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Arrivammo in discoteca e già la musica mi stava rompendo i timpani.

Ad un certo punto sentii qualcuno chiamare il mio nome.

Mi girai e vidi Sac che veniva da me.

"Ehi ciao" disse salutandomi con un grande sorriso.

"Ciao" risposi.

"Vieni di qua così ti faccio conoscere gli altri invitati" disse facendomi segno di seguirlo.

Lo seguì finché non arrivammo in una stanza a parte. Sembrava apposta per loro.

"Non so se lo sai ma noi rappiamo. Questo sarebbe una specie di backstage visto che canteremo sta sera" disse.

"Wow! Ti canti?" Risposi forse con un po' troppo entusiasmo.

"Ovvio, io sono il Chico de la calle" disse facendomi l'occhiolino "Laggiù ci sono due ragazze, se vuoi vai a parlarci" disse infine prima di andarsene.

Mi voltai e vidi due ragazze: una molto alta con i capelli rosa e viola, un'altra invece era bionda con i dread. Tutte e due piene di tatuaggi.

Decisi di avvicinarmi per parlarci e devo dire che erano abbastanza simpatiche. Sopratutto quella bionda.

Ad un certo punto una voce non mi fece più ragionare.

Quella voce...

Sembrava quella di Mostro...

Era lui.

Subito mi impanicai senza un preciso motivo, la voce di quel ragazzo mi faceva uno strano effetto.

Decisi di allontanarmi e cercare qualcosa da bere ma non trovavo niente apparte alcolici.

"Una cazzo di acqua no eh?!" Dissi tra me e me.

"Cerchi questa" disse un ragazzo porgendomi un bicchiere.

"É acqua?" Chiesi indicando il bicchiere.

"Si, me ne sono portato un po' da casa in caso qualche bella ragazza né avesse bisogno" disse il ragazzo.

Aveva un accento romano molto marcato e la barba marrone come gli occhi. Aveva anche qualche tatuaggio qua e là.

"Grazie" risposi bevendo.

"Come ti chiami?" Mi chiese.

"Mi chiamo Valentina" risposi.

"Bel nome, io Davide" rispose.

"Sei un rapper?" Gli chiesi.

"Si, in arte Gemitaiz" rispose.

Ad un certo punto iniziò a farmi male la pancia, avevo come un forte senso di vomito...o forse era solo la fame. No, era troppo forte per essere solo un po' di fame.

Davide preoccupato mi porto in bagno e da lì iniziarono a cedere e caddì. Poi vidi tutto nero.

Gemitaiz pov's

Presi il telefono e chiamai Sercho.

"Frate é svenuta, tu sei pronto?" Dissi.

"Si, sto qui fuori con la macchina" disse Sercho.

"Ok, arrivo" dissi riattaccando.

Presi Valentina in braccio e uscii da la discoteca. Non pesava così tanto.

Vidi la macchina di Ser e così la misi nei sedili posteriori insieme a lui, io invece andai nei posti davanti con Mad.

Misi in moto e andai verso casa mia mentre Mad chiamava Giò.

Madman pov's

Composi il numero di Mostro e lo chiamai.

"Ciao frà" disse Mostro.

"Bella Giò, senti devo dirti una cosa" dissi io.

"Cosa?" Disse lui.

"Ecco, credo che tu ti sia ricordato cosa hai fatto in passato a Valentina, e credo anche che tu ti ricorda cosa hai fatto alla mia ragazza quella sera" dissi.

"Si" disse.

"Bene, abbiamo Valentina qui con noi in macchina. É svenuto perché gli abbiamo messo una pasticca nel bicchiere" disse.

"Ma che cazzo?! Cosa volete farle?" Disse lui.

"Non siamo interessati a lei ma a te" dissi io.

"Che vuol dire "Non siamo"? Chi c'é con te? Cosa volete da me?" Disse lui in preda alla disperazione. Anche se non potevo vederlo ero sicuro che piangeva.

Lo conosco troppo bene.

"Per la prima domanda non ti deve interessare con chi sono, lo scoprirai. Invece per la seconda, voglio che tu esci dall' Honiro, se non lo fai abuseremo di Valentina" dissi.

"Cosa?! Io non posso lasciare i miei fratelli" disse.

"Allora Ser slacciati i pantaloni e divertiti" dissi ridendo. Già immaginavo la sua reazione.

"Cosa?! Ser ha...ci ha traditi" disse.

"No! Tu hai tradito me e la tua banda quando ha salvato Valentina, ti aveva già visto Ser quel giorno, quando l'hai accompagnata invece che menarla" dissi.

Rimase in silenzio per qualche secondo.

"Ok...avete vinto voi...uscirò dall' Honiro" disse.

"Ok, dovremmo avere però la conferma dei tuoi compagni e del tuo capo prima" dissi riattaccando.

"Allora?!" Chiese Gem nervosamente.

"Ha detto che lascia" disse sorridendo.

"Finalmente quel figlio di puttana se né é andato" disse ricambiando il sorriso.

Mostro pov's

Ero nella merda più totale.

Io volevo salvare Valentina da quei tre maniaci, faccio quasi fatica a pensare che un tempo li chiamavo "fratelli".

Allo stesso tempo io non voglio la mia vera famiglia. Il problema é che ormai  Valentina era diventata della mia famiglia. Lo era molti anni fa come lo é ora, é rimasto come un filo indelebile tra noi due che ci legava.

Per questo lei si era mostrata gentile con me. Per questo lei ha dimenticato tutto.

Forse qualcuno mi sta dando una seconda chance?

Un modo per ricominciare quello che avevamo lasciato.

E se avessi riprovato a farle del male?

Io mi sfogo così. Devo fare del male, di solito lo faccio a me stesso perché non ho nessuno vicino a me. Non posso rischiare di diventare quella persona che odio.

"Oi fratello stai bene?" Mi chiese Sac.

Sobbalzai appena mi parlò. In questo periodo sto pensando troppo. Devo darmi pace.

"Ehi! Mi rispondi, sarà la quinta volta che ti chiamo" mi disse.

"Si...scusa devo uscire" dissi distrattamente prima di uscire.

Mi poggiai su un muretto e guardai cielo.

"Mamma...Che devo fare?" Chiesi.

Per qualche strano motivo in quel momento ho pensato che lei potesse sentirmi.

Mi concentrai a guardare una stella, mi accorsi che brillava di più rispetto alle altre.

Mi ricordava quei grandi occhi marroni. Così grandi che ti ci potevi perdere. Così belli che avrei dato la mia stessa vita per averli vicino a me.

Erano gli occhi di Valentina.

É successa troppa roba in questo capitolo XD. Come potete vedere Giorgio ha tanti dubbi ma alla fine secondo voi cosa farà? Lo scoprirete nella prossima puntata  ;).

Instagram: ahs.alien



È quasi l'alba || MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora