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"Stenditi di fianco a me
  Condividiamo insieme il buio,
  Mano nella mano fra le tenebre
  Sento di avere la mia vita in pugno.
  E questi diavoli che ho intorno al letto
  Aspettano soltanto che io mi...."

Uno rumore insopportabile mi lacerò i timpani interrompendo i mie sogni.

Mi ero addormentata nella biblioteca scolastica.

"Cazzo...non mi ricordo nulla di storia, ho studiato tutta la notte per niente"pensai.

Alla maggior parte delle materie andavo male, nonostante i miei sforzi per recuperare sembrava tutto inutile.

Accesi il telefono per girare un po' social prima di andare in aula. Solo ora mi resi conto che mi ero addormentata con le cuffiette.

Guardai l'orologio: 8:10

Mi affrettai per andare in aula, era abbastanza lontana dalla biblioteca ma in cinque minuti correndo abbastanza veloce ci si arriva.

Per sbaglio urtai un ragazzo, con la coda dell' occhio potei notare solo che era vestito tutto di nero ma girandomi meglio notai che aveva l'aria un po' cupa.

"Scusa" dissi a voce forse un po' troppo bassa ma ho questo difetto.

Parlo sempre a voce bassa e tengo tutto dentro cit. Sac1

Lui si girò e mi guardò. Aveva uno sguardo particolare, quasi magnetico. Aveva sia gli occhi che i capelli marroni ed era più alto di me. Non lo avevo mai visto prima ma in questo quadrimestre ho saputo che si sono iscritti molti ragazzi.

Non mi disse niente e continuò per la sua strada ed io per la mia.

"Signorina, è arrivata in ritardo guardi l'orario" disse la professoressa indicando l'orologio "Se continua ad arrivare in ritardo e a prendere brutti voti sarò costretta a prendere provvedimenti; intesi?"

"Si professoressa..." dissi guardando in basso

"Bene, si sieda vicino al nuovo alunno: Giorgio Ferrario"

Andai dove mi indicò la professoressa sempre a testa bassa senza dare tanto peso alle risatine e gli insulti rivolte verso di me.

Mi sedetti prendendo il libro e un quaderno. Aprii il quaderno e abbozzai Tait e Violet nella scena in cui si baciano, adoro AHS ed ho una specie di dono per il disegno.

Non mi curai del fatto che la prof stesse spiegando e notai con la coda dell' occhio che il ragazzo vicino a me mi guardava.

I nostri sguardi si incrociarono. I suoi occhi...sembravano nascondere qualcosa, come qualcosa che cerchi di dimenticare ma sei consapevole del fatto che quella stessa notte ti riverrà a tormentare...per sempre... ogni fottuta notte...

È quasi l'alba || MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora