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-Hey Black. C'è una lettera per te!-

Alzo lentamente gli occhi per guardare il volto del carceriere che mi guarda dalle grate della cella.

-Si, mi sono stupito anche io. Insomma, chi scriverebbe una lettera a un assassino? Probabilmente è qualche tuo amico Mangiamorte, ma la direzione mi ha detto di consegnartela, quindi tieni- mi dice, lanciando una lettera spiegazzata ai miei piedi -e adesso vado, ti lascio alla compagnia dei tuoi cari Dissennatori-

Sento un rumore di passi. È il mio carceriere che, dopo avermi lanciato uno sguardo sprezzante, a cui ormai sono abituato, se ne va, e la mia cella ripiomba nel silenzio.

Torno a guardare lo sporco pavimento della cella, e il mio sguardo cade sull'ordinata lettera scritta con carta da gufo.  Dopotutto, quell'uomo ha ragione: chi mai scriverebbe una lettera a un pluriomicida?

"Io sono innocente" penso.
Ne sono consapevole, ma ogni giorno ricordarselo diventa sempre più difficile. Sono sempre chiuso in questa cella di massima sicurezza, e le poche persone che vengono a portarmi acqua e cibo mi guardano come se fossi il peggior criminale del mondo.

Tutti evitano di parlarmi e di incrociare il mio sguardo, se possono, neanche avessi una qualche malattia contagiosa.

Beh, dopotutto è lo stesso sguardo che userei io se mi trovassi di fronte a un uomo che ha consegnato i suoi migliori amici a Voldemort. Purtroppo, le uniche persone che sanno della mia innocenza sono morte.

James... mio fratello... morto. E io accusato del suo omicidio, e mandato in prigione senza processo. Questo non è decisamente il futuro che mi aspettavo.

Penso che domani sia il mio compleanno. O forse è già passato, chissà? Qua dentro, è difficile tenere il conto dei giorni. Mi stavano organizzando una festa a sorpresa, l'avevo capito, e non vedevo l'ora di scoprire quello che mi avevano organizzato...

Prendo quel foglio di carta tra le mani, incuriosito, e strappo la busta. Apro cautamente la lettera e il mio cuore perde un battito.

Non potrei dimenticare quella scrittura neanche tra un milione di anni. La stessa calligrafia di cui ho copiato gli appunti per sette anni nella sala Comune dei Grifondoro. La scrittura inconfondibile del gufo che aspettavo con così tanta ansia, quando eravamo distanti.

Mi blocco, incerto se continuare a leggere. Ho paura di quello che Remus mi potrebbe avere scritto.

Ma sono un Grifondoro, no? Non mi tiro mai indietro. Non posso aver paura di delle semplici parole.

E poi lui deve averlo capito. Non avrei mai potuto uccidere Lily e James. Remus lo sa. Si, è impossibile che non l'abbia capito, è l'unica persona a cui posso aggrapparmi.

Comincio a leggere quelle parole scritte con un inchiostro nero sbiadito, e una grafia tremolante. In un punto, un segno nero cancella lievemente una parola, segno di una lacrima.

Quando finisco, scaglio quel pezzo di carta lontano da me, contro il muro della cella. 

Lui pensa che io sia un assassino.

Sento un profondo gelo nel mio cuore, ormai freddo come il marmo, segno che anche l'ultimo briciolo di speranza è svanito.

Remus pensa che io li abbia consegnati a Voldemort. Remus, la persona che amo più di tutte, colui che mi conosce meglio di me, che mi ha sempre sostenuto e amato.

Lui. L'unico pensiero felice che i Dissennatori non erano ancora riusciti a sottrarmi.

"Marcisci ad Azkaban per l'eternità" è questo il suo augurio.

Ma io so che lui mi ama ancora. Deve amarmi, sono sempre io. Il ragazzo che correva con lui durante le lune piene, che non perdeva occasione per baciarlo. Il ragazzo che sognava un futuro con lui.

Nonostante tutto, io lo amo. E lo amerò per sempre. Questo non è un bel pensiero, quindi i Dissennatori non riusciranno a portarmelo via.

-IO AMO REMUS LUPIN!!- grido con più forza possibile, tirando un pugno al muro. Pessima idea, il sangue inizia a scendermi copioso lungo le nocche, ma non me ne curo. Magari, se mi dissanguo, riesco ad uccidermi.

Vorrei essere morto. Morto come Lily e James. Perché quella stramaledetta malediziome di Peter non ha colpito anche me?

Invece sono qui, in una cella, dove probabilmente starò per sempre. E se solo lui mi credesse, se fosse consapevole che io non sono un assassino, potrei sopportare tutto. Ma senza il suo amore, io non sono nessuno.

Il mio pensiero corre a Remus, sempre. Penso a lui nella nostra casa, disteso sul nostro letto dove abbiamo passato così tante notti insieme. Penso a lui mentre mi scrive quella lettera, a lui mentre affronta la luna piena, per la prima volta in tutta la sua vita, completamente solo.

Probabilmente anche lui, come me, cerca di scacciare il mio pensiero in tutti i modi. Ma probabilmente lui, a differenza di me, ci riuscirà.

Si farà una nuova vita, conoscerà nuove persone, si fidanzerà. È un bel ragazzo e ha solo ventun'anni, ha tutta la vita davanti e non la passerà di certo a piangere per il suo fidanzato in prigione.

Un altro mio pensiero fisso, è Harry. Il mio fantastico figlioccio. So che lui è la fuori, solo, e ha bisogno di me. Ho promesso a Lily che avrei aiutato Harry anche a costo della vita, e non poter mantenere questa promessa è straziante.

Voglio uscire di qui!!
Ma è impossibile, nessuno ci è mai riuscito. Tra qualche mese impazzirò completamente, grazie a questi esseri neri che stanno appostati alle grate della mia cella, e allora non potrò nemmeno più pensare lucidamente.

Dopotutto, forse merito di stare qui, no? Non li ho uccisi, è vero. Ma non mi sono reso conto di Codaliscia. Era strano, è vero, e quello lo sapevamo tutti. Ma io pensavo che si sentisse solo. Invece, quello sporco traditore, di amici ne aveva fin troppi, e tutti con un tatuaggio sull'avanbraccio.

Avrei dovuto capirlo. A quest'ora, sarebbero ancora vivi. Remus sarebbe con me, com'è giusto che sia, l'unico posto in cui dovrebbe stare.

Cosa darei per rivedere il suo volto segnato dalle cicatrici, e ora anche da un nuovo dolore, quel volto che è stata la mia ancora negli ultimi tre anni... se lui venisse qui e mi guardasse negli occhi, dicendomi "ti amo", sarei la persona più felice del mondo.

L'unica cosa che desidero al mondo, è rivederlo, anche solo una volta. Anche a costo della vita.

Angolo Autrice
QUESTO CAPITOLO È DEPRIMENTE. Lo so.
E mi dispiace tantissimo, anche perché non aggiorno da due settimane e mezzo, o forse anche di più.

Vi prometto che il prossimo sarà bellissimo, e anche più lungo di questo. Parola di malandrina. E poi ,nel successivo, succederà quella cosa che voi tutte aspettate con ansia...

Comunque, grazie per aver fatto arrivare questa storia a 1k. È davvero una cosa bellissima, non so come ringraziarvi. Sono troppo fiera di questa storia, è partita come una sfida, come un "massì dai proviamo" e adesso ha un sacco di stelline e commenti  (che adoro, sono fantastici😍 ) per capitolo!!

Vi voglio bene, shippatrici di wolfstar! (?)
Al prossimo capitolo, che sarà parecchi anni dopo, dal punto di vista di Rem.
Ops, questo non dovevo dirlo...

Nonostante tutto siamo qua ||wolfstar||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora