Capitolo 19

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Louis stava svolgendo una serie di esercizi al centro del campo, mentre Harry seguiva attentamente i suoi movimenti cercando di individuare affaticamenti nei suoi movimenti.
- Harry? - si sentì chiamare il riccio
- Eh? Cosa? Oh ciao Paul - lo salutò con un sorriso - Scusami non ti avevo sentito... - disse girandosi di nuovo ad osservare il calciatore
- Ho visto... tutto bene ? - chiese guardandolo
- Mmmh tu come lo vedi? - gli rispose invece il riccio sempre concentrato su Louis
- Bene! Anzi molto bene... perché? -
Ma Harry non gli rispose chiamando invece il giocatore e facendogli segno di raggiungerli, quando il liscio li raggiunse l'allenatore gli porse una bottiglietta d'acqua.

- Allora Lou come ti senti oggi? - gli chiese Harry controllando sul tablet l'andamento degli allenamenti
- Bene! Tu cosa ne pensi?? E tu Paul? - gli chiese mentre beveva
- Io sono appena arrivato in realtà... però mi sembra che tu stia veramente molto meglio! -
- Haz? -
- Stai andando molto bene Lou e soprattutto non ho notato affaticamenti nel ginocchio! - gli rispose continuando però a fissare il tablet - Devo dirti una cosa però... oggi mi ha chiamato Tom... -
- E? -
- Mi ha detto che il coach ti vuole all'allenamento ufficiale della squadra a Londra fra tre settimane! -
- C-cosa significa? - gli chiese Louis saettando gli occhi tra lui e Paul
- Niente Lou... solo che l'allenatore e i capi vogliono vedere come te la cavi a tornare ad allenarti con gli altri! - gli rispose cercando di tranquillizzarlo - Noi comunque continueremo con i nostri allenamenti, non ti libererai di me così facilmente! Però la partita contro l'Arsenal si avvicina e hai bisogno di tornare ad allenarti con la squadra - gli disse sorridendo
- Lou non ti preoccupare! - aggiunse Paul
- Stai tranquillo... devono valutarti Lou! Noi gli mandiamo sempre i resoconti ma ci dovevamo aspettare che avrebbero voluto vederti dopo un po' di tempo! - poi aggiunse guardandolo negli occhi - Lou tu stai bene, il ginocchi è guarito... possiamo farcela! -
- Va bene! -
- E ora torna in campo e muovi quel culetto sodo che ti ritrovi... fai 5 giri di campo e poi lavoriamo insieme su tiri in porta e passaggi! - gli disse facendolo ridere, anche se poi dovette girarsi per starnutire
- Non ti starai mica ammalando? - gli chiese quindi il giocatore
- Ma va... io non mi ammalo! - lo guardò male - E ora muoviti... quei giri del campo non si faranno da soli! -.

Ma tempo di finire l'allenamento che al raffreddore si erano aggiunti i brividi e qualche linea di febbre e Harry tremava quando lui, Louis e Paul rientrarono in casa quella sera.
- Harry forse è meglio se ti stendi - gli disse Johanna dopo avergli misurato la febbre - hai 39 quindi dovresti andare a letto e prenderti una tachipirina! -
- N-no Johanna tr-tra-tranquilla ad-desso mi riprendo un attimo e s-sono a p-p-posto! - le rispose Harry sbattendo i denti per i brividi
- Haz... dovresti veramente metterti a letto! Hai proprio una brutta cera... - intervenne Louis - Mettiti di là in salotto, copriti ... e dopo ti vengo a portare un brodo di pollo. - aggiunse spingendolo leggermente verso la sala.
Non appena si stese sul divano, Louis lo coprì con un pile, nel quale Harry si raggomitolò

- Haz ti va se ti accendo un po' la televisione? - ricevette però dal riccio solo un mugolio - Ok... io te l'accendo! Ti prepariamo il brodo... Se hai bisogno di qualcosa chiamami ok? - aggiunse lasciando Harry già mezzo addormentato.
- Come sta? - gli chiese Johanna già intenta a cucinare il brodo
- Sta sonnecchiando sul divano... gli ho messo una coperta e gli ho acceso la televisione! - le rispose mettendosi a sedere sospirando
- Tesoro nel forno a microonde ti ho lasciato la cena... - ma il calciatore era concentrato a fissare un punto nel muro - Lou? - lo richiamò la madre - Louis??? -
- Mmmh? Scusami ero distratto... -
- Ho visto! A cosa pensi? -
- Oggi Harry mi ha detto che fra tre settimane mi aspettano a Londra per l'allenamento con la squadra... -
- E questo ti preoccupa perché...? -
- Non lo so! Non mi alleno con gli altri da mesi e sono preoccupato di cosa potrebbe succedere... -
- Harry cosa dice? -
- Lui mi ha detto di stare tranquillo... però mamma ecco se non fossi più in grado di essere quello che ero prima? Se il ginocchio mi tradisse? -
- Ascoltami Boobear ti fidi di me? - quando il ragazzo annuii continuò - Tu sei un grande giocatore, hai lavorato tanto e hai raggiunto quello che meriti... sei in grado di fare tutto, quindi ti prego non farti prendere dall'ansia va bene? -
- Ok! - gli sorrise
- Allora il brodo è pronto - gli disse spegnendo il fuoco sotto la pentola - Ora io vado a dormire che domani ho una bella giornata impegnativa! Lascialo raffreddare un po' e poi portalo ad Harry... e mangia anche tu qualcosa va bene? - Louis annuii sorridendo e le augurò la buonanotte.

Dieci minuti dopo il calciatore stava cercando un modo di sedersi sul divano senza cadere sopra Harry e senza far cadere il vassoio che aveva in mano, alla fine si decise ad appoggiare tutto sul tavolino e poi sedersi.
- Haz... c'è un po' di brodo e ti ho fatto del the caldo! - gli disse dopo averlo svegliato
- Potevo prepararmelo da solo... non dovevate disturbarvi! - gli disse cercando una posizione comoda e stabile per afferrare il piatto
- Lascia che ti aiuti - lo riprese Louis contrariato, prese il piatto con il brodo ed iniziò ad imboccare il riccio
- Buono! -
- Vorrei prendermene il merito... ma te l'ha preparato mia madre! Io però ho fatto il the! - Harry sorrise

- Mi sa che in tutta la tua vita, tu ti sei occupato di tutti, meno che di te stesso! - gli disse mentre gli porgeva un altro cucchiaio di brodo
- Non è vero! -
- E' così - disse Luis guardandolo - prendine ancora un cucchiaio -
- Non mi va - piagnucolò il fisioterapista
- Haz, ho bisogno che tu guarisca capito! Ne ho proprio bisogno, io senza di te non ce la faccio! Coraggio, prendine un'altra cucchiaiata! -
- D'accordo! - rispose il riccio.
- Bravo! - Louis lasciò il piatto con il brodo sul tavolino, Harry stava per riaddormentarsi, era tutto infagottato nella coperta, ed era ridicolo perché, a causa delle sue gambe lunghe, un piede ne spuntava fuori.
- Allora, io resto qui! Nel caso ti serva qualcosa! Va bene? - il riccio mugugnò qualcosa che assomigliava ad un "ok" e poi si addormentò. Louis guardò la televisione mettendo un volume basso, in modo da non disturbarlo.

Harry gli si accoccolò vicino e Louis senza rendersene conto iniziò ad accarezzargli i capelli, il brusio della televisione e quell'aria di riposo e il calore del riccio lo portarono ad addormentarsi al suo fianco.
Si svegliò parecchie ore dopo, abbracciato in modo protettivo al fisioterapista, il quale dormiva placidamente. Silenziosamente si districò da quell'abbraccio che i due avevano creato nel sonno e lentamente si alzò dal divano; quando si voltò a controllare il riccio il suo sguardo si intenerì. Harry sembrava un bambino, sorrideva mostrando le fossette sulle guance, sembrava così indifeso. Il calciatore si piegò piano e gli lasciò, prima di abbandonare la stanza, il fantasma di un bacio sulla guancia. Poi sorridendo raggiunse la sua stanza.


Spazio per Me

Buonasera ragazzi... anche se dovrei dire praticamente Buongiorno! MA coooooomunque ecco qui il nuovo capitolo, ci tengo a pubblicarlo entro oggi che mi sono ritrovata alle 2 di notte con la tisana in mano a finire di sistemarlo. Allora eccoci qua ormai fra poco saremo ad un punto di svolta della storia, cioè ormai stiamo arrivando al fatidico momento in cui Louis dove tornare in città e si vedrà cosa succederà!

Ringrazio tutte le persone che stanno leggendo questa storia, veramente vi adoro.... anche perché avete tantissima pazienza visto che io ci metto sempre ottomila anni per pubblicare e se fossi in voi io mi odierei... quindi grazie! Grazie grazie grazie per avere pazienza!

Un bacione a tutti e buona notte


All The Love

Marta

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