Sento la serratura della porta, sta entrando... chissà se vorrà picchiarmi per la terza volta oppure soddisfare i suoi desideri perversi. Entra dentro tutto contento, ha un sorriso falso, quello del quale qualche anno fa mi sono innamorata.
- Oh, Lucy, come siamo sexy oggi! - mi guarda maliziosamente. Avvicinandosi lentamente al mio viso. Mi prende di forza il mento e mi bacia, infilando rudemente la sua lingua nella mia bocca. Cerco di allontanarlo, ma nulla. Due lacrime mi scendono dagli occhi, mi sta facendo male e oggi è uno di quei giorni in cui verrò denudata contro la mia volontà. Si stacca dalla mia bocca, per scendere sul mio collo che inizia a leccare, sento che la sua lingua percorre una vecchia cicatrice di un taglio che mi aveva fatto qualche mese fa. Mi fa male, sta spingendo verso l'interno. Scende sul seno dove sono piena di segni di morsi, tutti suoi. Trova un posto libero e da un altro morso, anche questo mi fa male, ma adesso sta stringendo più forte del solito, non so cosa voglia fare, ma io sto ancora piangendo.
- Sting... ti prego smettila... - lo sto supplicando, non si merita neanche questo. All'improvviso il dolore sul mio petto cessa, lui alza lo sguardo, mi guarda negli occhi ghignando, mi sta prendendo in giro con lo sguardo. Sento le gambe molli, sento che sto per cadere, ma appoggiata alla scrivania mi reggo in piedi.
- Lucy, Lucy, non smetterò mai di farti del male. - scese nuovamente sul mio seno, appoggia la sua bocca aperta sulla parte superiore, dove non sono vestita, e inizia a fare un succhiotto viola e leggermente rosso. Appoggia la mano sulla mia schiena, passa l'altra sotto al ginocchio e mi prende in braccio, mi porta nella "nostra" camera e mi getta violentemente sul letto, si mette a cavalcioni sopra di me e mi tira via la maglia.
- Si cazzo, morbide come sempre - dice appoggiando le mani sul mio seno. Rudemente mi tira via il reggiseno strappandolo... quello era l'ultimo. Ormai me li ha rotti tutti. Vorrei sentirmi amata, ma a quanto pare qualcuno lassù ha deciso che io devo solo soffrire. Mi sta leccando i capezzoli, quando lo sento salire con la testa apro gli occhi. Si avvicina al mio orecchio e lo stuzzica con la lingua.
-Lucy... - sussurra mentre mi morde il lobo, fino a farmi male.
- Io ho ucciso tuo padre... sai? - sgrano gli occhi spaventata, lo allontano da me e mi metto seduta, l'ho spinto fino a farlo cadere a terra. È stato lui. Mi copro il seno mentre piango, so fare solo questo, piangere.
- Lucy! - mi richiama urlando irritato.
- Come cazzo ti permetti, puttana! - si sta avvicinando pericolosamente, prende il mio collo tra due mani, non sento più l'aria... finalmente. Finalmente sta ponendo fine alle mie sofferenze, mi sta uccidendo. Sbatte violentemente la mia testa contro la testiera del letto, fa male, fa molto male, ma devo subire se voglio andare da mamma e papà. Stacca le mani dal mio collo e si allontana sedendosi sul letto. Io tossisco mentre mi massaggio il collo, dove lui ha stretto per tutto il tempo.
- Lucy, così rischi che io ti uccida! - sembra pentito, per la prima volta sembra pentito. Che si sia accorto finalmente di me?
La mia supposizione svanisce, quando lo vedo girarsi e alzare la mano, come a darmi uno schiaffo. Subito dopo lo ricevo, ho tutta la guancia rossa e la sento bruciare. Le lacrime scendono.
Velocemente torna su di me tirandomi via la gonna che avevo indossato, quella che mi aveva regalato mia madre, comincia a toccarmi lì, sto soffrendo davanti ai suoi occhi.
- No...! Non di nuovo... - tira via anche le mutande, mentre guarda soddisfatto la mia femminilità, poi entra dentro con la lingua. A qualcun'altra potrebbe procurare piacere, ma io lo odio, qualsiasi cosa faccia lui, a me fa male. La sua esistenza mi fa male, il "nostro" piccolo ha dovuto subire le conseguenze della sua rabbia, o divertimento. Si abbassa i pantaloni e lo tira fuori, forte, doloroso, entra in me, spingendo avanti e indietro. Lo sento, l'ho sentito troppo spesso e lo sentirò anche in futuro. Sto urlando, ma non per il piacere, sto gemendo, ma non per la goduria, sto piangendo, ma non per la gioia, tutta sofferenza, dolore, rabbia e tristezza.Sempre lui.
Sting Eucliffe, colui che mi ha uccisa interiormente.
(Avviso: aggiornamenti casuali)
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Nalu ~ Vestita di lividi [Sospesa]
FanfictionMentre urli alla tua donna c'è un uomo che desidera parlarle all'orecchio. Mentre offendi, umili, insulti e sminuisci la tua donna c'è un uomo che la corteggia e le ricorda che è una grande donna. Mentre la violenti c'è un uomo che la ama. Mentre...