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Settembre 1994

Caro Sirius,
probabilmente ti starai chiedendo perché dopo dodici anni mi ritrovo a scrivere questa lettera, e perché penso ancora a te.

Anzi no, non te lo chiederai mai, perché ovviamente questa lettera resterà sepolta sotto cumuli di carte nell'ultimo cassetto della mia scrivania. Ma sono tornato a Hogwarts, e ogni singolo angolo del castello, il treno, le carrozze, il lago Nero, tutto mi ricorda noi e quello che abbiamo passato tra queste quattro mura.

Indovina chi ho incontrato sull' Hogwarts Express pochi giorni fa? Si esatto, Harry. È cresciuto un sacco, e non sembra affatto quel tenero bambino di Godric's Hollow. A parte per l'aspetto fisico, ovviamente. È identico a James, ma ha gli occhi di Lily.

Non sa niente di me, naturalmente. E io preferisco così. Pensa che io sia solo R.J. Lupin, il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure che l'ha salvato da un attacco di un Dissennatore sul treno.

E sai cosa ho fatto dopo? Gli ho offerto del cioccolato, come facevo sempre con te quando eri triste. Non sono cambiato per niente, in questi anni. In questi dodici anni che ho passato a piangere da solo per la scomparsa dei miei migliori amici.

Tu invece, sei cambiato molto. Sei riuscito a scappare da Azkaban, come hai fatto? Sei il primo mago al mondo ad essere uscito da quella prigione.

Il Sirius Black che conoscevo non l'avrebbe mai fatto.

E cosa vuoi fare, adesso? Finire quello che il tuo padrone ti ha ordinato? Uccidere Harry? Beh, sappi che per farlo dovrai passare sul mio cadavere, è una promessa.
Remus

Ottobre 1994
Caro Sirius,
e così un mese dopo ti sto di nuovo scrivendo una lettera. Non so perché lo sto facendo. Forse perché ho bisogno di parlare con qualcuno.

Comunque, essere un insegnate di Difesa è davvero bello. Ho insegnato ai ragazzi a combattere conto i Kappa, i Berretti Rossi e altri animali, ma la cosa più difficile sono stati i Mollicci.

Li ho fatti alla prima lezione, pensavo fosse qualcosa di carino. Solo quando ho visto entrare in classe Harry ho capito che beh, forse mi era sfuggito un piccolo dettaglio.

Non l'ho fatto combattere il Molliccio, speravo che non se ne accorgesse, ma ovviamente non è andata così. Alla fine della lezione, mi ha chiesto il perché del mio gesto, e gli ho detto che avevo paura che facesse apparire Voldemort. E, indovina un po' cosa mi ha risposto? Che sono i Dissennatori la sua più grande paura.

Ogni giorno in lui ritrovo un pezzo di James, mischiato ad un altro di Lily.

Ma devo confessare una cosa: non avevo affatto paura che apparisse Voldemort in mezzo alla classe. Avrei saputo benissimo sconfiggerlo. Ma io avevo il terrore che apparissi tu.

Non so quanto Harry sa di te. Ma qualcosa dovrà aver capito, eri anche sui telegiornali babbani, e ci sono i Dissennatori fuori dalla scuola per proteggere gli studenti dal tuo arrivo.

Ma, beh, se il Molliccio di Harry si fosse trasformato in te... non penso che avrei saputo facilmente distruggerlo e ridicolizzarlo.

Di sotto stanno tutti festeggiando. È Halloween, e la Sala Grande è addobbata a festa. Ti ricordi quanto amavano questa festa? Ma adesso, da dodici anni, questo per me è il giorno più brutto dell'anno. Quello in cui ho perso tutto.
Remus.

Novembre 1994
Caro Sirius,
pochi giorni fa c'è stata la prima partita del campionato. Harry... vola esattamente come James, se non meglio. Sembra una sua copia vivente.

Ma a un certo punto della partita, un Dissennatore è entrato in campo. Harry è caduto dalla scopa ed è precipitato atterrando sul campo da Quiddich. Sembrava... morto.

Nonostante tutto siamo qua ||wolfstar||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora