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Sentivo gli occhi di Logan fissi su me, mentre conversavo con Christian. Dopo esserci presentati, gli chiesi se faceva basket e come funzionavano le regole, e lui mi raccontò pazientemente sia come si giocava sia che lo praticava da ben quattro anni. Mi sembrava un bravo ragazzo, così dopo qualche secondo di silenzio, gli dissi che un giorno avremmo potuto andarci a prendere un caffè e lui avrebbe potuto insegnarmi qualcosa sul suo sport. Lui sorrise e mi salutò, io feci lo stesso.
-Non gli hai chiesto il numero?? Ti avevo spiegato bene cosa dovevi fare, Steph!- borbottò Logan, quando tornai da lui porgendogli il pacchetto di sigarette che avevo lasciato nella tasca della mia felpa.
Mi scompigliai il ciuffo con le dita e poggiai la schiena sulla panchina.
-Non volevo affrettare tutto.- replicai lasciando dondolare le gambe nel vuoto.
Il moro vicino a me alzò gli occhi al cielo.
-Ti ho visto.- lo ammonii facendolo sorridere.
-Sei impossibile.-
Sbuffai scherzosamente.
-Guarda che qui, quello impossibile sei tu.- lo punzecchiai.
-Mamma mia, Steph. Ma che pignola!- si lamentò Logan, infastidito dai miei tentativi di irritarlo.
Sorrisi e gli diedi una pacca sul bicipite. Poi mi alzai velocemente.
-Io devo andare, adesso. È tardi, mia madre vuole che io sia a casa prima di cena.- asserii e lo salutai con un cenno di mano.
Mi diressi verso la fermata dell'autobus. Non avevo voglia di camminare fino a casa, anche se erano venti minuti al massimo. Frugai nelle tasche dei jeans, in cerca dell'abbonamento del pullman oppure di qualche soldo per pagare la corsa. Il risultato? Non avevo niente. Ma proprio niente di niente. A parte un vecchio scontrino di un negozio di Londra. Ricordai la vacanza in Inghilterra di qualche mese prima solamente sdrusciando il dito sulla sottile carta.
-Hai bisogno di un passaggio?-
Sorrisi.
-Magari! Ho perso l'abbonamento.-
Logan rise. Mi fece cenno di raggiungerlo dall'altra parte della strada.
-Beh, tanto sarebbe scaduto nel giro di pochi giorni...- mi giustificai mentre camminavo fianco fianco a lui, che continuava a prendermi in giro.
Camminammo qualche secondo in silenzio. Lo vidi tirare fuori il pacchetto rosso di Marlboro.
-Dove hai posteggiato?- domandai poi, guardandolo di profilo.
Lui accese la sigaretta. Poi con la mano libera indicò un vicolo poco distante da noi, alla nostra destra.
-Di là. Ma non aspettarti qualche mezzo ipercostoso e balle varie.- spiegò, buttando fuori una quantità abbondante di fumo.
Aveva un'auto piccola. E allora? Non sarei mai saltata a conclusioni affrettate dando solo un'occhiata alla grandezza o alla marca della macchina di qualcuno. Non lo avrei mai fatto.
-Tranquillo. Mi va bene qualsiasi cosa. A proposito, non ti annoi mai a fumare?-
Logan scrollò le spalle in modo distratto.
-Sai, penso molte volte a come potrei morire...- inziò, ma lo interruppi subito.
-È macabro.-
-No. Non è vero. È solo avere la consapevolezza di ciò che potrebbe succedere. Prima o poi morirò, moriremo, moriranno tutti. Non so quando, ma potrei avere una possibilità di sapere come potrei lasciare questo mondo. E preferisco indubbiamente morire per qualcosa che ho fatto e che mi sono goduto, come per esempio il fumo, che venire travolto da un tram. Non pensi?-
Mi mordicchiai il labbro inferiore. Era possibile che questo suo discorso mi ricordasse lontanamente quello di Augustus mentre era all'Oranjee? Cancellai quell'idea dalla testa, probabilmente sembrava solo a me e poi come diavolo avrebbe fatto Logan a sapere di ciò che veniva detto nel libro? Quello zoticone non lo conosceva nemmeno.
-Boh... penso di sì.- balbettai cercando di riprendere il filo del suo discorso.
Io non ci avevo mai pensato però, a come potrei morire.
-Eccoci.- asserì lui, e io guardai davanti a me.
Spalancai gli occhi. Era uno scherzo? Non era una macchina. Né una moto.
-Una bicicletta??-

Spazio autrice
Buon sabato!
Sono emozionatissima per giovedì 26, e adesso vi spiego il semplice perché.
Quasi un anno fa, il 26 gennio 2016, ho pubblicato il primissimo capitolo di Not Again dopo aver cominciato a scriverlo molto prima.
Non so come mai ma quel giorno ho avuto il coraggio di postare il prologo, e all'inizio avevo così poche letture!
Tipo tre a capitolo, un po' come È Colpa Tua, Non Delle Stelle che va un po' a rilento, mentre adesso sono quasi a 9K.
Volevo ringraziare chi spende qualche minuto a leggere ciò per cui scrivo.
Baci e buona giornata!
Lux🌹

È Colpa Tua, Non Delle Stelle -SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora