Capitolo 9

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Comincio a vedere offuscato... poi il buio.

Apro lentamente gli occhi, sono nel mio letto, vicino a me dorme lui. Mi alzo lentamente e guardo l'orologio, nonostante il buio riesco a leggere l'ora. Sono le tre del mattino e sento le urla dalla casa dei vicini. Mi sposto davanti alla finestra. La luce accesa mi fa vedere una figura maschile e una femminile. Lui fa avanti e indietro mentre lei urla. Mi tolgo da lì non appena sento un "ti amo" urlato. Se qualcuno amasse anche me... Scuoto la testa, nessuno mi ama. Mi alzo e vado verso il bagno, ho ancora il sangue vicino alla bocca. La porta del bagno scricchiola, volto lo sguardo e lo vedo.
- Lucy, che ci fai sveglia? - chiede sbadigliando.
- Ho sentito i vicini urlare e mi sono svegliata... - sussurro mentre mi lavo la faccia.
- Capito, appena hai finito torna a dormire - lo guardo e annuisco. Lui torna a dormire mentre io continuo a sciacquarmi. Una volta finito mi asciugo il viso e torno nel mio letto. Da qui riesco a intravedere che hanno spento la luce, avranno finito. Sento la sua mano sul mio fianco. Senza che io voglia le lacrime, ancora una volta, scendono. Nessuno mi ama. Mi concentro su questa frase, tre parole che messe insieme provocano un dolore immenso. Quel nessuno rende tutto più brutto. L'amore è bello, doloroso ma talmente bello che potresti soffrire pur di averlo. L'amore è bello, me lo ripeteva sempre la mamma... Io devo soffrire, ma non per amore, per il suo piacere, per il suo divertimento. Mi rigiro nel letto, ha gli occhi aperti e mi sta guardando, la sua mano è ancora sul mio fianco. Mi accovaccio un po' e avvicino le mani al viso. Abbasso lo sguardo verso mie gambe. Comincio a singhiozzare, lui comincia a fare su e giù con la mano.
- Ehi, non c'è bisogno di piangere - sussurra. A bassa voce continuo a ripetere la stessa frase.
- Nessuno mi ama - sussurro alla fine addormentandomi. Già. Nessuno mi ama.

Apro un po' gli occhi e lo guardo, dorme ancora e la sua mano è appoggiata al mio fianco. La scosto con calma e mi giro dall'altro lato, verso il muro. Mi sento uno schifo. Mi alzo in piedi e vado verso la cucina, un po' di vino mi rilasserà. Afferro la bottiglia dal frigo e mi dirigo in bagno. Apro l'acqua e nel frattempo osservo la bottiglia di vino. Persa tra i miei pensieri mi accorgo che l'acqua ha raggiunto una buona parte dell'altezza della vasca, fermo il rubinetto, mi spoglio e con calma entro. Apro la bottiglia mentre il mio corpo si rilassa. Comincio a bere un po', ha un sapore strano, non sono abituata a bere. Mi abituo al gusto e continuo a bere. Vedo molto offuscato, mi viene da ridere e piangere allo stesso tempo. Mi metto a ridere, non so neanch'io il perché. Non sento più niente se non delle urla maschili. Lo sbattere della porta mi fa ancora più ridere. Inizio a sentire sonno, le palpebre si fanno pesanti e l'ultima cosa che vedo è il suo viso arrabbiato.

Sono sdraiata, ancora, sul mio letto. Il suo sguardo preoccupato si sposta dal terreno al mio viso.
- Dannazione Lucy! - impreca. Sento la sua rabbia.
- Mi spieghi cosa volevi fare?! Ubriacarti senza un fottuto motivo?! - continua a urlare. L'unica cosa che mi viene in mente è la vera motivazione del mio gesto.
- Dovevo rilassarmi. - lo sorprendo parlando a voce non troppo alta. Mi giro nel lato opposto e guardo il muro.

Non ricordo più cosa sia la felicità per colpa sua.

Sting Eucliffe, colui che mi ha uccisa interiormente.








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Nalu ~ Vestita di lividi [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora