/2/

95 7 6
                                    

Un'altra folata di fumo vi investì. Strinsi le labbra, in una smorfia irritata.
-La finisci?!- sbottai contro Logan.
Lui in risposta, roteò gli occhi.
-Guarda che sei tu in mezzo ai piedi. Puoi sempre spostarti se ti dà fastidio il fumo.-
Freddo e tagliente. Il suo tono di voce è sempre stato così e probabilmente, lo sarà sempre.
-Antipatico-
Gli diedi una rapida occhiata, non era così brutto alla fine. Certo, in una scala da uno a dieci gli avrei dato cinque, ma pensavo molto peggio. Forse un tre.
-Hai voglia di farmi anche una foto?-
Digrignai i denti.
-Spero che quella sigaretta ti ostruisca le arterie, così smetterai di rompere le scatole!!- sbraitai, allontanandomi velocemente da Logan.
Mi resi conto, poco a poco, che ciò che avevo detto non era molto carino. La tentazione di tornare indietro e scusarmi era davvero devastante, ma una piccola parte di me, quella di cui a volte vado fiera, mi costrinse ad andare avanti e a fregarmene del fatto che così non avevo mai risposto a nessuno. Arrivata davanti a casa, mi ricordai anche che avevo dimenticato di aspettare Jess all'uscita. Con la storia di Lerman e della sua sigaretta me n'ero completamente dimenticata. Non ero famosa per le amicizie, voglio dire, a scuola preferivo starmene sulle mie e le uniche persone con cui avevo un legame stretto erano Jessica, una compagna di matematica e algebra, e Hazel e Augustus. Per il resto, scambiavo qualche parola anche con alcune ragazze che avevo conosciuto ad un consiglio d'istituto. Il fatto che non avessi amici, non mi turbava affatto. Spesso non ci si poteva fidare dei propri amici, e si rimaneva sempre delusi dai loro comportamenti scorretti nei propri confronti. Stavo bene così, senza un vero posto nella scuola, senza un vero posto nel mondo.
-Ciao, Ninie!- esclamò mia madre, dalla cucina.
-Ninie, no! Per favore, tutto tranne Ninie!-
Ero esasperata, il soprannome che mi dava lei, era davvero insentibile. Perché abbreviare un bel nome come Stephanie, in Ninie?
-Okay, okay. Prendi posto a tavola, il pranzo si raffredda.-
Feci come aveva detto e annusai il buon odore della pasta alle verdure. Indovinate un po'? Ero vegetariana. Presi il mio piatto e sbocconcellai un po' di pane bianco. Sorpresi un paio di volte mia madre sbirciarmi da sopra il quotidiano. Per lei non mangiavo abbastanza. E soprattutto non capiva il mio recente interesse per i vegetali. Avevo amato la carne per anni, ma da quando quel libro si era manifestato in casa mia, tutto era cambiato. Avevo cercato di adattarmi a Hazel. Il suo modo sobrio di vestirsi, i suoi pensieri e il suo modo di parlare. Ma non ce l'avevo fatta. Amavo vestirmi con un giacchetto di jeans e qualche berretto e mi piaceva truccarmi, anche se utilizzavo solo la matita e un po' di mascara. Mi faceva sentire carina, e mi piaceva sentirmi carina. Inoltre Hazel era troppo intelligente per i suoi sedici anni. Io non ero così matura. Cristo, cosa ne avrebbe pensato Hazel di me? Sarei stata la sua insulsa sosia? Una misera fotocopia? Così, schiacciata dall'idea che dovevo eguagliarmi a lei, ero diventata vegetariana e... basta. Ma come lei ero in cerca del mio Augustus. L'unico punto era che lei non sapeva di cercarlo, mentre io sì.

Spazio autrice
Con la revisione di Not Again non sono messa così male come pensavo, ma il vero motivo perché sono in fermo è che la prima metà del libro, quasi tutti i capitoli, non mi soddisfa per niente.
Non so cosa fare perché se dovessi riscriverla ci metterei davvero un casino di tempo e andrebbe a finire che dovrei cambiare tutta la storia...
E il sequel.
Il sequel ho deciso di postarlo quando sarò arrivata più o meno ad una decina di capitoli di questo libro, così da non fermarmi e abbandonare È Colpa Tua, Non Delle Stelle nel patibolo.
Lux🌹

È Colpa Tua, Non Delle Stelle -SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora