Capitolo 2 - La fine di un mondo

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Terra, 2014

Le favolose colline dello Champagne si estendevano verdeggianti per chilometri. Chilometri di verde e di fertilità bagnati dal primo sole mattutino. Alberi secolari si stagliavano in lontananza grandi e maestosi, mentre nei pressi della base c'erano solo piccoli alberelli superstiti al disboscamento effettuato dallo Stato Americano per la creazione della base.

Carl Howard era ancora assorto nei suoi pensieri quando gli si avvicinò Thomas Hitch, il suo migliore amico e fidato commilitone. Carl non era che un semplice soldato e da appena due anni prestava servizio nell'esercito americano. Ora si trovava seduto nell'erba fresca e controllava il settore nord della base di fianco a due soldati che ridevano e cantavano poesie alla loro mitragliatrice. Troppo rum la sera prima.

"ciao Carl, come va stamattina tutto bene?" salutò Thomas.

"hei Thomas, va tutto bene, tranquillo, qui non attaccherebbe neanche un branco di mosche"

"be siamo in un periodo di pace".

"sempre allerta compare!" scherzò indicandosi gli occhi e tutti e due risero. Fu allora che si intromisero nella conversazione anche i due soldati ubriachi, uno ispanico, Miguel Obra, e un italo-americano, Luca Sacchi.

"Hei Thomas, ieri Luca ha trovato 50 dollari per terra" traballò un poco poi prese una bottiglia per terra e diede un sorso poi continuò "li ha presi ed è arrivato un colosso grande come un armadio! lo ha peso e gli ha detto: "hey amico molla tutto quello che hai preso" lo disse in un modo che fece ridere tutti quanti ,allora Luca gli ha tirato un bel destro nelle sue parti basse e quel mostro ha urlato come una femminuccia" ed esplose in una risata che gli fece perdere il controllo e cadde per terra bagnandosi la mimetica di birra. "cazz....questa stupida birra"

Carl e Thomas risero mentre Luca lo prese per il colletto e lo sgridò come fosse un bambino.

Non passarono neanche 10 minuti che sentirono rombi di motore ovunque. Tutti e quattro si girarono verso la base, decine e decine di camion stavano caricando centinaia di soldati e si apprestavano a partire verso sud. Gli ufficiali , i sergenti e i generali usavano auto fuoristrada e jeep varie. Altri camion più grandi e più lenti caricavano centinaia di casse di armi ,di vestiario e di proiettili: oggi era il "giorno prestabilito", dove centinaia e centinaia di soldati si apprestavano a eseguire una finta operazione militare in una zona segreta a sud della Francia. I camion già sparivano dietro le stupende colline mentre il sole inondava di una luce nuova e giovane le verdeggianti terre Francesi. All'improvviso un richiamo militare interruppe quel sogno. Dietro di loro il comandante in capo McCarry richiamava tutti gli uomini rimasti a guardia della base. Era nella piazza cementata al centro della base. In pochissimo tempo un centinaio di soldati gli si accerchiarono in torno. Arrivò subito il suo autista e fidato capitano Larry. Steve che gli si mise di fianco in posizione di saluto, ovvero con la mano retta nella fronte e diede ordine a tutti i presenti di imitarlo.

Il comandante prese parola:

"soldati! Oggi ci sarà l'addestramento, come già sapete. La custodia della base verrà assegnata a voi e pretendo da voi il massimo dell'attenzione e del rispetto di questa base! La rivoglio in perfetto stato! È un ordine!" gridò guardando uno per uno i suoi uomini. "Avrete comunque il capitano Spen. Noi staremo via un paio di giorni ma tenete gli occhi aperti! ogni cosa sospetta che vedete segnalatela a qualsiasi cosa si muova aprite il fuoco, tenete la armi cariche e le munizioni di scorta sempre con voi. Ora tutti ai propri posti. Spen a te il comando provvisorio per le prossime quarantotto ore." Salutò il capitano con un cenno del capo poi si rivolse al suo autista per i dettagli del viaggio.

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