco alla pensione e forse ho ancora la possibilità di godermi la vita finché ho un po' di salute, ho visto come la si può perdere in pochissimo tempo e senza preavvisi."
Lara si sporse in avanti verso Bianca pur restando dall'altra parte della scrivania, e disse : "Farò in modo personalmente che ti trattino bene! Ti capisco in realtà e forse un po' ti invidio; avere il coraggio di mollare alla tua età e di godersi la vita tutti lo ambiscono, ne parlano, ma pochi hanno il coraggio o la possibilità di farlo davvero. Se tu credi di farcela economicamente e te la senti, forse questa e' un opportunità e detto tra noi da vecchie colleghe, mi risolvi un problema perché non ti dico cosa avrei dovuto fare di te secondo i nostri super amministratori ."
"Cara, lavoro qui da tanti anni e posso immaginare. Devo dirti sinceramente che facendo il viaggio per venire qui tra le tante ipotesi che avevo formulato c'era anche questa, e formulando anche una probabile risposta o un piano B, mi ero promessa di non permettervi di farmi passare gli ultimi tre anni di lavoro in una mansione che fosse un ripiego e forse ti avrei tenuto testa fino a farmi assegnare il posto che secondo me mi meritavo, pur spostandomi. Ascoltandoti poco fa, mentre cercavi di fare l'equilibrista con le parole e cercavi di farmi intendere che avevo una nuova possibilità, mi sono venuti in mente i miei genitori che hanno colto poche opportunità nella loro vita, hanno fatto in modo di farsi andare bene tutto, ma quell'eredità totalmente inaspettata del lontano zio del Brasile che nemmeno avevano mai visto, per una volta li aveva fatti capitolare e hanno mollato le loro certezze che ormai erano proprio concrete data la matura età, e hanno realizzato un loro piccolo sogno ed erano veramente entusiasti perché finalmente non era un dovere, ma un piacere. Io farò lo stesso."
"Bianca che farai ? " chiese incuriosita.
"Questo lo saprai quando lo avrò realizzato. Per ora cercherò di farlo, ma non so se ci riuscirò. Ti confesso che oggi la mia lingua ha decisamente fregato il mio cervello e quindi tutto questo non era previsto."
Lara nel frattempo si era alzata dalla sua comoda poltrona e aggirando la scrivania le si era fatta più vicina.
"Chiamo subito in amministrazione. Se e' un sogno, non voglio che tu ti svegli prima di avere preso un'ottima, o almeno la migliore possibile, buonuscita !"
Ancora poche parole di circostanza e poi Bianca propose di andare a trovare una ex collega e di tornare in amministrazione nel pomeriggio in modo da dar loro la libertà di verificare e di proporle le condizioni per il suo licenziamento perché in realtà di questo si trattava, volontario, ma un licenziamento non un pensionamento.

Bianca uscì dalla stanza leggera, con un animo disteso, ma soprattutto eccitato dall'idea che si stava facendo largo in maniera concreta nella sua mente; ce l'avrebbe fatta, si' molto probabilmente ce l'avrebbe fatta e non vedeva ne' grossi ostacoli, ne' timori particolari, la decisione era presa, bisognava solo definire i tempi, che non sarebbero stati lunghi e la disponibilità economica sarebbe stata chiara dopo poche ore.
La sua vita prendeva una piega nuova, diversa, un cambiamento notevole, la cosa le piaceva ogni minuto di più .
Dopo una veloce telefonata alla sua ex collega ed amica, decisero di trovarsi per un pranzo veloce in un ristorantino della zona che le aveva viste più volte a discutere di questioni lavorative, ma stavolta l'argomento sarebbe proprio stato diverso.
Vittoria l'aspettava già seduta, ma appena la vide arrivare si alzò e l'abbraccio che si scambiarono fu da vere amiche.
"Hai chiesto di andartene via, vero ?" esordi' subito Vittoria.
"Non ci credo quasi, ma l'ho fatto".
"Non pensavo che lo avresti fatto, come ti e' venuta questa idea? Hai sempre detto che saresti rimasta fino all'ultimo e invece cosa ti ha spinto a cambiare idea?"
"Qualche mese fa ho fatto un viaggio da sola in Francia. Sono stata bene, per la prima volta dopo tanti anni mi sono sentita felice e poi mi è piaciuta tantissimo, tutto quello che avevo immaginato della vita in certi piccoli paesi mi si è rivelata tale e ho cominciato ad accarezzare il sogno di potermi trasferire.
Oggi mentre ero a colloquio con Lara mi sono chiesta se davvero valeva la pena di tenere duro o se per una volta nella vita avrei potuto fare un cambiamento di mia iniziativa senza subirlo come mi era successo per tutti gli altri cambiamenti piccoli e grandi della mia vita."
"Sei stata poco bene, Bianca, non hai paura di allontanarti?"
"No, per il momento no e poi sinceramente non ci voglio pensare. Ho passato tutta la mia vita a pensare, a programmare, a gestire situazioni difficili; stavolta desidero partire dal mio sogno e vivere senza patemi e poi succeda quello che deve succedere."
Il loro pranzo passo' velocemente e arrivò per Bianca il momento di tornare all' amministrazione per concludere il suo rapporto di lavoro.

La fecero accomodare subito e il direttore le spiego' quale sarebbe stata la sua liquidazione e tutta una serie infinita di numeri, euro, tasse, incentivi, fondi pensione...
Bianca non aveva mai capito niente di queste cose e non avrebbe certo cominciato ora; le bastava sapere che il direttore sarebbe stato onesto con lei e le avrebbe detto tutto senza sotterfugi.
Lo lasciò finire tutte le sue spiegazioni e si fece attenta al numero finale.
"Più che sufficiente per quello che devo fare" penso' tra se stessa.
"La ringrazio - disse garbatamente - quando si definiranno totalmente le questioni?"
Tutto si sarebbe concluso in un mese.
Non poteva andare meglio di così; chi l'avrebbe mai detto di poter realizzare qualcosa di insolito nella sua programmata vita ?
Bianca si alzò dal colloquio e il Direttore si offrì di accompagnarla a prendere un caffè , ma lei ringraziando declino' l'invito poiché sarebbe veramente stato difficile addormentarsi quella sera; tutta la giornata era stata come un'iniezione di adrenalina.

Il cuore rovesciatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora