Capitolo 12 - Mundus

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"Solo che pensavo potesse finire, capisci?"

La settimana passò come intinta nel miele, non lentamente, ma come rallentata, surreale. Il giorno seguente avrebbe combattuto. Steve nè la maggior parte dei suoi compagni avevano mai preso parte ad una battaglia vera e propria. Solo schermaglie che la maggior parte delle volte si risolvevano solo con qualche ferito e l'invio a Mundus di nuove partite di munizioni. Domani tutto sarebbe cambiato, se lo sentiva Steve, in bene o in male non lo avrebbe saputo dire, ma pendeva più per la seconda. Domani Mundus avrebbe rischiato di essere distrutto e chissà, forse l'uomo annientato una volta per tutte. Forse il destino della sua specie era solo stato rimandato. Sentiva crescere avversità nei confronti di Nefilio e di suo fratello e della loro dannata guerra. Su Mundus e ovunque ci fosse attività umana, era proibito parlare male degli Helita e del loro capo. Loro avevano salvato l'Umanità dall'estinzione e di conseguenza non si discutevano. Tutto ciò che facevano era per il bene degli esseri umani, li avevano nutriti e ne avevano permesso la sopravvivenza fuori dalla loro culla. Come una madre o un padre che dopo averli concepiti e creati, li culla e gli insegna a camminare e a vivere. Tutto quello che era la storia dell'Uomo era tabù, lo sapevano tutti, ma Nefilio aveva capito e lo sfruttamento era diventato amore. Eppure ora quell'amore era messo in secondo piano al desiderio di vendetta e dall'odio verso il fratello e la sua gente. Non importava che l'assassino si frapponesse tra lui e il suo piccolo figlio: Nefilio avrebbe ammazzato entrambi se ciò lo avrebbe liberato da suo fratello. Aveva barattato l'incolumità di Mundus e di tutti i suoi abitanti per un'opportunità di vittoria definitiva. Avrebbe anche potuto vincere, chissà, ma quanto sarebbe stata cara e amara quella vittoria? E sarebbe poi effettivamente bastata? Steve lo dubitava e nel contempo lo sperava. In ogni caso non ci stava che milioni di innocenti rischiassero la loro vita per quella fragile scommessa, e non ci stava a come erano stati usati, come carne da macello, come risorsa da spedire quà e là nell'universo e ora erano ripagati con una guerra in casa loro. La fragilità di Mundus e dei suoi abitanti era seriamente in pericolo. L'ambiente inospitale per la vita era stato aggirato con la creazione di enormi città che avevano un clima interno proprio racchiuse dentro giganti cupole trasparenti. Mundus era solo roccia, privo di una vera e propria atmosfera la cui temperatura media si aggirava attorno ai otto

ove gradi per gran parte dell'anno. Non il miglior posto dove vivere ma all'epoca non importava molto ai superstiti provenienti dalla Terra: quando non hai un posto dove andare e qualcuno ti dice che questa è la tua casa, tu la chiami casa.

Steve guardava fuori dal finestrino dell'Aquila colmo di soldati carichi delle loro attrezzature e di tutto ciò che gli sarebbe servito per affrontare la battaglia. Al di là della bocca dell'hangar, fuori nello spazio, si vedeva il piccolo pianeta roccioso ancora immerso nella sua tranquillità. Una imponente cupola si aggrappava con le unghie alla terra morta di Mundus: la capitale Human City. Il complesso di città del pianeta era stato costruito prima dell'apocalisse scatenata dagli Huuti sulla Terra e originariamente sarebbe dovuto essere un insediamento Helita dato che Mundus era ricco di oro. Vista poi la necessità si optò per sistemarci gli Umani e lasciare che fossero loro a scavare nelle miniere adattando le capsule alle loro necessità per permettergli di vivere. Mundus era formato da cinque grandi città, tutte collegate tra loro da una linea ferroviaria, poste in linea retta sullo stesso asse e distanti l'una dall'altra una cinquantina di km. La prima in ordine e la più grande era appunto Human City, la capitale sede del Parlamento Umano e della Libreria, che raccoglieva oltre diecimila volumi sopravvissuti alla catastrofe terrestre e conteneva la storia dell'Umanità, con le sue bugie e le sue combine.

Le navicelle iniziarono a muoversi e velocemente iniziarono il piccolo viaggio verso il pianeta. Sull'Asia i rimanenti si preparavano al giorno successivo, quando i loro servigi sarebbero stati richiesti, così come la loro vita.

Creations - Sotto il sangue degli UmaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora