Capitolo 9

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Louis per una settimana intera rimase segregato nella sua stanza, rimaneva li a letto a fissare il soffitto, sia Harry che Johanna provarono a parlarci, ma lui rimaneva chiuso nel suo silenzio, escludendo tutti fuori.

– Niall sono preoccupato! – si sfogò al telefono con l'amico dopo che ancora una volta si era rifiutato di fare gli esercizi per la gamba – Si sta lasciando andare –
– Haz mi dispiace così tanto per lui, quella donna è una stronza. –

– Non so come fare a fargli tornare la voglia di allenarsi, la voglia di combattere. –

– Harry senti ti ricordi quando a 16, quando mio padre morì io ero così disperato che mi lasciai andare e stavo iniziando ad entrare in un brutto giro di persone..... ti ricordi? Saltavo le lezioni, prendevo tantissime note e avevo iniziato pure a fumare robe pesanti? – Harry sospirò piano, quello era stato uno dei periodi più brutti della sua vita, aveva creduto vera mente di aver perso il suo migliore amico

– Si –

– Bhe ti ricordi Haz ti ricordi chi mi ha tirato fuori da quel brutto periodo ?! – Niall non aspettò che l'amico rispondesse – Tu! Tutti i giorni venivi da me per parlarmi e per dirmi che tu c'eri, anche se io t'insultavo e ti scacciavo ma tu tornavi il giorno dopo e quello dopo ancora. Alla fine quando io ti dissi che facevo tutte quelle cose perché non trovavo più la voglia di vivere... ti ricordi cosa mi dicesti –

– Che la potevamo cercare insieme! Che c'è sempre un motivo per vivere e che noi siamo fratelli e i fratelli si sostengono sempre. –

Non avevano più parlato di quel periodo, pian paino Niall era tornato ad essere la persona, dolce, divertente e solare che era stata prima, lo senti sorridere al telefono, non lo poteva vedere, ma lo senti dal tono di voce
– Harry tu puoi farcela! Louis deve solo ritrovare la passione la voglia per giocare.... Tu ne sei capace va bene ?! –

– Va bene! Grazie Ni! –
– Di nulla! Chiamami per qualunque cosa –

Era un tranquillo pomeriggio a Londra, una leggera pioggerellina bagnava la città e casa Tomlinson era come da tutta la settimana silenziosa, Johanna scese le scale con un sospiro sconsolato, Harry che seduto in cucina stava osservando l'ultima ecografia di Louis alzò la testa sentendola arrivare.
– Come sta? – le chiese
– Macchè... sono entrata ma mi ha risposto a monosillabi e poi mi ha chiesto di andarmene – scosse la testa – non so più cosa fare a questo punto... È come se avesse perso la voglia di giocare... Quella ragazza l'ha proprio rovinato! – Harry la guardò pensieroso
– Allora noi troviamo il modo di fargliela tornare! – disse dunque
– E come? Io lo so com'è fatto mio figlio, quando non vuole fare le cose, non le fa! Quando fa così... non da mai retta a nessuno, se già solitamente è un testone, figurati quando s'impunta. –
– Secondo me lui ha bisogno di prendersi una pausa da Londra... cioè stare qui, dopo l'infortunio e dopo Eleanor non penso gli faccia bene stare qui! Ha bisogno di qualche giorno di pausa... e se lei è d'accordo magari a casa vostra. – disse Harry guardando la donna
– Dici che tornare a casa gli farà bene ? –
– Bhe lì avrà l'affetto di tutti voi e penso che in questo momento ne abbia bisogno e poi comunque non sta facendo niente e non si sta allenando se troviamo un motivo per farlo alzare sarà tutto di guadagnato –

– Così potrò controllare i bambini... Va bene! Ma non si alzerà mai da quel letto... –
– A quello ci penso io... – le assicurò Harry sogghignando


Il giorno seguente Harry entrò nella stanza di Louis relativamente presto (non erano ancora le 8) con un cestello del ghiaccio pieno in mano, sia avvicinò a quell'ammasso di coperte che da qualche giorno era il calciatore, e quando si girò scoprendosi, rimase qualche secondo a fissarlo; era un bellissimo ragazzo, anche se stanco ed un po' emaciato il suo volto era angelico e aggraziato, le lebbra sottili ed i lineamenti regali, "e poi è una gran persona anche dentro... non se lo meritava!". Harry sorrise e quando quel sorriso si trasformò in un ghignò rovesciò un po' di ghiaccio sull'uomo dormiente che si svegliò di soprassalto.

– MA, MA COSA ? –

Harry non lo lasciò parlare
–In piedi! –
– Ma si può sapere cosa pensi di fare? –

– Alzati e vieni con me! – gli rispose il riccio con voce autoritaria

– Ma io non voglio venire da nessun... – altra doccia ghiacciata

– MA CHE FAI??? –

– VIENI CON ME TI HO DETTO! – controbatté il riccio alzando di nuovo il cestello del ghiaccio

– D'ACCORDO! D'accordo – si arrese il giocare

Rimasero a fissarsi per alcuni secondi poi il calciatore, innervosito gli chiese

– Mi posso almeno vestire? –

– Veloce! Ti aspetto giù! – e lasciò la stanza con un sorriso sulle labbra.

Harry lasciò il cestello del ghiaccio in cucina, si mise il cappotto e aspettò Louis in auto, quest'ultimo arrivò dopo un paio di minuti, zoppicando leggermente, si era messo in dosso una tuta e delle scarpe da ginnastica.

Quando salì in auto, si mise la cintura a partirono

– Non sapevo avessi un'auto, non l'ho mai vista nel parcheggio! –

– E invece si! Ma questa è di Niall, la mia è una mustang che in realtà è vecchissima e non parte nemmeno più! Ma non voglio darla via e non posso nemmeno permettermi due macchine, quindi mi tengo quella e uso l'auto di Niall quando a lui non serve –

– Ah..... Quindi dove stiamo andando? –

– A fare un giro, sono giorni che non esci di casa!!! Hai bisogno di una boccata d'aria! –

Louis squadrò il ragazzo intento alla guida senza dire nulla per qualche minuto, poi si mise ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino, in pochi minuti uscirono dalla città e la periferia londinese prese delle solite strade piene di persone perfino a quell'ora...

Harry era concentrato sulla strada, non aveva mai fatto quel tratto, quindi non voleva in alcun modo sbagliare le uscite e dover chiedere a Louis, sbirciò un attimo dalla parte del calciatore e si accorse che si era assopito, il riccio sorrise intenerito da quella vista, sui sembrava piccolissimo e indifeso, avrebbe voluto prenderlo in braccio e proteggerlo dal mondo intero "Harry, Louis Tomlinson è etero! Gli piacciono le donne... Devi piantarla!".

Il viaggio sarebbe durato ancora due ore, si mise comodo e si concentrò sulla guida, – Spero che questa cosa ti aiuti Lou, lo spero davvero! –



Spazio per Me!

Allora questa mattina sono iper mega super in ritardo e che novità, però ci tenevo a lasciarvi il capitolo perché oggi lavorerò tutto il giorno e da domani inizierà una settimana durissima e volevo scrivere prima di essere completamente inglobata nelle ansie e quindi eccolo qui!               E poi ehipaola ha scritto un capitolo troppo bello che mi piaceva troppo e questo è per lei! 

omgmukexx che si è letta tutta la storia quando ancora era un documento word con 8mila errori a riga e a Nozy-chan che è la mia bimba e sosia in piccolo... vi adoro, tornerò presto a scrivere nel gruppo.

All The Love

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